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Dichiarazione di Nichi VENDOLA

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Consigliere Regione Puglia


 

No Tav: Le violenze vanno isolate, assolutamente sì. Oscurano proprio le ragioni della protesta.

  • (04 luglio 2011) - fonte: www.sinistraecologialiberta.it - inserita il 04 luglio 2011 da 100
    Però è legittimo manifestare il dissenso, e anche da parte di un partito come Sel, che peraltro ha la nonviolenza nella sua genesi”. Nichi Vendola, il leader di Sinistra ecologia e libertà, non ci sta a essere messo sotto accusa come fiancheggiatore dei violenti. Vendola, ai violenti però non va offerta sponda.

    “I violenti mortificano le stesse ragioni del dissenso. Oggi non stiamo discutendo della gente della vallata che manifesta e contesta l’alta velocità, ma parliamo infatti di ferite e lacrimogeni… L’operazione subdola in questo momento è quella di privare di legittimazione il diritto a manifestare. Siamo davanti a una gigantesca frustrazione inoltre, se non percepiamo quanto profonda sia la crisi di un vecchio paradigma dello sviluppo. Mentre le istanze dell’ambientalismo sono sempre più vissute e percepite come inalienabili codici di difesa della vita. Se non si capisce tutto questo, il rischio è, ripeto, di regalare all’estremismo e alla violenza le ragioni del dissenso”.

    La Tav è un’opera che l´Europa ci chiede. Ci vuole o no?

    “Abbiamo il dovere di aprire un dibattito sulle opere strategiche e un approfondimento vero. Le popolazioni della Val di Susa sono trattate alla stregua di un bimbo capriccioso e incompetente. In Puglia, nella mia terra, abbiamo ragionato di un progetto di alta velocità da Bari a Napoli e con i nostri interlocutori campani abbiamo costruito un processo di condivisione e di partecipazione. Si è determinato un vasto consenso sull’idea di abbattere il muro tra l’Adriatico e il Tirreno. Dove c’erano i problemi abbiamo corretto i progetti”.

    In Val di Susa, secondo lei, questo non è stato fatto?

    “L’impressione è stata di comunicazioni reticenti e di verità di comodo. Quando si devono scegliere le infrastrutture fondamentali per il futuro del Paese, qualcuno pensa davvero lo si possa fare costruendo in un territorio con il dissenso viscerale dell’intera comunità di quel territorio? Al netto dei violenti, non è possibile liquidare chi pone dubbi sulla retorica delle grandi opere sempre così gonfie di affarismo e corruzione”.

    I no-Tav sono eroi, per Beppe Grillo; para-terroristi per il Pdl: e per lei?

    “Farei un esercizio di pulizia del lessico. Mentre ancora le sirene delle ambulanze e quelle dei blindati della polizia si rincorrono, eviterei la cosa un po’ penosa dell’enfasi militaresca”.

    Comunque, lei e il suo partito siete schierati con i no-Tav.

    “Dico che dovremmo essere tutti molto attenti, perché se non offriamo luoghi politici ai fermenti culturali e alle onde di dissenso che stanno attraversando l’Italia, ma più in generale i paesi euro-mediterranei, rischiamo di non capire quanto radicale sia “l’indignazione” e la relativa domanda di cambiamento. Se la politica gira la testa dall’altra parte offre spazio alla violenza. E oggi le forze politiche non mi sembrano interessate a una discussione di merito, ci si affida ai confezionatori di informazioni addomesticate”.

    In che senso?

    “Le notizie della Val di Susa non rendono minimamente conto del carattere popolare della contestazione, si mente pure sulla cifra dei partecipanti alle manifestazioni. Inoltre evitiamo di usare la Val di Susa come argomento di resa dei conti dentro la coalizione di centrosinistra e tra centrodestra e centrosinistra”.
    Fonte: www.sinistraecologialiberta.it | vai alla pagina

    Argomenti: violenza, infrastrutture, val di susa, movimenti, notav | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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