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Dichiarazione di Luigi RAMPONI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

"CYBER SPACE E LA SFIDA ALLA SICUREZZA NAZIONALE"

  • (31 maggio 2011) - fonte: www.luigiramponi.it - inserita il 05 giugno 2011 da 18670
    http://www.luigiramponi.it/articoli.asp?id=290 "CYBER SPACE E LA SFIDA ALLA SICUREZZA NAZIONALE" CYBER di LUIGI RAMPONI Le tecnologie dell'informazione e della telecomunicazione costituiscono sempre più una parte importante per la nostra vita e molti di questi sistemi, servizi, networks sono diventati vitali per la nostra economia e per la nostra società. Le infrastrutture digitali sono diventate sistemi nazionali di carattere strategico ed oggi sono a rischio. La possibilità reale di subire attacchi cybernetici, rappresenta una delle più serie minacce asimmetriche nei confronti degli Stati. Queste azioni possono essere originate da interessi criminali o da scopi politici. Possono essere affidate da parte degli Stati che rimangono nascosti, ad organizzazioni criminali. Benché le autorità di governo abbiano riconosciuto la grave minaccia portata dagli attacchi cybernetici contro queste strutture da più di 10 anni, gli avvenimenti degli ultimi 2 anni hanno ulteriormente sottolineato le massicce distruzioni che gli attacchi cybernetici possono causare e l'urgente necessità di assumere provvedimenti nei confronti di un problema che sta rapidamente crescendo. Nella definizione del suo attualizzato concetto strategico la NATO ha definito la minaccia cibernetica minaccia estremamente pericolosa. Essa si può collocare a livello del terrorismo e della proliferazione nucleare. La struttura aperta del sistema internet rende assai difficile prevenire questi attacchi, realizzare una effettiva cooperazione internazionale oggi e negli anni futuri. Tali attacchi possono includere la diffusione di disinformazione, lo spionaggio elettronico che indebolisce la capacità competitiva di una Nazione, possono riuscire ad inserire modifiche ai dati sensibili nel campo di battaglia o rendere inefficienti le strutture critiche su cui si basa la vita di una Nazione, quali la distribuzione dell'energia, dell'acqua, delle comunicazioni oppure anche strutture commerciali a loro volta essenziali per il funzionamento della società e dell'economia. Il capo del US National Counterintelligence: Joel F. Brenner ha dichiarato che un attacco cybernetico nei confronti del sistema bancario americano, può causare danni molto maggiori all'economia del Paese di quanto non abbia fatto l'attacco alle due torri condotto dai terroristi l'11 settembre 2001. Oltre il 50% di responsabili e di esperti intervistati negli Stati Uniti in Europa e in Canada dalla Secure Computing Corporation ha detto che i servizi e le strutture relative alla distribuzione e al funzionamento dei carburanti dei trasporti, delle comunicazioni, dei servizi di emergenza, del sistema industriale, del sistema chimico non sono preparati per resistere ad un attacco cybernetico. Si deve poi riflettere sul fatto che la possibilità di rimanere anonimi per gli originatori degli attacchi aggiunge complicazioni e difficoltà alla difesa degli stessi attacchi cybernetici. Inoltre la difficoltà di verificare l'identità degli aggressori potrebbe consentire a governi ostili di condurre senza timori o conseguenze attacchi cybernetici occulti. La debolezza e la vulnerabilità dei sistemi nei confronti di un attacco cybernetico dipende anche dalla mancanza di preparazione sia a livello governativo che a livello privato. Il Governo italiano ha naturalmente preso atto di tale minaccia ed ha avviato iniziative di contrasto. Il quadro di difesa contro attacchi cybernetici presenta in Italia una situazione diffusa di stati avanzati di protezione capillare nei confronti dei diversi assetti pubblici e privati in via di realizzazione. Vi è tuttavia una urgente necessità di indirizzo e di coordinamento. In tale quadro il Governo ed il Parlamento possono e devono svolgere un ruolo fondamentale, sia definendo e votando leggi adeguate, sia costituendo un organo coordinatore che, a livello centrale, svolga il compito di indirizzo strategico e controllo del programma nazionale di protezione alla minaccia cibernetica nel campo interno, pubblico e privato. Per quanto a tratto con il settore militare, si stanno attuando e sviluppando iniziative concordate ed attuate in ambito NATO e Unione Europea. LUIGI RAMPONI
    Fonte: www.luigiramponi.it | vai alla pagina
    Argomenti: sicurezza, pdl, Luigi Ramponi, cyberspazio | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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