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Dichiarazione di Luigi D'Eramo

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale L'Aquila (AQ) - Assessore Provincia L'Aquila (Partito: La Destra) 


 

«Questi ragazzotti non devono essere preoccupati del fatto che siedo sulla mia poltrona, dovrebbero iniziare a preoccuparsi quando deciderò di alzarmi da essa»

  • (20 giugno 2011) - fonte: www.ilcapoluogo.it - inserita il 21 giugno 2011 da 100
    L'Aquila, 20 giu 2011 - Acceso botta e risposta tra il consigliere comunale Luigi D'Eramo, capogruppo La Destra, e i portavoce dell'ex asilo occupato a viale Duca degli Abruzzo. Ieri D'Eramo, nell'ambito di un attacco a tutto campo al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente,  ha ribadito la sua intenzione di chiedere lo sgombero immediato dell'ex asilo e oggi gli "occupanti" della struttura hanno risposto al consigliere. «Ci dispiace sinceramente di essere diventati l'incubo notturno del consigliere D'Eramo» hanno sottolineato attraverso una nota, spiegando che «il consigliere non perde occasione per invocare lo sgombero di un posto che in pochi mesi è diventato un punto di riferimento importante in città, sia dal punto di vista sociale che culturale». «Sappiamo bene - hanno sottolineato gli occupanti - che questi sono aspetti del tutto marginali del pensiero del consigliere, infatti non lo abbiamo mai incontrato nelle tante iniziative organizzate in città in questi due anni dal terremoto. Ci rammarica che un personaggio completamente al di fuori della vita culturale e sociale del capoluogo abruzzese possa sedere nel consiglio comunale di una città che ha fatto della cultura una delle ragioni fondanti della sua storia, prima e dopo il terremoto». «Piuttosto che continuare nella sua risibile crociata contro l'asilo  occupato - hanno aggiunto -  venga il consigliere a vedere come decine di giovani, arrivati da tanti paesi diversi, stanno portando avanti un progetto per restituire alla città un pezzetto di verde attrezzato. Ma già, ne siamo più che certi, il consigliere non vorrà sporcarsi le mani proprio come non fece quando il popolo aquilano decise di rimuovere da se le macerie dalle piazze della città. Il consigliere preferisce starsene comodo nella sua poltrona a sputare sentenze contro chi fa qualcosa in questa città». Immediata la contro - replica di D'Eramo: «Siedo tra i banchi del Consiglio Comunale perché oltre quattrocentocinquanta aquilani hanno deciso così. Non ho incubi, interpreto e condivido la volontà degli aquilani che non accettano l’occupazione di un immobile pubblico di proprietà del Comune in barba a tutte le leggi e tutte le norme» ha sottolineato il consigliere. «Non prendo lezioni da chi dell’illegalità fa una bandiera in nome di una parte politica che tanto male ha fatto all’umanità», ha aggiunto, evidenziando che  «L’Aquila non ha bisogno di centri sociali sullo stile del Leoncavallo». «Non mi sono sporcato le mani rimuovendo le macerie oggetto di lotta ideologica, ma non mi sono sporcato le mani neanche in affari poco chiari come sembrerebbe abbiano fatto molti loro beniamini - ha continuato -  Chi vive al di fuori dalla realtà sono loro che abusivamente si sono chiusi dentro un immobile nel quale non possono stare, commerciare, vivere e propagandare le loro iniziative, che la città non condivide e che la legge vieta». «Questi ragazzotti - ha concluso D'Eramo - non devono essere preoccupati del fatto che siedo sulla mia poltrona, dovrebbero iniziare a preoccuparsi quando deciderò di alzarmi da essa».
    Fonte: www.ilcapoluogo.it | vai alla pagina
    Argomenti: violenza, centri sociali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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