Ti trovi in Home  » Politici  » Furio COLOMBO  » Fuorilegge

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Furio COLOMBO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Fuorilegge

  • (21 giugno 2011) - fonte: il Fatto Quotidiano - inserita il 21 giugno 2011 da 31

    Dice un proverbio americano che “potete imbrogliare tutti per poco tempo o qualcuno per tutto il tempo, ma non tutti per tutto il tempo”. È il momento di riconoscere che la Lega ce l’ha fatta. Bossi e i suoi hanno imbrogliato bene e guadagnato molto. Voi dite che chi ne fa le spese è il popolo con le barbe verdi e i costumi teatrali che, domenica, finalmente ha risposto con furore. Purtroppo non è vero. Ne fa le spese l’intera Repubblica italiana.

    Direte che il cedimento all’imbroglio leghista, ai finti bravi amministratori che a Roma sperperano (pensate al costo di miliardi di dollari del trattato con la Libia, pensate al loro tradizionale cumulo delle cariche, fra Roma e “il territorio”) e, dove governano, si dedicano esclusivamente a dare la caccia ai lavoratori stranieri, ha indignato molti italiani. Sì, ma pochi politici e nessun editorialista, di quelli così pronti a chiedersi dov’e la sinistra o dove sono i pacifisti.

    E allora arriva il pratone di Pontida del 19 giugno. E se dall’ambiguo e contraddittorio discorso di Bossi si capisce ben poco, dal discorso del ministro dell’Interno, Roberto Maroni cogliete questa frase conclusiva: “Il nostro sogno è una Padania libera e indipendente”.

    Poiché la Costituzione e le leggi non prevedono questo tipo di iniziativa politica, l’Italia ha ricevuto un annuncio di guerra civile.
    È stato accolto in un pacato silenzio di tutte le istituzioni. No, una sola eccezione, la ferma condanna dei Vescovi. Ovvero un’umiliazione in più per tutti coloro che sono “classe dirigente” in Italia e che da vent’anni fingono tutti insieme di non vedere il continuo e clamoroso fuori legge della Lega, che non ha mai rinunciato alla secessione. Ora che perde le elezioni e che il tempo stringe, la fa proclamare dal ministro dell’Interno, avvinghiato a un primo ministro che, del fuorilegge, è simbolo e maestro.

    Tutto ciò sta per finire. Ma, finché dura il silenzio, resta al potere un partito di governo che impunemente sventola una minaccia umiliante a cui, per buona misura, aggiunge la carnevalata dei ministeri al Nord, come nella Repubblica di Salò.

    Fonte: il Fatto Quotidiano | vai alla pagina

    Argomenti: Lega Nord, costi della politica, ministro maroni, leghisti, ministeri | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato