-
» Sì a Bertinotti, Cofferati e Ferrara. Ma le iniziative?
Paolo FERRERO in data 08 luglio 2011
-
» La cultura sul web un bene condiviso
Luigi BERLINGUER in data 07 luglio 2011
-
» Tina Anselmi un punto di riferimento
Dario FRANCESCHINI in data 07 luglio 2011
-
» “In piazza contro tutti i bavagli. Se non ora, quando?”
Giuseppe GIULIETTI in data 06 luglio 2011
-
» «Il vecchio modello del diritto d’autore è stato superato dal web»
Luigi BERLINGUER in data 01 luglio 2011
-
» "Moratoria subito del provvedimento sul diritto d'autore fino a riforma parlamentare"
Marco PERDUCA in data 01 luglio 2011
-
» «Una piazza per il nostro programma» - INTERVISTA
Nichi VENDOLA in data 25 giugno 2011
-
» Rai. Attacco a 'Report' per colpire le inchieste
Giuseppe GIULIETTI in data 22 giugno 2011
-
» “Datevi un taglio”
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 22 giugno 2011
-
» «Vogliono trattare? Bene ma prima si dimettano» - INTERVISTA
Dario FRANCESCHINI in data 22 giugno 2011
-
» Tutti in piedi per la libertà di informazione
Giuseppe GIULIETTI in data 20 giugno 2011
-
» Chi ha paura del modello tedesco ?
Pietro ICHINO in data 20 giugno 2011
-
» Chi detta la linea a Pontida
Furio COLOMBO in data 18 giugno 2011
-
» «Il nuovo centrosinistra è il popolo dei referendum»
Nichi VENDOLA in data 18 giugno 2011
-
» «Difendiamo il Contratto Nazionale. I sindacati trovino un punto d'intesa» - INTERVISTA
Franco MARINI in data 18 giugno 2011
-
» Il popolo pride parte della vittoria del sì
Anna Paola CONCIA in data 17 giugno 2011
-
» 'Chiedere a Bruxelles di smantellare il nucleare in tutta Europa'
Dario ROMANO in data 16 giugno 2011
-
» Giornalista Aki: ostacolare la verità è uccidere due volte
David-maria SASSOLI in data 15 giugno 2011
-
» «Popolo usato, sinistra opportunista» - INTERVISTA
Marco PANNELLA in data 14 giugno 2011
-
» «Hanno divorziato dai cittadini e il governo è alla paralisi. Pd pronto alla sfida del voto» - INTERVISTA
Pier Luigi BERSANI in data 14 giugno 2011
-
» «Abbiamo conquistato un pezzo di destra» - INTERVISTA
Angelo BONELLI in data 14 giugno 2011
-
» «Alla faccia di chi sbeffeggiava la mia iniziativa» - INTERVISTA
Antonio DI PIETRO in data 14 giugno 2011
-
» Dichiarazione sui risultati dei Referendum
Tiziana Agostini in data 14 giugno 2011
-
» La miglior risposta a chi dava il referendum per morto; ora aboliamo il quorum
Emma BONINO in data 13 giugno 2011
-
» Continuare a lottare contro il Regime partitocratico divenuto perfino “referendario”; ma è in atto la rivolta democratica dei popoli euro–mediterranei
Marco PANNELLA in data 13 giugno 2011
-
» Sì Sì Sì Sì 95% VITTORIA!!! 57,1% Una grande giornata di festa….e di svolta
Giocondo TALAMONTI in data 13 giugno 2011
-
» Quattro Sì per i quattro quesiti
Luca ZAIA in data 12 giugno 2011
-
» Referendum non hanno colore politico
Antonio DI PIETRO in data 12 giugno 2011
-
» «Non fermiamo l’onda civica» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 11 giugno 2011
-
» Acqua. «No alla privatizzazione forzata»
Ermete REALACCI in data 10 giugno 2011
-
» RAI: calendarizzare subito la nostra proposta di riforma
Dario FRANCESCHINI in data 10 giugno 2011
-
» Referendum 2011, Terzo Quesito il Nucleare
William TAMI in data 10 giugno 2011
-
» Quattro sì al Referendum del 12-13 giugno
Patrizia TOIA in data 10 giugno 2011
-
» Nucleare: «Scelte superate. Il modello è la Germania» - INTERVISTA
Ermete REALACCI in data 10 giugno 2011
-
» Referendum. Coro unanime per il voto
David-maria SASSOLI in data 10 giugno 2011
-
» Cultura. Sblocco fondi regionali manifestazioni culturali anno 2010
Maria Gemma AZUNI in data 09 giugno 2011
-
» «Domenica e lunedì andiamo tutti a votare» - INTERVISTA
Romano PRODI in data 09 giugno 2011
-
» «Ritardi e confusione per boicottare il voto ma il quorum ci sarà» - INTERVISTA
Emma BONINO in data 09 giugno 2011
-
» Referendum 2011, Secondo Quesito Profitto sull'Acqua
William TAMI in data 09 giugno 2011
-
» «Meglio sapere prima se chi ci governa è mascalzone, non poi» - INTERVISTA
Antonio DI PIETRO in data 09 giugno 2011
-
» «Voto alle 10 di mattina. E fatelo tutti: contro gli imbrogli del premier» - INTERVISTA
Pier Luigi BERSANI in data 09 giugno 2011
-
» Tav: intervenga il governo per dare avvio ai lavori
Piero FASSINO in data 08 giugno 2011
-
» Referendum 2011, Primo Quesito l'Acqua Pubblica
William TAMI in data 08 giugno 2011
-
» «Quattro sì per difendere la democrazia e i diritti» - INTERVISTA
Luigi de MAGISTRIS in data 08 giugno 2011
-
» «Troppi costi e pericoli. Meglio le rinnovabili» - INTERVISTA
Ermete REALACCI in data 08 giugno 2011
-
» Referendum: Romani si rassegni. Italiani non hanno anello al naso
Ermete REALACCI in data 08 giugno 2011
-
» «Il quorum è possibile ma manca l’informazione» - INTERVISTA
Angelo BONELLI in data 07 giugno 2011
-
» «I cittadini hanno capito che possono decidere» - INTERVISTA
Giuliano Pisapia in data 07 giugno 2011
-
» Referendum: niente trucchi su voto italiani estero. Governo chiarisca subito.
Ermete REALACCI in data 07 giugno 2011
-
» La P2 negli appunti segreti di Tina Anselmi. "Incontro con la giornalista Anna Vinci"
Meri Marziali in data 06 giugno 2011
-
» Referendum: Rai rispetti l'avviso dell'Agcom
David-maria SASSOLI in data 03 giugno 2011
-
» 2 Giugno: Tg1 sorprendente con intervista fiume ad Alfano
Roberto ZACCARIA in data 02 giugno 2011
Tutti in piedi per la libertà di informazione
-
(20 giugno 2011) - fonte: MicroMega - inserita il 20 giugno 2011 da 31
“Tutti in piedi per la libertà di informazione, in tutte le piazze d’Italia”, così, parafrasando il titolo della bellissima serata promossa a Bologna dalla Fiom e dalla squadra di Annozero, potremmo chiamare una grande giornata nazionale per la libertà di informazione, capace di coinvolgere tutte le piazze, quelle reali e quelle virtuali. Sui palchi in prima fila potremmo chiamare tutti gli invisibili, tutti quei volti ignoti che stanno animando la “nuova resistenza nazionale” e che spesso, troppo spesso, non trovano rappresentazione mediatica e politica.Magari potremmo chiedere alle ragazze e ai ragazzi che stanno occupando il Teatro Valle a Roma di mettere il loro talento e la loro irresistibile vitalità e creatività a disposizione di questa grande giornata per la libertà della cultura contro ogni forma di bavaglio e di privatizzazione dei beni comuni.
Non si tratta, solo e soltanto, di esprimere la nostra solidarietà e vicinanza a quanti sono stati e saranno ancora colpiti dagli editti del Caimano, ma anche e soprattutto di rivendicare un diritto che costituisce la premessa stessa per il libero esercizio del voto.
“I referendum hanno dimostrato che in Italia non c’è un regime e che si può vincere anche senza le tv”, questa tesi l’abbiamo già sentita e non ha portato fortuna neppure a chi l’ha sostenuta. In realtà la vittoria è arrivata nonostante la censura e nonostante le omissioni che comunque hanno contribuito ad ostacolare il vento del cambiamento, senza questo servizio d’ordine costoro sarebbe stati spazzati fuori da tempo, anzi forse non sarebbero mai nati.
Sarà appena il caso di ricordare, agli smemorati di ogni colore, cosa accadde a Prodi quando, nel giro dell’ultima settimana elettorale, si vide mangiare un vantaggio di oltre 10 punti.
Chi avesse dei dubbi si vada a leggere i più accreditati rapporti internazionali sulla anomalia italiana. In ogni caso anche i governi comunisti crollarono nonostante avessero il controllo totale delle tv. Non erano forse regimi ugualmente?
Il regime mediatico e non solo, dunque, esiste e lotta contro di noi. È probabile che sia ormai giunto al capolinea, perché la realtà fattuale si è presa la sua rivincita, ha svelato le bugie berlusconiane, e soprattutto non c’è tv che tenga quando le condizioni di vita dei cittadini non corrispondono agli spot del capo e delle sue tv, il tutto aggravato dalle sue continue e pagliaccesche esibizioni a colpi di bunga bunga.
La marea degli scontenti e persino dei risentiti da lui stesso aizzati, probabilmente travolgerà ciò che resta degli emuli di Salò, ma la questione del regime mediatico resta e resterà in tutta la sua gravità.
Nelle prossime ore il Caimano giocherà la carta di sempre: l’occupazione delle piazze mediatiche.
Dopo aver allontanato Santoro dalla Rai, proverà con la Gabanelli, con il programma “Vieni via con me”, minaccerà a colpi di tariffe telefoniche e di frequenze da assegnare, Sky e La7, tenterà di assestare qualche colpo o qualche dossier contro De Benedetti e contro gli azionisti di RCS.
Forse non ci riuscirà, ma ci proverà e per questo dobbiamo rianimare le mille piazze d’Italia su una questione che è vitale per assicurare il buon funzionamento dell’ordinamento democratico.
Da qui la decisone di Articolo 21, di Libertà e Giustizia, di Move.On, di Progetto Viola e di tanti altri di lanciare una petizione per chiedere che dalla Rai siano cacciati i sequestratori, che gli uomini della P4 si dimettano, che Annozero torni al suo posto, che la corte dei conti colpisca quelle e quelli che stanno portando a compimento il disegno della P2 di “dissolvere la Rai”, o meglio quello che ancora resta in vita.
Tutti in piedi dovremo anche chiedere a noi stessi, a tutte le forze di opposizione di sottoscrivere un programma minimo comune che reciti più o meno cosi: “I sottoscritti si impegnano, nei primi cento giorni del futuro governo, ad approvare una legge che decreti la incandidabilità alle elezioni, di ogni ordine e grado, dei titolari di concessioni nel settore dei media. Inoltre, contestualmente, sarà reintrodotta la normativa antitrust e l’autorità di garanzia sarà composta da un solo giudice nominato dal presidente della repubblica. Per quanto riguarda la Rai sarà recepita legge spagnola che prevede un comitato editoriale composto dai migliori talenti della cultura, della ricerca, dello spettacolo, del giornalismo e i partiti, a partire dai nostri, non potranno più esercitare forma alcuna di controllo diretto sulla gestione e sulla autonomia editoriale della Rai. Saranno infine eliminate tutte quelle norme che continuano a disturbare il corretto e doveroso esercizio del diritto di cronaca”.
Speriamo che, almeno questa volta, si possa arrivare, possibilmente prima delle elezioni, ad un progetto condiviso, e affinché non si ripetano le scene del passato si potrebbe persino nominare un comitato dei garanti incaricato di vigilare sulla effettiva applicazione del programma, magari potremmo chiedere proprio a Stefano Rodotà, a Margherità Hack, ad Andrea Camilleri, a Paolo Flores d’Arcais, a Barbara Spinelli, a Federico Orlando, e ai tanti che proprio dallo spazio di MicroMega, non hanno mai smesso di battersi per presidiare i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione.
Già, perché checché se ne dica e se ne scriva, il regime mediatico non solo è esistito, ma esiste ancora e può fare danni etici e politici devastanti.
Sarà il caso di non dimenticarlo, per l’oggi e per il domani!
Fonte: MicroMega | vai alla pagina » Segnala errori / abusi