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Dichiarazione di Giuseppe GIULIETTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

Fiducia anche sulle mutande

  • (05 ottobre 2011) - fonte: blog-micromega - inserita il 11 ottobre 2011 da 31

    “La protezione della libertà di stampa richiede che la sanzione sia equilibrata. E che essa non produca un effetto di generale intimidazione alla libera stampa: giornalisti, giornali, editori. Dalle decisioni della Corte europea i parlamenti nazionali e i giudici ricavano che una sanzione penale è giustificata solo quando si sia di fronte a discorsi che incitano alla violenza e all’odio razziale, mentre anche le sanzioni economiche non devono essere eccessive. Ma di tutto ciò è scarso l’eco nel dibattito politico… forte invece è la preoccupazione di assicurarsi che il cane da guardia non morda e sia prudente nell’abbaiare. Insomma che non disturbi.”

    La citazione è tratta da un editoriale scritto per la Stampa dal professor Vladimiro Zagrebelsky.

    Parole simili, sempre contro la legge bavaglio, erano state scritte dal professor Stefano Rodotà, e così la pensano i principali costituzionalisti italiani ed europei.

    Gli imbavagliatori lo sanno, ma ormai non possono più fermarsi, vogliono fare l’ultimo regalo al vecchio capo, non esiteranno a mettere la fiducia, chiederanno alla maggioranza di giurare fedeltà anche “sulle e alle mutande del satrapo”.

    Non si fermeranno neppure davanti ad una protesta che ha messo insieme toghe nere e rosse, cronisti di ogni orientamento, editori e giornalisti, poliziotti e carabinieri, per non parlare della rete dove Wikipedia, con gesto senza precedenti, ha deciso di auto oscurarsi.

    Forse avranno la fiducia del parlamento, ma perderanno definitivamente quella della maggioranza degli italiani e dell’Europa.

    Per informazioni potrebbero rivolgersi al loro amico Orban, presidente ungherese, uomo di destra, fervente ammiratore dell’amico italiano. Prima di assumere la presidenza di turno dell’Unione europea, fu sottoposto ad un arroventato dibattito nella sede del parlamento, dovette giustificarsi per la legge bavaglio da lui fatta approvare, e fu costretto ad assumere l’impegno a ritirarla e cambiarla. Cosa puntualmente accaduta.

    Se e quando la legge bavaglio italiana sarà approvata, l’Europa ci sbatterà ancora più giù nella graduatoria relativa alla libertà dei media. In altre parole subiremo una nuova declassificazione, sicuramente la Corte europea aprirà un procedimento e tutto questo accadrà mentre l’Italia, con il cappello in mano, sta già girando per le capitali chiedendo soldi ed improbabili solidarietà.

    Pur di soddisfare le voglie del padrone della maggioranza, non esiteranno a vendersi altri pezzi di quello che resta della onorabilità nazionale.

    Per questi ragioni è necessario dare sostegno pieno e convinto a quanti continuano a battersi per la Costituzione, per la legalità, per l’equità.

    Per questo non mancheremo all’ appuntamento fissato per il prossimo 15 ottobre a Roma, da decine e decine di associazioni, di movimenti, di comitati che non hanno avuto bisogno di qualche decennio per accorgersi che l’aria del paese era davvero “viziata”!

    Fonte: blog-micromega | vai alla pagina

    Argomenti: censura, europa, Libertà di stampa, Costituzione, unione europea, libertà di espressione, Parlamento Italiano, voto di fiducia, Wikipedia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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