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Dichiarazione di Enrico GASBARRA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Non servono sceriffi, ma più politiche sociali» - INTERVISTA

  • (01 luglio 2011) - fonte: Corriere della Sera ed. Roma - Paolo Foschi - inserita il 01 luglio 2011 da 31

    «Il modello del sindaco-sceriffo si è dimostrato un fallimento. Gianni Alemanno a Roma ha provato a fare come Rudolph Giuliani a New York. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma non è il momento delle polemiche»: Enrico Gasbarra, deputato del Pd, è stato vicesindaco con Veltroni e presidente della Provincia. Ma si chiama fuori dal gioco delle accuse reciproche e delle recriminazioni. «Certo sarebbe facile ricordare al sindaco che lui e tutto il centrodestra cavalcarono il tema della sicurezza in maniera anche strumentale in campagna elettorale, sull'onda emotiva di alcuni gravi episodi di cronaca.
    E come oppositore avrei gioco facile a sottolineare come nulla è cambiato, anzi. Ma non è questo che serve alla città adesso».

    E allora che cosa serve?

    «Ciascuno deve fare il proprio mestiere. Il sindaco deve amministrare la città, smettendo i panni dello sceriffo o del superpoliziotto. Fortunatamente a Roma abbiamo un questore molto in gamba, abbiamo forze dell'ordine di altissimo livello che anche in un quadro di risorse e mezzi limitati svolgono un lavoro eccellente».

    Che cosa dovrebbe fare Alemanno dunque?

    «Prima di tutto dovrebbe fare meno il politico e più l'amministratore. Dovrebbe lasciare da parte le beghe interne del suo partito e occuparsi della città. E come primo obiettivo dovrebbe cercare di ricreare coesione sociale, comportandosi come il padre di una comunità che deve vivere in armonia. Il modello non deve essere quello di Giuliani, quanto piuttosto quello di Giorgio La Pira (sindaco di Firenze per due mandati negli anni Cinquanta e Sessanta, ndr), che aveva messo al centro della propria attività l'impegno sociale improntato alla solidarietà».

    Perché? Che cosa non funziona a Roma?

    «Si sta sgretolando il tessuto sociale. Se vengono tagliate le risorse a centri di aggregazione sociale, se vengono meno i fondi per chi offre servizi per la comunità, aumenta il disagio sociale. E allora si alimenta la rabbia, i deboli finiscono per litigare fra loro con sempre maggiore violenza per spartirsi le briciole».

    Secondo lei non servono misure più rigide? Più controlli?

    «Sicuramente più controlli, più volanti in strada, più risorse per le forze dell'ordine sarebbero importanti per contrastare tutti i fenomeni di criminalità. Ma quel lavoro lasciamolo fare al questore. Non è compito di Alemanno. Il sindaco deve amministrare la città. Solo che adesso lui stesso si ritrova prigioniero delle promesse fatte in campagna elettorale. Ma il ruolo suo non è fare lo sceriffo. E' creare un tessuto sociale che attenui tensioni e motivi di scontro».

    Ma a Roma oggi c'è più o meno sicurezza rispetto a due, tre o quattro anni fa?

    «Al di là delle statistiche che qualcuno può agitare strumentalmente, è del tutto evidente che si susseguono con sempre maggiore frequenza episodi di violenza inaudita. Ma è una conseguenza. A Roma è peggiorata la qualità della vita. La nostra città era nel 2007 all'ottavo posto nella classifica della qualità della vita, adesso è scivolata al 35°. Il tasso di disoccupazione è superiore alla media nazionale.
    Come ha sottolineato la Caritas, a Roma c'è un 7% della popolazione che non riesce a procurarsi un pasto normale. Non sono queste le condizioni di una città che vuole essere civile e accogliente».

    Fonte: Corriere della Sera ed. Roma - Paolo Foschi | vai alla pagina

    Argomenti: promesse, disoccupazione, roma, campagna elettorale, sindaco di Roma, sicurezza dei cittadini, Qualità urbana, alemanno, forze dell'ordine, Comune di Roma, coesione sociale, tensione sociale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 02 luglio 2011 da 18670
    ..."Ma quel lavoro lasciamolo fare al questore. Non è compito di Alemanno. Il sindaco deve amministrare la città."... Uhm!Come mai ancor oggi si ignora che il compito del Sindaco comprende una responsabilità "globale" per quanto inerisce il suo territorio? Non si tratterà per caso della solita disinformazione di certi rappresentanti politici che non conoscono neppure la struttura ed il funzionamento dei propri uffici? Meglio approfondire PRIMA le tematiche su cui si è intervistati...Buona Giornata!

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