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Dichiarazione di Andrea PASTORE

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

«Rinuncio alle ferie ma difendo la Casta» - INTERVISTA

  • (11 agosto 2011) - fonte: Il Giornale - Paola Setti - inserita il 11 agosto 2011 da 31

    «Basta antipolitica. Dobbiamo vivere con decoro e dignità. Non possiamo vivere sotto un ponte...».

    Senatore Pastore, contento?

    «Non ce li vedo gli speculatori a mollare la presa perché noi siamo in aula l'11 agosto. Ma è un segnale al Paese, dai. Certo con qualche co­sto… ».

    Tipo?

    «I commessi: andranno richiama­ti, e gli straordinari ad agosto sono più alti».

    Ok, è incarognito perché ha do­vuto rinviare le ferie.

    «Ah,no!Sono stato anni presiden­te d­ella commissione Affari Costitu­zionali, ferie ambiziose non ne pre­noto più».

    Conosce i suoi polli?

    «Nel 2001 fui richiamato dopo il G8 di Genova. Nel 2003 ero fra i 4 sag­gi che passarono il Ferragosto in una baita di Lorenzago per scrivere la riforma costituzionale».

    Fortunello.

    «Ormai vado solo a fare le cure: Ca­ramanico Terme, facciamo un po’ di pubblicità».

    Così magari le fanno lo sconto?

    «Ho già il rimborso del servizio sa­nitario. Ho il certificato: l’anno scor­so le ho saltate e sapesse che bron­chite».

    Anche la Casta si ammala.

    «Lo so dove vuole arrivare, ma guardi che è giusto».

    Chiedere sacrifici agli italiani e mantenere i vostri privilegi è giu­sto?

    «Se non vogliamo un Parlamento di notabili ma di tutti, dall’operaio al professionista, dobbiamo mette­re i parlamentari in condizione di vi­vere dignitosamente».

    A proposito. Lei fa il notaio, quan­to dichiara all’anno?

    «Pronto? Non sento più».

    Con 2-3mila euro al mese e non 10mila si vive dignitosamente lo stesso, sa?

    «Il nostro stipendio è agganciato a quello dei magistrati. Anzi, non avendolo più adeguato, ora prendia­mo meno di loro».

    Ohibò.

    «E che? Valiamo meno? Allora ta­gliamo lo stipendio a tutti! Noi non siamo inferiori a nessuna catego­ria».

    I magistrati non hanno 3500 eu­ro per l’alloggio a Roma.

    «Ma sì, facciamo i parlamentari sotto un ponte».

    Potrebbero darvi alloggi popola­ri per la durata della legislatura, le piace?

    «Insisto: sotto il ponte costa me­no».

    E poi 1100 euro per i taxi, treni e trasporti gratis…

    «Ma sì, andiamo a piedi dai».

    Basterebbe il bus.

    «Ma le pare che in Aula si vota e io resto bloccato nel traffico di Roma per gli scioperi dell’Atac?».

    Ci sta dicendo che voi parlamen­tari non guadagnate come tutti perché non siete come tutti?

    «Certo! Intanto lo stipendio è alto per togliere a ognuno l’alibi di la­sciarsi corrompere».

    Poi vi lasciate corrompere lo stes­so, ma andiamo avanti.

    «C’è un problema di decoro. Abiti e cravatte costano».

    Ma andateci in jeans!

    «Magari coi capelli e la barba lun­ghi, no? Ma cosa dice?! La dignità e il prestigio della funzione parlamen­tare vanno difesi!».

    Vista da fuori tutta questa digni­tà lascia un po’ a desiderare, se permette.

    «Guardi, glielo dico io dove biso­gna tagliare».

    Ce lo dica lei.

    «I parlamentari vanno ridotti di un terzo. E il personale della Came­ra e del Senato è numerosissimo. C’è poi un problema di efficienza. Lavoriamo cinque giorni invece che tre, per cominciare».

    E se lo dice lei.

    «E il bicameralismo va rivisto. La Germania va come un treno e noi co­me in carrozza perché loro per ap­provare una legge importante non impiegano mesi».

    Le Province?

    «Da abolire».

    Le Regioni?

    «Ai consigli regionali va tolta la fa­coltà di aumentarsi il numero dei consiglieri. Ma sono contrario alle macroregioni: ce la vede la Lombar­dia che si fonde col Veneto? Se mai bisogna evitare i carrozzoni come i due Garanti, per l’infanzia e per i di­ritti umani, che abbiamo approvato a luglio».

    Ma avete votato tutti a favore!

    «È l’altro grande problema del­­l’Italia: le leggi bipartisan».

    E cioè gli inciuci sui carrozzoni per sistemare i politici?

    «Lo ha detto lei».

    Fonte: Il Giornale - Paola Setti | vai alla pagina

    Argomenti: stipendio parlamentari, partito unico, casta, privilegi, costi della politica, parlamentari, abolizione delle Province, collusione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 12 agosto 2011 da 18184
    Bisogna proprio commentare?

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