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Dichiarazione di Achille Zatelli

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Gonzaga (MN) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Consiglio comunale Gonzaga - 28 giugno 2011

  • (28 giugno 2011) - fonte: blog Achille Zatelli - inserita il 04 luglio 2011 da 16706
    Consiglio comunale Gonzaga - 28 giugno 2011 Consiglio comunale Gonzaga 28 giugno 2011 Il fulcro del Consiglio comunale del 28 giugno è stato il bilancio preventivo 2011 del Comune, che ha occupato i punti all’ordine del giorno dal 4 al 10. Questo bilancio ha evidenziato un momento di crisi e di difficoltà per il Comune che si trova letteralmente con l’acqua alla gola a causa di scelte poco oculate. Si è discusso inizialmente del PIANO DELLE VALORIZZAZIONI E DELLE ALIENAZIONI DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA’ COMUNALE, con questo piano si prevede che gli immobili non più considerati strumentali alle attività istituzionali del Comune vengano alienati a privati. L’elenco degli immobili comunali che andranno dimessi comprende: - aree verdi - fabbricati (es. ex macello comunale) - un terreno agricolo Gonzagattiva espone perplessità sul suddetto piano in quanto creato solo in funzione di un obiettivo di bilancio e non con una ragionata politica di dismissioni; soprattutto sottolinea che dietro a questo piano non c’è un disegno chiaro di come riuscire a renderlo coerente con la politica di urbanizzazione. Inoltre chiede delucidazioni su quali criteri sono stati utilizzati per compilare questo piano, in che modo sono stati stimati i valori degli immobili e con che metodologia si intende procedere all’alienazione, ovvero se i prezzi indicati sono tali perché ci sono già in corso trattative con dei privati o se sono prezzi a base d’asta . Sottolinea poi come sia un piano irrealizzabile per diversi motivi, in primo luogo considerando che siamo a fine giugno restano meno di sei mesi per operare tutte le alienazioni inoltre uno degli stabili indicati ( quello in via Montessori) è presente nel piano ma è già stato dato in permuta. La maggioranza afferma che il piano di alienazione ha carattere così consistente poiché è necessario percorrere queste alienazioni per l’estinzione dei mutui e per il patto di stabilità, che i valori degli immobili sono base d’asta e che sono stati determinati dal responsabile dell’ufficio tecnico in base al valore di mercato e indica come criterio per l’inserimento nel piano anche la manutenzione che richiede un immobile, ovvero sostanzialmente l’ex macello comunale è stato inserito negli immobili da alienare solo ed esclusivamente perché il Comune non può supportare gli interventi necessari di messa in sicurezza del tetto e di ristrutturazione. Questo conferma che il piano di alienazione degli immobili è stato creato perché il Comune è con l’acqua alla gola, e quindi diventa difficile appoggiare una scelta simile, fatta non in ragione di una politica urbanistica e priva di ogni logica. La criticità del momento ha portato anche ad una riduzione della copertura dei servizi erogati dal Comune, come per esempio il trasporto scolastico ed il teatro, Gonzagattiva evidenzia come l’eventuale apertura di un terzo plesso scolastico (scuola in costruzione) infierirebbe ulteriormente sui cittadini poiché andrebbe ad aumentare anche i costi del trasporto scolastico che dovrebbe far fronte alla divisione dei bambini non più su due edifici ma su tre! Il decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 prevede poi una riduzione dell’80% degli incarichi di studio ricerca e consulenza portando il budget annuale a € 2193. In questa voce non sono compresi i 2.500 € spesi per il patrocinio legale che il Comune ha richiesto nelle cause contro i cittadini per il canone ricognitorio ( per fortuna, diversamente si sarebbe già sforata la previsione!!!). Gonzagattiva sottolinea come sia del tutto irrispettoso verso i cittadini e privo di ogni logicità il costoso patrocinio di un legale, non necessario (era sufficiente come in tutte le altre cause davanti al Giudice di Pace inviare un delegato; es. nel caso delle multe viene inviato dal Comune, come delegato, un vigile urbano), in un momento di criticità come quello che il Comune sta attraversando, considerando poi che sono stati spesi soldi dei cittadini per inviare quelle lettere di sollecito per il canone ricognitorio che il Giudice di Pace ha dichiarato prive di ogni effetto quindi carta priva di ogni tipo di valore. Un altro segnale della gravità del momento è dato dal PIANO DI PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE; questo deve contenere le opere pubbliche che il Comune intende intraprendere nel triennio e che hanno un importo di spesa maggiore a 100.000€. Sono previste solo due opere e per il 2013, ovvero la manutenzione della caserma dei Carabinieri e l’illuminazione pubblica con concessione ad un privato. Anche qui Gonzagattiva rileva un po’ di confusione all’interno del piano, ovvero c’è una delibera del Consiglio per la costruzione di una nuova caserma dei Carabinieri quindi non si spiega come nel piano di programmazione triennale delle opere pubbliche si possa prevedere la ristrutturazione della vecchia caserma. La maggioranza giustifica ciò adducendo che oggi sarebbe impossibile procedere alla ristrutturazione senza pensare al ricorso a capitale privato e che l’opera è stata inserita nel 2013 poiché si sta valutando la costruzione di una nuova caserma da parte di un soggetto privato che sta contrattando personalmente con il Ministero; se il progetto non andrà a buon fine allora sarà necessario ripiegare sulla ristrutturazione e l’adeguamento della vecchia caserma. Valutando il bilancio preventivo nella sua generalità si propongono due visioni antitetiche: Gonzagattiva Sottolinea che più volte il revisore dei conti del Comune usa il concetto “situazione di criticità”. Un grafico all’interno del bilancio preventivo rende evidente la causa della crisi del Comune; ovvero l’indebitamento nel 2008 del mutuo da otto milioni di euro per la costruzione della nuova scuola, forse elementare come viene classificata nel bilancio o forse scuola media come più volte è stato ripetuto nelle sedute del Consiglio Comunale. Nel 2008 per giustificare il piano economico per il pagamento di questo mutuo furono inseriti 100.000€ della farmacia della frazione di Palidano a tutt’oggi ancora da costruire, inoltre in Consiglio Comunale si è votata una delibera che prevedeva la non dismissione della partecipazione comunale alla farmacia, oggi nella previsione di bilancio si prevede la dismissione; questa decisione è stata adottata senza prima renderne partecipe il Consiglio Comunale. Quindi siamo davanti ad un quadro che evidenzia confusione; ancora, nel bilancio preventivo nella voce che riguarda le entrate è previsto un incremento del recupero ICI del 35%, peccato che nel 2010 sia diminuito rispetto al 2009; siamo davanti ad un atto di fede, a cifre inserite senza logica. L’indebitamento per costruire quell’edificio scolastico è stato un errore a cui oggi, se si riconosce come tale, si può rimediare ed evitare così di tagliare ancora sul sociale. Nel 2007 l’indebitamento diminuiva di oltre 240.000 €, nel 2008 invece l’indebitamento è raddoppiato, nel 2009 il comune ha speso tutto e nel 2011 si ricorre alla vendita di cespiti per ridurre l’indebitamento. Tre edifici scolastici comportano un aumento dei costi, avremmo tre bidelli, tre telefonici ecc. ecc.. .. e comunque sarà poi necessario spendere altri fondi per la ristrutturazione degli altri due edifici. Maggioranza La maggioranza definisce questo bilancio equo e sostenibile, è un bilancio che media tra fruire i servizi e contenere i costi ed è trasparente. Il parere è in generale favorevole, il revisore dei conti ha utilizzato il termine criticità solo nella voce che si riferisce al patto di stabilità poiché il decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 ha influito sul patto di stabilità modificandone le sanzioni. Se lo scorso anno non fossero state apportate le modifiche fatte i pagamenti sarebbero stati tutti regolari; il comune di Gonzaga ha una situazione molto simile a tanti altri comuni. Il bilancio di previsione è condizionato fortemente dalla manovra di governo, dai tagli apportati ai finanziamenti provenienti dallo Stato e dalla Regione e dai provvedimenti retroattivi che impediscono di avere una progettualità diversa dall’ordinaria amministrazione, non ostante ciò l’impegno dell’amministrazione è quello di mantenere i servizi e di non gravare sui cittadini. Tutti i tagli che ci sono stati impediscono di realizzare i progetti come per esempio la farmacia ex comunale della frazione di Palidano, l’amministrazione ha però cercato una strada diversa per realizzarla comunque, ovvero dare la maggioranza delle quote della Gonzaga Servizi (società che doveva occuparsi della farmacia e che attualmente è totalmente comunale) ad un soggetto privato e con il ricavo si potranno estinguere i mutui. Inoltre la scuola non è un errore ma una scelta le famiglie preferiscono una scuola ad un archivio storico comunale, considerando poi che incentiverebbe anche lo sport ( prevista la costruzione di 15 aule e una palestra regolamentare per due sport pallavolo e basket) visto che le squadre di pallavolo e basket di Gonzaga migrano nei paesi vicini. Gonzagattiva precisa che il contenitore (edificio scuola) non ha nulla a che vedere con il contenuto (scuola nel vero senso della parola) il giudizio espresso non è sull’istituzione scuola ma sul palazzo costruito che impedisce di fare la scuola ovvero di investire in attività didattiche formative e di prevedere l’esenzione totale dai costi della mensa per i ragazzi meno abbienti. La costruzione di questo nuovo edificio è solo un’operazione immobiliare che non sarà utile ai cittadini considerando che gli altri due edifici scolastici dovranno comunque essere ristrutturati e che avremo una palestra nuova ma il palazzotto dello sport cadrà a pezzi perché non ci saranno i fondi necessari per ristrutturarlo. L’amministrazione è alla continua ricerca dell’irrealizzabile. Considerato il grave momento di difficoltà in cui versa il Comune i consiglieri all’unanimità hanno deliberato e votato a favore della rinuncia ai gettoni di presenza che gli venivano corrisposti ad ogni Consiglio comunale.
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