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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Intervista a Dario Franceschini - "Il berlusconismo non è finito prepariamoci ai colpi di coda"

  • (01 giugno 2011) - fonte: Repubblica - inserita il 01 giugno 2011 da 15492
    Repubblica di mercoledì 1 giugno 2011, pagina 12

    Intervista a Dario Franceschini - "Il berlusconismo non è finito prepariamoci ai colpi di coda" di Casadio Giovanna

    Onorevole Franceschini, il Pd insiste, ma evidentemente il premier e la maggioranza non ci sentono da quest'orecchio. «Maroni ha detto che il risultato elettorale è stato una sberla, che potrebbe essere salutare. Invece è stato un pugno da ko per Berlusconi, il Pdl e la Lega. Ne traggano le conseguenze e gettino la spugna. La Lega è a sua volta travolta dal crollo del berlusconismo: ha immaginato cinicamente di trarre vantaggio dal calo dei voti del Pdl. Non è stato così. Dal Nord - e io come cittadino nato e vissuto nella pianura padana ci tengo a sottolinearlo - viene un segnale politico. La pianura padana (che esiste a differenza della Padania) e tutto il Nord si stanno svegliando dall'ubriacatura del berlusconismo. I leghisti dovrebbero ascoltare la melodia di quest'elenco: Aosta, Torino, Genova, Milano, Trento, Bolzano, Bologna, Venezia Trieste... tutti capoluogo di regione amministrati dal centrosinistra. E potrei continuare con Novara, Arcore, Mantova, Padova, Pavia... Il Nord ha girato le spalle alla Lega che fa la voce grossa al Nord e poi vota tutte le schifezze che Berlusconi impone di votare».

    Questa è la diagnosi, ma la vostra cura? «Il centrodestra non governa più da mesi. In Parlamento vengono solo per le leggi che devono salvare Berlusconi dai processi o i voti di fiducia al governo. Per il resto è paralisi. Quando i vincoli europei imporranno una manovra di 46 miliardi ogni anno per ridurre il debito pubblico, come possono pensare di affrontare la crisi, la crescita, le emergenze sociali? In un paese normale la stessa maggioranza dovrebbe chiedere al premier di farsi da parte per salvare il governo. Ma qui è tutto rovesciato. In tre anni Berlusconi ha disfatto la maggioranza mai vista che aveva, il suo partito. Al governo non è stato capace di alcuna riforma strutturale. Sono stati puniti dagli elettori perché hanno fallito nel loro programma di riduzione delle tasse, di sicurezza, di aiuti alle imprese, per non parlare del discredito internazionale e neppure cito le vicende personali di Berlusconi. La logica e la politica portano all'esito delle dimissioni e alla verifica in aula».

    Ma se questo non accade, presenterete una nuova mozione di sfiducia? «Valuteremo. Non cerchi la maggioranza di prendere tempo e spostare in là la verifica parlamentare. E centrosinistra, intellettuali, opinione pubblica, tutti noi togliamoci dalla testa che il berlusconismo sia finito: l'ultimo miglio sarà pieno di colpi di coda e serve una grande vigilanza democratica e una unità massima delle opposizioni. Se si cumulano i voti del centrosinistra e del Terzo Polo all'attuale maggioranza resta solo un terzo del paese. Dobbiamo prepararci a due cose: a vincere le prossime elezioni cercando di arrivarci con una legge elettorale diversa; e a ricostruire il paese dalle macerie legislative, economiche, finanziarie rilanciando le regole e i valori condivisi - il senso dello Stato, la legalità, l'unità nazionale. Questo lavoro spetta a una maggioranza più larga possibile, a un'alleanza costituzionale tra le forze che sono oggi all'opposizione».

    Ma siete in grado di essere un'alternativa credibile, e siete pronti a governare? «Già queste amministrative hanno dimostrato la nostra alternativa su ogni tema, dall'energia nucleare all'acqua, alla giustizia, all'economia».

    Però vincete con De Magistris a Napoli, Pisapia a Milano, Zedda a Cagliari, tutti non-Pd. «E Merola, Fassino, vado avanti? Non mettiamola così, si è capito che per il ruolo di sindaco le primarie funzionano, anche se non vanno bene per tutto. Dove ci sono state divisioni come a Napoli, il centrosinistra poi si è ricomposto. Hannovinto sindaci del Pd e candidati del centrosinistra sostenuti dal Pd».

    Il candidato premier sarà Bersani? «Lo dice lo statuto, e dai risultati elettorali Pier Luigi esce ancora più rafforzato». Queste elezioni insegnano che il cambio generazionale nel Pd è necessario? «Le elezioni dei sindaci mostrano che dove ci sono giovani bravi vincono. E che le persone meno giovani ma credibili - cito Fassino e Pisapia - vincono lo stesso».

    Il berlusconismo non è finito. Prepariamoci ai colpi di coda. – testo completo dell’intervista a Dario Franceschini di Repubblica
    Fonte: Repubblica | vai alla pagina

    Argomenti: elezioni, Berlusconi, de magistris, governo, napoli, pdl, pd, milano, lega, Repubblica, Pisapia, responsabili | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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