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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Non è il momento di dividere l’opposizione» - Intervista quotidiani Gruppo Espresso

  • (26 giugno 2011) - fonte: Repubblica.it - inserita il 27 giugno 2011 da 15492

    «Non è il momento di dividere l’opposizione» - di Maria Berlinguer

    «Non è il momento di dividere le opposizioni, la partita con questa destra non è vinta ancora e chissà cosa riuscirà a mettere in campo un Berlusconi sempre più impaurito». Dario Franceschini, capogruppo democratico alla Camera, è molto seccato per gli attacchi che Antonio Di Pietro un giorno sì e l’altro pure lancia contro il Pd.

    Dopo avervi scavalcato per anni a sinistra ora Di Pietro confessa: non sono mai stato di sinistra, sono un moderato. «Sono riposizionamenti molto politologici ma credo sia difficile che possa cambiare solo a parole l’immagine che ha nel Paese. In ogni caso un grande partito come il Pd è abituato ad aver pazienza con gli alleati più piccoli che cercano visibilità».

    Per restare in tema, il leader di Idv dice cha appoggerà le riforme del governo se saranno serie. Lo farete anche voi? «Finché c’è Berlusconi non ci sarà alcun dialogo. In 15 anni questa maggioranza ha fatto le sue scelte con prepotenza e arroganza. Il dialogo comincerà dopo la fine di questa legislatura».

    Anche per quanto riguarda le intercettazioni? D’Alema prima e Bersani poi hanno aperto a una limitazione dello strumento. «Togliere le intercettazioni come strumento di indagine come vorrebbe la maggioranza è delinquenziale. Noi siamo per regolamentarne la pubblicazione e vietare quelle illegali. Non vedo punti di convergenza con il governo».

    E con la Lega? Non avevate cominciato a discutere di riforma elettorale? «Bossi fa la voce grossa in Padania ma a Roma si piega al padrone. Che credibilità ha un partito così?». Berlusconi arriverà al 2013 o cadrà prima? «In un Paese normale si sarebbe dimesso subito dopo il referendum quando il 95% del 57% di italiani che hanno votato lo hanno sfiduciato. Si tratta del 53% degli elettori. Tuttavia il rischio che questo governo continui a galleggiare è reale».

    Dopo Vendola anche Di Pietro annuncia che si candiderà alle primarie per la leaderschip del centrosinistra. Ci saranno davvero le primarie? Il vostro candidato sarà Bersani? «Lo dice lo statuto del nostro partito che il segretario è il candidato. Quanto alle primarie ci saranno eccome, sono uno strumento irrinunciabile per la scelta del premier, dei sindaci, degli amministratori. Le primarie sono un elemento costitutivo per i democratici. Dovremo però metterle in sicurezza, studiare nuove regole che rendano impossibile il ripetersi di episodi come quello accaduto a Napoli».

    Fonte: Repubblica.it | vai alla pagina

    Argomenti: elezioni, bossi, Berlusconi, governo, centrosinistra, alleanze, pdl, coalizioni, pd, opposizione, Idv, lega, italia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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