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Dichiarazione di Paolo FERRERO


 

«I banchieri tedeschi speculano sull'Italia. E' ora di dirgli basta»

  • (09 settembre 2011) - fonte: controlacrisi.org - inserita il 09 settembre 2011 da 31

    “Le dimissioni dell’esponente tedesco dal Board della BCE ci dicono una cosa molto semplice: i banchieri tedeschi dopo aver speculato sul debito Greco, stanno speculando sul debito italiano e vogliono continuare. E’ ora di dirgli basta.

    Occorre avanzare un progetto chiaro di modifica del funzionamento della BCE che diventi una banca centrale come lo sono tutte le altre nel mondo e cioè che acquisti direttamente i titoli degli stati membri, così come occorre bloccare per legge la vendita dei titoli allo scoperto e occorre tassare le transazioni speculative di capitale.

    Se questo non avviene il nostro governo ha il dovere di dire ai banchieri tedeschi – che stanno speculando sui titoli italiani – che non gli restituiremo i loro soldi. Le classi dirigenti italiane la devono smettere di viaggiare con la coda tra le gambe e di accettare i ricatti dei banchieri tedeschi che tanto poi vengono pagati dal popolo italiano: se loro ci ricattano è bene rispondergli a tono con la non restituzione dei debiti”.

    Fonte: controlacrisi.org | vai alla pagina

    Argomenti: soldi pubblici, debito pubblico, speculazioni finanziarie, germania, Bancarotta, BCE-Banca Centrale Europea, Fiat, banchieri, Grecia, titoli di Stato | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 11 settembre 2011 da 18661
    I banchieri tedeschi, così come la Sua Premier: Angela Dorothea Merkel che ricopre la carica di Cancelliere della Germania, si comportano così PERCHE' SIAMO noi A PERMETTERGLIELO. Questi NOI ovviamente sono i nostri Politici, TUTTI, i nostri GIORNALI, tutti, che dovrebbero RICORDAR LORO CHE : Si scrive O P E L ma si legge F I A T ; solo grazie ai SOLDI ITALIANI, http://www.motori24.ilsole24ore.com/Industria-Protagonisti/2009/04/gm-bancarotta-probabile.php 23 aprile 2009, Gm, bancarotta probabile non escluso accordo Opel-Fiat; General Motors non prevede di pagare il bond da 1 miliardo di dollari in scadenza il primo giugno, visto che entro quella data prevede avrà deciso se convertire il debito o se ricorrere alla bancarotta protetta. Lo ha detto - riporta il Wall Street Journal - il chief financial officer di Gm Ray Young, spiegando che nei prossimi giorni la casa automobilistica lancerà lo swap del debito attarverso il quale si augura di ridurre in modo significativo il proprio debito. Gm - spiega Young - «è determinata a ristrutturarsi e a tornare a camminare sulle proprie gambe» passando o meno per il tribunale. La bancarotta «è probabile». Young non esclude la possibilità di un accordo per Opel con Fiat. General Motors infatti sta cercando un compratore per la casa tedesca sull'orlo del fallimento. E un eventuale accordo con il lingotto avrebbe il sapore di un curioso ritorno al passato visto il fallito matrimonio con Gm che però dal punto di vista industriale ancora qualche frutto lo da. La Casa del lampo, infatti, utilizza ancora i motori diesel di origine italiana su molte vetture compresa la nuovissima Insignia. SENZA GLI .. I T A L I A N I .. I .. TEDESCHI.. SAREBBERO, tutti, A RACCATTARE CARTONE ! !! che memoria corta..era solo il 2009 e non il mesozoico.

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