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Dichiarazione di Massimo D'ALEMA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

I dubbi di D'Alema sul caso Tarantini "Forse usato per accusare il Pd a Bari"

  • (12 settembre 2011) - fonte: La Repubblica Bari - inserita il 14 settembre 2011 da 16168
    "Mazzarano accusato di tangenti in piena campagna elettorale, adesso la procura fa sapere che non ci sono fondamenti: visto che Gianpi prendeva un sacco di soldi da Berlusconi, vuoi vedere che quelle accuse non furono casuali?". Dubbi anche sulla Procura di Bari Nel pieno del caso Tarantini, Massimo D'Alema non nasconde i suoi dubbi sul giovane imprenditore pugliese che lo scorso anno disse ai magistrati di avere pagato tangenti a Michele Mazzarano, all'epoca vicesegretario regionale del Pd. "Abbiamo avuto un nostro giovane compagno, Mazzarano che in piena campagna elettorale fu accusato da Tarantini", ha ricordato D'Alema intervistato ieri sera alla festa dell'Unità di Ostia da Diego Bianchi, in arte Zoro, sulla vicenda di Filippo Penati. Il video della serata è pubblicato su 'Il post'. Mazzarano, ha ricordato, "si autosospese dal partito, fu una vicenda abbastanza drammatica. Adesso la procura fa sapere che queste accuse non avevano il minimo fondamento". "Mi viene un dubbio adesso, siccome questo Tarantini pigliava un pacco di quattrini da Berlusconi: vuoi vedere che il fatto nel frattempo accusava i membri del nostro partito non è totalmente casuale?", ha spiegato l'ex premier. "Non abbiamo polemizzato in nulla con i magistrati, abbiamo rispettato il loro lavoro, ma il fatto che siano stati i magistrati di Napoli ad arrestare Tarantini mentre quelli di Bari perseguivano in nostri compagni di partito, non è un po' strano? Talmente strano che se ne sta occupando il Csm", ha ricordato.
    Fonte: La Repubblica Bari | vai alla pagina
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Commenti (1)

  • Inserito il 14 settembre 2011 da 18670
    TANGENTI, AUTOSTRADE, AREE FALCK, SCANDALI MENSE (A GENOVA)...certo che "daffari" ce ne sono mille...allora, visto che TANTO NON SI GOVERNA,occupiamoci di cose serie...tanto, visti gli odierni rapporti con il Vaticano, chi se la sente di ricominciare con i DiCo e/o Pacs?Meglio tenere in conto le banche...magari anche vaticane...Ma divertiamoci leggendo di seguito... D'Alema inverte la rotta: "Pacs? Prima la crisi" E Scalfarotto: "Vive al tempo dei Flinstones" L'ex leader dei Ds, che con l'Unione aveva fatto dei Pacs il suo cavallo di battaglia, ora si rimangia la parola: "Il programma di governo deve essere quello di risanare il Paese". Il vicepresidente del Pd protesta: "Parole degne di un parruccone conservatore. Inganna gli elettori". E chiede agli esponenti del suo partito di prendere le distanze "Sui Pacs l'unica cosa non risolta nel programma dell'Unione è il modo di come si debbano chiamare, perche' siamo tutti d' accordo nel riconoscere i diritti anche di persone che siano unite da un rapporto di amore, affetto, convivenza, pur non essendo unite da vincolo matrimoniale" E' il 9 febbraio 2006 e a parlare è Massimo D'Alema. Solo pochi giorni dopo l'allora presidente dei Ds dichiarò: "E' mai possibile che i problemi dell'Italia siano i Pacs e la Tav? Ci siamo fatti incastrare a discutere di questioni marginali rispetto ai problemi del Paese". Insomma, già allora D'Alema non aveva le idee molto chiare. Ora ci è ricascato e in un'intervista a Zoro rilasciata alla Festa dell'Unità di Ostia è tornato a parlare dei matrimoni tra omosessuali: "Fermo restando l’inciviltà delle posizioni omofobiche che vengono da una parte del mondo cattolico, adesso il programma di un governo di questo tipo deve essere quello di risanare il Paese e di rimetterlo in moto". Insomma, i diritti dei gay, uno dei cavalli di battaglia della sinistra, sono diventati secondari anche per il Partito democratico? "Sono due piani diversi: c’è quello del governo e poi quello di una battaglia politica e culturale. Noi, su questo tipo di diritti, abbiamo una posizione limpida. Ma oggi i grandi temi del governo del Paese sono quelli di riformare lo stato e rimettere in moto l’economia". Poi sottolinea come il suo partito non abbia mai pensato a matrimoni omosessuali, ma a unioni civili: "Il matrimonio, come è previsto dalla Costituzione, è l’unione tra persone di sesso diverso, finalizzata alla procreazione. Questo dice la Costituzione". Le dichiarazioni hanno suscitato le ire del vicepresidente del Pd, Ivan Scalfarotto, che in un post sul suo blog definisce D'Alema "uno che ha fatto il Ministro degli Esteri e che sembra ignorare che appena passata la frontiera a Ponte Chiasso o a Ventimiglia (e non ti chiedono nemmeno più i documenti), le cose che dice lo proiettano dritto dritto in un cartoon degli Antenati" e lo accusa di non aver mai avuto intenzione di promuovere i Pacs (o i DiCo che dir si voglia). In un passo dell'intervista, infatti, l'ex leader dei Ds e deputato Pd dice che "se sui diritti degli omosessuali non si è d’accordo, si vota, ci si scontra". Implicitamente, secondo Scalfarotto, questa è un'ammissione che "limpidamente stabiliamo o di ingannare gli elettori inserendo nel programma punti che non passeranno mai". Parole dure quelle di Scalfarotto, che chiede agli esponenti del Pd che la pensano diversamente di "cominciare a raccogliersi e a farsi sentire". Il vicepresidente Pd dà a D’Alema del "popolare spagnolo di 70 anni, cresciuto con Fraga Iribarne" o del "parruccone conservatore infilato tra i pari del regno dopo la caduta di Lady Thatcher. Della stessa idea la deputata Pd Paola Concia: "Caro D’Alema, quando ti rimproverano che vuoi riproporre il Pci degli anni ’50, evidentemente una qualche ragione ce l’hanno: parli di diritti civili ancora come se fossero diritti borghesi. Forse ti sei sentito un cinico perchè pensavi di sedurre l’Udc, ma sappi che Casini quel matrimonio con te, non lo vuole proprio fare". http://www.ilgiornale.it/interni/retrofront_dalema_diritti_gay_pensiamo_crisi_e_scalfarotto_insorge_vive_flinstones/massimo_dalema-matrimoni_omosessuali-diritti_gay-ivan_scalfarotto/13-09-2011/articolo-id=545573-page=0-comments=1

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