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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

«I saldi della manovra non si toccano. Valuteremo le proposte»

  • (16 agosto 2011) - fonte: Agi - Liberazione.it - inserita il 16 agosto 2011 da 31

    "I saldi della manovra sono intoccabili, ma guarderemo alle proposte, senza fare distinzioni circa la fonte da cui provengono, e faremo il meglio come abbiamo cercato di fare durante la discussione preparatoria, poi prenderemo una decisione che deve essere naturalmente condivisa dal Parlamento".

    Iva
    "Un punto in piu' di Iva cambierebbe molto, perché sarebbero almeno 5 miliardi. Ma l'Iva determina una contrazione dei consumi - ha spiegato - anche se un punto forse non è tale da comportare una riduzione rilevante, ma comunque - ha aggiunto - da un lato c'è una contrazione certa dei consumi e dall'altra una ricerca di evasione che si rafforza man mano che l'Iva cresce nella sua percentuale".

    Contributo di solidarietà
    "Ricordo che in consiglio dei ministri avevamo votato per due e non tre anni, non so cosa sia successo dopo"

    Dissenso Pdl
    "E' normale che ciascuno cerchi di portare avanti le sue proposte, ma io credo che poi, una volta che chiederemo la disciplina di partito, il risultato sarà l'unanimità"

    Patrimoniale
    "E' un "esproprio e non va a ridurre il deficit, ma il debito. Riduce i 1900 miliardi di euro, ma di poco, e il risparmio sul deficit è soltanto quello dei minori interessi passivi che tu paghi su quei pochi miliardi con cui, attraverso la patrimoniale, riesci a ridurre il debito pubblico. Quindi anche tanti articoli che ho visto sui giornali derivano da fonti poco informate, però io ormai ho la pelle dura e per farmi male devono farmi i buchi (il riferimento è all'operazione subita alla mano)"

    Fonte: Agi - Liberazione.it | vai alla pagina

    Argomenti: IVA, patrimoniale, crisi nel centrodestra, Manovra Governo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 16 agosto 2011 da 31
    Dopo la votazione in consiglio dei ministri, il presidente non sa cosa sia successo dopo. Allora se un presidente non conosce cosa accade nel governo che presiede o peggio, lo vediamo in vacanza, è meglio che quel presidente se ne stia definitivamente in vacanza. (Berlusconi in questo caso, ma vale per qualsiasi altro).

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