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Dichiarazione di Paolo FERRERO


 

«La val Susa è un bene comune. Il tav è uno sperpero di denaro pubblico» - INTERVISTA

  • (29 agosto 2011) - fonte: Liberazione - Maurizio Pagliassotti - inserita il 01 settembre 2011 da 31

    Intervista al segretario del Prc Paolo Ferrero dopo la visita al cantiere di Chiomonte insieme all’eurodeputato irlandese Paul Murphy.

    Segretario, lei è il primo politico che entra dentro il cantiere. Cosa ha visto?

    Direi che sono stato anche l’ultimo, visto che ero presente anche il giorno dello sgombero fatto con i militari. Battute a parte ciò che ho visto mi ha molto impressionato. Un serie successiva di sbarramenti e cancelli che fino ad ora avevo osservato solo in Palestina. Militari ovunque, anche se in numero ridotto rispetto il passato. Molti giovani soldati dell’esercito, meno poliziotti e carabinieri. Ci sono poi i mezzi cingolati in arrivo già in utilizzo alle truppe presenti in Afghanistan. Uno scenario impressionante.

    Il cantiere a che punto è?

    Il cantiere non c’è.
    Ci sono le reti coperte di filo spinato che chiudono una parte del terreno che vedrà, forse, i lavori. Uno spazio che abbiamo potuto intravedere da lontano perché un funzionario di Ltf ci ha impedito di entrare in quella zona. Di fatto un pezzo di territorio italiano non è visitabile nemmeno da parte di un parlamentare europeo e da un segretario di partito.

    Cosa è successo all’area archeologica?

    E’ in condizioni disastrose. Sui reperti archeologici presenti è stata posizionata della sabbia ed un telo ma i mezzi continuano a passarci sopra. Ci vuole coraggio da parte della Sovrintendenza ad addossare la responsabilità di questa distruzione ai manifestanti.

    Cosa pensa delle ultime proteste?

    La val Susa continua a lottare ed è in grado di spostare il terreno del confronto.
    Non solo lo scontro fisico, che rischia di trasformare la vicenda in uno confronto tra manifestanti e polizia perpetuo, ma anche culturale e politico. D’altro canto in questo momento un problema nazionale come il tav in val Susa non può essere dibattuto perché in Parlamento sono tutti d’accordo, e rifiutano perfino di ascoltare le ragioni di questo popolo. Il nostro ruolo è e sarà quello di creare il confronto in tutta Italia per raccontare una verità semplice: in Italia il governo taglia le pensioni ed aumenta i ticket, quale senso ha in questo contesto un buco dentro una montagna che costa quindici miliardi di euro?
    I numeri non lascino spazio a quest’opera su cui purtroppo rimane una fuorviante cappa mediatica.

    Il Tav è un bene comune?

    La val Susa è un bene comune, come l’acqua, l’aria e il lavoro. Il tav è uno sperpero di denaro pubblico e basta.

    Siamo ad una festa di Liberazione in un territorio che vive il conflitto quotidianamente. Come le sembra?

    Ottima e abbondante. Una festa di popolo con divertimento e approfondimento politico di spessore. Anche un momento di autofinanziamento importante che dimostra che il saper dire quando è seguito dal saper fare porta sempre ad ottimi risultati.

    Fonte: Liberazione - Maurizio Pagliassotti | vai alla pagina

    Argomenti: militari, soldi pubblici, tav, val di susa, beni comuni, proteste, notav | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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