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Dichiarazione di Nichi VENDOLA

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Consigliere Regione Puglia


 

«Governatore con le mani legate, si eviti di alzare polveroni» - INTERVISTA

  • (27 giugno 2011) - fonte: Il Mattino - Adolfo Pappalardo - inserita il 27 giugno 2011 da 31

    «I trasferimenti campani in Puglia violavano le regole e noi non potevamo controllare».

    «C'è un'ipoteca che impedisce la soluzione del problema. Il ciclo a livello provinciale: è il motivo per cui anche Caldoro ha le mani legate». Poi sul collega governatore indagato per epidemia colposa dice: «E solo un atto di garanzia per lui, la politica eviti polveroni».

    Governatore Vendola ci risiamo: Napoli sommersa dai rifiuti.

    «C'è un'ipoteca politica che impedisce la soluzione razionale del problema e attraversa tutti i governi di destra e sinistra, nazionali e regionali».

    A cosa si riferisce?

    «Io lo chiamo il lodo De Mita-Mastella: impossibile gestire il ciclo rifiuti su base provinciale, il napoletano non ha spazi fisici per ospitare siti o impianti mentre altre aree sì. Così è impossibile rispettare il piano rifiuti ed ha fatto bene de Magistris, tra i suoi primi atti, ad aprire i siti di trasferenza: in questo momento era l'unica strada».

    Nel frattempo Caldoro è indagato per epidemia colposa.

    «Credo che quando si assume un'ipotesi che cerca di tradurre sul piano penale le proporzioni di una responsabilità storica di un'intera classe dirigente, forse, diventa automatico l'indagine verso gli attuali ruoli apicali. Ma l'iscrizione non significa nulla: è un atto di garanzia alla persona e occorre evitare che la politica ci costruisca sopra polveroni. Capisco per questo la sua amarezza ma gli faccio un rilievo: non c'è in questi mesi una sua firma per individuare in altre province campane siti dove sversare».

    Come uscire in via definitiva dalla crisi, invece?

    «Ma quanti anni è stato in piedi il commissariato per l'emergenza rifiuti? Ma possibile che oggi con questa catastrofe, davanti a un rischio sanitario, non si abbia il coraggio di dichiarare di nuovo la crisi?».

    E il commissario?

    «Luigi de Magistris».

    Non farà i salti di gioia.

    «Non si può pensare di non dargli nessuna responsabilità reale e poi additarlo come responsabile dello sfacio. E ora di finire coni giochini e guai a non capire quanta Italia ci sia in gioco sotto l'immondizia di Napoli».

    Nel frattempo però i conferimenti fuori regione sono bloccati per un ricorso della Puglia.

    «I camion che arrivavano violavano il protocollo di sicurezza firmato e il Noe ce li faceva rimandare indietro. Poi si è preferito giocare di furbizia e avere rapporti tra Sapna e discariche private, senza consentire a noi di controllare. E io non posso chiedere ai miei concittadini di essere solidali e poi mettere a rischio la loro salute».

    E ora? Potrebbe riprendere i rifiuti campani?

    «In tre anni abbiamo preso 110mila tonnellate, non c'è nessuna regione che possa lontanamente compararsi. Ma la solidarietà deve essere nazionale. Basta con il comportamento della Lega: mette in scena questa secessione per dimostrare che Napoli non sia una risorsa nazionale. Occorrerebbe una riflessione seria sui guasti introdotti da una certa prevaricazione a sfondo etnico».

    Di Pietro l'ha attaccata: non la vuole alle primarie nazionali, de Magistris sì.

    «Di Pietro non dovrebbe aver bisogno di questi espedienti per riposizionarsi, legittimamente, sull'ala destra della coalizione di centrosinistra, sperando così di poter calamitare un pezzo di elettorato di destra oggi in libera uscita. Ma chiedo a tutti i protagonisti di centrosinistra di avere più stile».

    Fonte: Il Mattino - Adolfo Pappalardo | vai alla pagina

    Argomenti: campania, rifiuti, napoli, centrosinistra, Lega Nord, rifiuti napoli, puglia, classe dirigente, discariche, primarie di coalizione, ciclo dei rifiuti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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