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Dichiarazione di Vincenzo BIANCO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

In Sicilia «Un cartello di riformisti» - INTERVISTA

  • (30 settembre 2011) - fonte: Milano Finanza Sicilia - Carlo Lo Re | Il dito.it - inserita il 08 ottobre 2011 da 31

    Senatore, il Pd siciliano proprio non vuole sapere di lasciare al suo destino Raffaele Lombardo.

    Per la verità sono alcuni esponenti, certo non pochi, del Pd siciliano che non lo vogliono lasciare. Ma io sono convinto che la stragrande maggioranza degli elettori del Pd, così come molti dirigenti e parlamentari non hanno niente a che spartire e non vogliono avere niente a che spartire con Lombardo. Ed è la ragione per cui sono tra quelli che hanno chiesto il referendum.

    A suo avviso, perché la segreteria nazionale non interviene? La situazione è oltremodo anomala ed è evidente come la posizione del plenipotenziario di Bersani, Migliavacca, sia stata del tutto ignorata.

    La segreteria nazionale ha sempre richiesto grande prudenza rispetto alla “generosità” con cui la maggioranza del gruppo Pd all’Assemblea regionale sostiene Lombardo. Migliavacca ha detto chiaramente, più volte, che la stagione del sostegno è esaurita. L’ha fatto con garbo, forse con troppo garbo, ma capisco anche che c’è il rispetto degli organismi locali. Quel rispetto che al contrario forse manca. E’ chiaro che la vicenda siciliana ha assunto rilievo nazionale e che la segreteria nazionale non può far finta di non vedere.

    Che risposta si sente di dare alla recente presa di posizione di Fabio Giambrone, il segretario siciliano dell’Idv che ha minacciato la rottura dei rapporti con il Pd?

    Mi chiedo come faccia un partito come il Pd a non valutare politicamente i fatti per cui il presidente della Regione è rinviato a giudizio. Così si rischia di spezzare irrimediabilmente il centrosinistra in Sicilia.

    Ritiene realistico che in Sicilia, ipotizzando a breve termine una nuova consultazione regionale, possa nascere un cartello progressista con Pd, Idv, Sel e FdS? È una idea vicina al suo sentire?

    Certo. Penso che bisogna partire proprio da una alleanza tra le forze riformatrici. E naturalmente recuperare anche il rapporto con tanti cittadini siciliani che non appartengono a nessuna di queste forze e che sono delusi dalla politica. Penso alle associazioni e ai movimenti che costitusicono una ricchezza formidabile e che devono tornare a essere protagoniste. Naturalmente questa alleanza può e deve aprirsi poi alle altre forze di opposizione che operano sul versante moderato. Ma è una cosa diversa dall’aprirsi al fronte Lombardo.

    Veniamo a Catania. È sempre più insistente la voce che la vuole candidato sindaco per il dopo Stancanelli, ma l’attuale leadership democratica etnea parrebbe non essere d’accordo. È pensabile che lo scontro giunga fino a candidare 2 esponenti Pd?

    No, guardi, questi discorsi di “cucine politiche” o di "origliamenti" dietro la porta non mi appassionano. Credo di essere considerato all’interno del mio partito una risorsa e non ho problemi né di casacche né di ruoli. Se i catanesi dovessero chiedermi con forza un impegno per salvare una città oggi ridotta ai minimi termini, lo prenderei in considerazione. Ma oggi è ancora prematuro parlarne.

    Ancora su Catania: non manca chi ventila l’ipotesi trasversale di una lista comune fra suoi uomini e candidati vicini a Nello Musumeci, protagonista insieme a lei della bella stagione di sviluppo detta Primavera di Catania. Fantapolitica?

    Con Nello Musumeci ho un ottimo rapporto, anche personale, e c’è stata un’ottima collaborazione istituzionale quando io ero sindaco e lui presidente della Provincia. Ma Nello è saldamente ancorato nella destra, io nell’altro schieramento. Possiamo collaborare sul piano civico e istituzionale, ma non credo sia la stagione per esperimenti politici, francamente lontani dalla realtà. Chissà, invece, che non si ripresenti la possibilità di una nuova collaborazione istituzionale, magari una nuova stagione della primavera catanese.

    Fonte: Milano Finanza Sicilia - Carlo Lo Re | Il dito.it | vai alla pagina

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