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Dichiarazione di William TAMI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Pavia di Udine (UD) (Gruppo: Lega) 


 

COSTI DELLA POLITICA: ECCO LA NOSTRA RISPOSTA

  • (25 luglio 2011) - fonte: Privata - inserita il 25 luglio 2011 da 13352
    Tagliare i costi della politica? A parole in questi giorni si stanno spendendo tutti, noi invece siamo passati ai fatti, mettendo nero su bianco una riforma costituzionale che prevede il dimezzamento del numero dei parlamentari e conseguentemente il dimezzamento dei costi dell’intera struttura parlamentare. Con una riforma simile, il taglio dei costi della politica sarà inevitabile. Nella bozza di riforma costituzionale che il ministro Roberto Calderoli presenterà in occasione del prossimo Consiglio dei ministri si propone una piccola rivoluzione all’interno del Parlamento, a cominciare dal numero dei componenti: le Camere saranno composte da 250 deputati e 250 senatori (attualmente 630 a Montecitorio e 315 a Palazzo Madama, più i senatori a vita). Inoltre i parlamentari saranno pagati solo in base alle loro effettive presenze in Aula. Ma le modifiche non finiscono qui e comprendono anche nuovi limiti d’età (più bassi) per le cariche di senatore e presidente della Repubblica, nuovi poteri per il premier, che diventa Primo Ministro e una profonda modifica alla struttura del Senato che diventa “Senato federale”. Ecco nel dettaglio i punti principali della bozza Calderoli di riforma costituzionale. Abrogato quindi il potere di nomina dei senatori a vita da parte del capo dello Stato.Meno parlamentari e senatori a vita - Il Parlamento sarà composto da 250 deputati e 250 senatori. Nella bozza si legge che “È deputato di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato presidente della Repubblica» Circoscrizione estero - viene “soppressa”. Stipendio a cottimo - Deputati e senatori riceveranno “un'indennità stabilita dalla legge, in misura corrispondente alla loro effettiva partecipazione ai lavori” parlamentari. Senatori e Presidente più giovani – La bozza abbassa a 21 anni la possibilità di essere eletti in Senato (attualmente è 40 anni). Per essere eletti Presidente della Repubblica il requisito anagrafico scende da 50 a 40 anni. Più poteri al premier – Per dare “maggiore stabilità di Governo e un rafforzamento del Premier” il presidente del Consiglio diventa Primo Ministro: “nomina e revoca i ministri, i viceministri e i sottosegretari. Può richiedere al presidente della Repubblica lo scioglimento della Camera dei deputati, anche indipendentemente dall'approvazione di una mozione di sfiducia”. Assenza del presidente della Repubblica – “Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal presidente della Camera dei deputati”, non più dal presidente del Senato. Il Senato diventa Senato federale –“ Il Senato federale della Repubblica viene eletto a suffragio universale e diretto su base regionale. I senatori sono eletti in ciascuna Regione contestualmente all'elezione del rispettivo Consiglio regionale o Assemblea regionale e, per la Regione Trentino-Alto Adige/Sudtirol, dei Consigli delle Province autonome. L'elezione del Senato federale della Repubblica è disciplinata con legge dello Stato, che garantisce la rappresentanza territoriale da parte dei senatori. Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a cinque; il Molise ne ha due, la Valle d'Aosta/Vallèe d'Aoste uno. La ripartizione dei seggi tra le Regioni, previa applicazione delle disposizioni del quarto comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti”. A Stato competenza esclusiva su reti e energia - Trasferimento dalla competenza concorrente a quella esclusiva dello Stato le materie inerenti: le grandi reti di trasporto e di navigazione; l'ordinamento della comunicazione; la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell'energia. E questi sono fatti, non parole!”
    Fonte: Privata | vai alla pagina
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