Ti trovi in Home  » Politici  » Antonio DI PIETRO  » «Alla faccia di chi sbeffeggiava la mia iniziativa» - INTERVISTA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Antonio DI PIETRO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) 


 

«Alla faccia di chi sbeffeggiava la mia iniziativa» - INTERVISTA

  • (14 giugno 2011) - fonte: il Fatto Quotidiano - Alessandro Ferrucci - inserita il 14 giugno 2011 da 31

    Alle sette di sera è ancora bagnato dallo spumante. Pegno alla gioia dei suoi sostenitori. Ci incontra, sorride, è palesemente felice. Poi si scusa: “Aspetti un attimo”. Partono i titoli del Tg3 e Antonio Di Pietro vuole rivedersi per capire se ha dichiarato nel modo giusto…

    Soddisfatto di quanto detto?

    “Sì, sì, va bene così…”

    Eppure Bersani l’ha sorpassata: ha chiesto le dimissioni del premier.

    “Il giorno in cui si è insidiato Berlusconi, a piazza Navona c’ero io, c’eravate voi e altre migliaia di cittadini a dire che questo Paese non meritava un governo del genere”.

    Però oggi…

    “Oggi siamo contenti di essere in tanti e ho la coscienza a posto di chi ha fatto il proprio dovere”.

    Ma Bersani l’ha sentito?

    “Sì, e ci siamo fatti i complimenti”.

    E non vuole le dimissioni di Berlusconi?

    “Vede, il voto è stato referendario, e credo sia giusto rispettare gli elettori, tutti, di destra, di centro e di sinistra che sono andati alle urne”.

    Pragmatico?

    “No, credo che la matematica non sia un’opinione: sono andati a votare la maggioranza degli elettori, di questi il 95 per cento ha detto ‘sì’. In caso di consultazioni nazionali non è che questo 95 diventerebbe automaticamente un voto per il centrosinistra. Quindi sono due questioni nettamente diverse”.

    Dimissioni a parte, da domani che succede?

    “Sto lavorando a un’Idv2…"

    Tradotto?

    “Una ricostruzione del Paese che passa da un’alternativa credibile. Berlusconi lasciamolo al suo destino”.

    Quando è stato il momento in cui ha detto ‘ce la possiamo fare’?

    “Lei non mi crederà, ma l’ho detto nel momento in cui abbiamo iniziato la raccolta delle firme. Ho detto: ‘Dobbiamo fare qualcosa per il Paese, non possiamo essere il partito nato dopo Mani Pulite”.

    Quindi è il giorno più bello da quando è in politica?

    “Vede, quando è stato arrestato Mario Chiesa, tutti quanti hanno sottovalutato la vicenda. Invece ricordo le parole di mia sorella che mi disse: ‘Fai il tuo dovere e pagane le conseguenze’. Così è andata, però sono felice di quello che ho fatto, come oggi”.

    Ma non si vuole togliere nessun sassolino dalla scarpa?

    “Vorrei che qualcuno andasse a riprendere le dichiarazioni passate di derisione e irrisione da parte dei notabili di centrosinistra sul referendum”.

    Quale era l’accusa più frequente?

    “Che facevo un favore a Berlusconi. Eppure oggi oltre 28 milioni sono andati alle urne e il 95 per cento hanno detto ‘no’ alle leggi ad personam, quando troppo spesso e per troppe volte in Parlamento si sono create maggioranze trasversali per leggi sulla giustizia che andavano contro i principi di uguaglianza”.

    Quando ha incontrato i suoi  militanti l’hanno accolta con ‘Bella ciao’. L’ha cantata anche lei?

    “Certo, è una canzone che inneggia alla voglia di libertà, al desiderio di liberazione. Mi ci ritrovo in quello che sta vivendo il nostro Paese”.

    Fonte: il Fatto Quotidiano - Alessandro Ferrucci | vai alla pagina

    Argomenti: Berlusconi, Referendum Abrogativo, Referendum e Democrazia Diretta, leggi ad personam, Bersani, Referendum 2011 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato