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Dichiarazione di Luca ZAIA

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Veneto (Partito: Lega)  - Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) 


 

Solo il federalismo eviterà il crac

  • (14 agosto 2011) - fonte: mattinopadova.gelocal.it/ - inserita il 18 agosto 2011 da 18670
    Scure su spesa e poltrone. L'Anci marcerà a Venezia: «Macelleria sociale» «Come al solito Luca Zaia mantiene la calma ma - a occhio - sbranerebbe un pescecane dalla rabbia». Il ritrattino che la «Padania» riserva al governatore leghista all'uscita dal vertice Governo-Enti locali, fotografa l'epilogo di una riunione ad alta tensione, dove il ministro Tremonti ha annunciato all'amministratore che il Veneto dovrà aprire un buco supplementare nella cinghia: 150 milioni, o giù di lì, sottratti a un bilancio già quaresimale. Eppure, in apparenza almeno, in Zaia la consapevolezza della posta in gioco sembra prevalere sull'irritazione: «Siamo sull'orlo del baratro, è il momento della responsabilità e della coesione, dobbiamo fare squadra». Il giorno dopo, smaltito lo choc, si comincia a rifare i conti: «C'è da riscrivere completamente il bilancio regionale, tagliando tutto quello che si può. Confermo che i pilastri della nostra comunità resteranno inviolati: non toccheremo sanità, sociale, lavoro, scuola, formazione e trasporto pubblico. Su questo né io né i veneti siamo disposti a transigere». Ma la scure cosa colpirà? «Tutto ciò che non è necessario, a cominciare dai costi della politica». Già, Zaia si prepara a rilanciare la battaglia per dimezzare i sessanta consiglieri regionali - «Trenta bastano e avanzano», il refrain - ma la penitenza imposta dal Tesoro gli fornirà anche l'opportunità di sfrondare la spesa dalla miriade di contributi a pioggia erogati fin qui a sagre paesane, associazioni di cartapesta, amici degli amici. Dal criticatissimo consiglio, certo, ma anche dalla sua giunta. E poi c'è il groviglio di enti, istituti e società regionali; a volte inutili, sempre costosi. Attenzione, non è solo questione di cifre. Fra tagli e manovre, dov'è finita la grande stagione di riforme promessa ai veneti dalla Lega vittoriosa? «Abbiamo una speranza», fa sapere Zaia al giornale del Carroccio «e si chiama anticipazione delle misure federaliste che abbiamo strappato in questi mesi. Il federalismo è l'unica, vera, soluzione perché conferisce agli enti locali operatività e risorse. Il problema, lo ribadisco, non è pagare quanto è giusto ma essere costretti a pagare anche i disastri altrui, come nel caso dei super-ticket contro i quali stiamo lottando». Il federalismo, sì. Evocato come l'antidoto salvifico alla bancarotta centralista, rischia a sua volta la morte in culla per carenza di risorse. Regioni e Comuni, secondo la Cgia di Mestre, subiranno un taglio dei trasferimenti da parte dello Stato vicino ai 15 miliardi di euro: «Va sottolineato», dichiara Giuseppe Bortolussi, segretario dell'associazione artigiani «che agli effetti della manovra correttiva votata nelle settimane scorse e al decreto approvato dal Consiglio dei ministri venerdì sera, si sommano i tagli alla finanza locale decisi nel 2010. Nel 2013, quando gli effetti delle tre manovre andranno a regime, la stangata in capo agli enti locali ammonterà a 14,7 miliardi». E c'è anche un problema di efficacia: «Si colpisce chi spende uno perché non si ha il coraggio di tagliare chi spende dieci», commenta Maurizio Fistarol, il senatore di Verso Nord «e l'impianto della manovra sulle Province è illuminante perché tenta di cancellare gli enti più piccoli, quelli che insistono sui territori, e non tocca le grandi Province che spendono di gran lunga di più e sono le più inutili. Questo approccio del Governo è completamente sbagliato, soprattutto in termini di risparmio. Ho presentato una proposta di legge per l'abolizione delle 10 Province, compresa quella di Venezia, che coincidono con le città metropolitane; e ho pronto un secondo disegno che prevede di abrogarle anche laddove ci siano capoluoghi che di fatto già svolgono le funzioni di coordinamento e programmazione». Chi grida alla «macelleria sociale» è l'Anci. Contro le «scelte devastanti» del Governo, l'associazione dei Comuni annuncia tre manifestazioni nazionali di protesta il 23 settembre. A Venezia sfileranno i sindaci settentrionali, inclusi parecchi del centrodestra, stretti tra l'incudine del lealismo politico a Berlusconi-Tremonti e il martello dei cittadini che, aggrediti dalla crisi, temono un'ulteriore spallata al welfare. http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/08/14/news/zaia-solo-il-federalismo-evitera-il-crac-4794418
    Fonte: mattinopadova.gelocal.it/ | vai alla pagina
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