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Dichiarazione di Guido CROSETTO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Sottosegretario  Difesa (Partito: PdL) 


 

«Patrimoniale una tantum per uscire subito dalla crisi» - INTERVISTA

  • (10 agosto 2011) - fonte: Il Mattino - Corrado Castiglione - inserita il 10 agosto 2011 da 31

    Servono scelte coraggiose, altrimenti è meglio che la maggioranza se ne torni a casa: ha le idee chiare il sottosegretario Guido Crosetto, che da tempo si occupa più di riservare bordate critiche nei confronti delle misure economiche allo studio del governo anziché della delega alla Difesa. E lui stesso se ne rammarica per primo: «Finirò con il passare per una cassandra». Non a caso si presenta alla vigilia dell`appuntamento tra l`esecutivo e le parti sociali con la proposta di una «patrimoniale della solidarietà».

    Onorevole, ma a questo governo non era inviso proprio il concetto di patrimoniale?

    «Certo, d`altronde anche io penso che introdotta adesso come tassa abbia un effetto depressivo sul mercato e sul prodotto».

    E allora?

    «Allora io propongo di introdurre una patrimoniale non come tassa, ma come contributo percentuale attraverso la sottoscrizione forzosa di Bot e Cct per chi è più ricco: così aumenta la domanda di titoli di stato, diminuisce chiaramente il rendimento e quindi l`effetto indiretto è che lo Stato paga meno interessi sul debito».

    Basterà? Qui si torna a parlare di tagli ancora su pensioni e pubblico impiego.

    «Una cosa è chiara: dobbiamo fare scelte coraggiose. Bisogna intervenire in modo direi "epocale" su debito e deficit».

    Lei non ha risparmiato critiche alla manovra di Tremonti.

    «...che però di fronte al deficit un assetto solido riesce a darlo, a mio avviso. Adesso è necessario uno sforzo sul fronte del debito, tenendo ben presente che a livello mondiale c`è bisogno di nuove regole, perché non è possibile che uno stato sovrano debba poi seguire quanto ordina la banca centrale, pietendo magari l`attenzione della Germania e della Merkel».

    Torniamo all`Italia: quali sono le priorità?

    «Innanzitutto snellire la burocrazia che oggi frena chi fa impresa. Poi certo: c`è da tagliare i costi eccessivi della politica».

    Se ne parla molto, ma poi...

    «Bisogna farlo: dimezziamo il numero dei parlamentari, eliminiamo le Province».

    ...ma poi non si fa mai. E la Casta torna a tagliare sulle pensioni.

    «Mi rendo conto che dovremo ricorrere a delle misure impopolari. Ma anche qui l`azione dovrebbe essere un po` più incisiva».

    In che senso?

    «Poniamoci il problema di chi riceve un assegno di 500 euro e un altro di varie migliaia di euro. Insomma, dobbiamo avere coraggio e consapevolezza. Mi rendo conto io stesso che da tempo sto facendo la cassandra, occupandomi più di economia che della mia delega alla Difesa. O, peggio, sto facendo il grillo parlante. E quello lì non fece una brutta fine».

    A proposito di fine, secondo lei questo governo è pronto a contrastare la crisi economica e arrivare a fine legislatura?

    «Se faremo scelte coraggiose ha senso andare avanti fino in fondo».

    Altrimenti?

    «Altrimenti, se dobbiamo vivacchiare alla giornata non facciamo un buon servizio al Paese. E a quel punto è meglio tornare a casa. Ma le energie e le possibilità di fare bene ce le abbiamo».

    Fonte: Il Mattino - Corrado Castiglione | vai alla pagina

    Argomenti: pensioni, economia, casta, burocrazia, tagli, debito pubblico, costi della politica, Manovra finanziaria, crisi economica, abolizione delle Province, Merkel, patrimoniale, titoli di Stato | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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