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Dichiarazione di William TAMI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Pavia di Udine (UD) (Gruppo: Lega) 


 

Referendum 2011, Terzo Quesito il Nucleare

  • (10 giugno 2011) - fonte: Privata - inserita il 10 giugno 2011 da 13352

    La questione sul nucleare in Italia e il referendum abrogativo annesso non è di semplice interpretazione. Vediamone i passaggi: anzitutto, la legge 99 del 2009 e il decreto legislativo 31 del 2010 prevedevano che, in Italia, venisse reintrodotto l’utilizzo dell’energia atomica mediante centrali nucleare. La prima versione del referendum contro il nucleare si riferiva a tale legislazione. Il governo, tuttavia,in seguito al disastro di Fukushima, in Giappone, ha emanato il il decreto legge n.34/2011, che, all’articolo 5, prevedeva la «Sospensione dell'efficacia di disposizioni del decreto legislativo numero 31 del 2010» e in includeva una moratoria di un anno per la ripresa del nucleare. Nel decreto omnibus del 2011, convertito in legge il 26 maggio, si è ulteriormente modificato la normativa in vigore, con un emendamento che sospendeva le precedenti disposizioni in materia di nucleare e promettendo di tornare sulla questione in futuro, una volta acquisite sufficienti competenze e conoscenze, relative a costi, vantaggi, rischi e sicurezza, anche in riferimento al comportamento in merito dell’Unione europea. Il 1º giugno 2011 l'ufficio centrale della Cassazione ha deciso che il referendum, in ogni caso, si farà e sarà, semplicemente, applicato alla nuova normativa in vigore. Il referendum, quindi, propone l'abrogazione delle norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia nucleare.

    COMMENTO: Opinione complicata quella del nostro gruppo, dettata dai fatti accaduti in Giappone. Univocamente si deve sottolineare in primis, la moratoria posta dal Governo dettata dalla voglia di sviluppo economico che deve far ripartire il paese. Dall'altro canto, c'è il problema delle scorie radioattive e una politica Europea non chiara su questo punto. Su cosa pensa di puntare l'Europa nei prossimi anni? Smantellare tutte le centrali (246) e incentivare altre fonti energetiche rinnovabili o innovare le esistenti rendendole più sicure? Opinione complicata noi avremmo rinviato (come d'altronde dice la moratoria del Governo) di un anno la decisione, aspettando di vedere cosa farà l'Unione Europea. Sicuramente è importante la Sicurezza dei Cittadini (non dimentichiamoci l'esistenza di centrali nucleari a pochi Km dai confini Italiani) ma non tralasciamo lo sviluppo energetico, fonte imprescindibile per la nostra società. Per questo la nostra opinione è di non votare per questo quesito referendario.

    Fonte: Privata | vai alla pagina

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