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Dichiarazione di Antonio Giacomo Rizzo


 

RIFLESSIONI SULLA CRISI - REPUBBLICA NEWS.IT

  • (24 ottobre 2011) - fonte: www.openpolis.it - inserita il 20 novembre 2011 da 21866
    LETTERE Riflessioni Riceviamo e pubblichiamo dal sig. Antongiacomo Rizzo: "Ormai siamo all’Italia delle “repubbliche delle banane” , ben lontana dalle Repubbliche Marinare che hanno fatto la storia della nostra bella penisola. Ormai ogni Regione è assimilabile ad una repubblica centro americana gestita dalle multinazionali della frutta esotica"... Ormai siamo all’Italia delle “repubbliche delle banane” , ben lontana dalle Repubbliche Marinare che hanno fatto la storia della nostra bella penisola. Ormai ogni Regione è assimilabile ad una repubblica centro americana gestita dalle multinazionali della frutta esotica. Centinaia di “onorevoli” hanno soltanto la preoccupazione di conservare privilegi e prebende e poco importa se la povertà aumenta, le imprese chiudono, i giovani annaspano e riprende la necessità di emigrare in altre terre dove il lavoro e le opportunità sono concreti e reali. Per entrare in Europa gli italiani abbiamo dovuto sopportare un onere che poteva anche essere evitato. Siamo stati ingannati dalla pubblicità martellante che sosteneva che l’euro avrebbe portato sviluppo economico e crescita sociale. Ci hanno “rubato i soldi dalla tasca”, impoverendoci sotto tutti i punti di vista. Hanno eliminato l’accesso al credito per i privati, le aziende e le imprese; hanno cominciato a smantellare lo stato sociale. I nostri risparmi sono serviti per pagare i debiti accumulati in decenni di sperperi dai cosiddetti “paesi industrializzati”. Adesso si preoccupano di sostenere le banche in crisi di liquidità e allo stesso tempo i signori banchieri hanno ratificato il cosiddetto“Basilea2 “, accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche. Secondo il “Basilea2” le banche dei paesi aderenti hanno dovuto accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai vari rapporti di credito assunti. Maggior rischio = maggiori accantonamenti, quindi per la banca maggiori costi. Le banche hanno classificato i propri clienti in base alla loro rischiosità, attraverso procedure di rating sofisticate. In soldoni il timore iniziale è diventato realtà: l''applicazione dell''accordo si è tradotto in minor credito alle imprese e a tassi più elevati. Tutte le Istituzioni sono in crisi e quanti hanno il dovere di rappresentarle ogni giorno combattono una lotta improba e angosciante e riescono appena a realizzare sorrisi di circostanza. Ogni giorno nelle case degli italiani arrivano soltanto bollette da pagare e lettere pubblicitarie di fantomatiche finanziarie che promettono di realizzare sogni. La realtà è ormai in “avanzato stato di decomposizione”. Annichiliti, impoveriti, depressi, increduli, senza speranza. Gli italiani, popolo di navigatori, musicisti, artisti, scienziati, romantici. Cosa è rimasto del Rinascimento? La volontà irreprimibile di prendere a pedate quanti hanno contribuito ad annullare un bisogno necessario e insopprimibile: SOGNARE ! Stiamo giocando una “partita” dove una sparuta minoranza “dopata” ha la meglio sulla stragrande maggioranza di giocatori perbene, che cercano di rispettare le regole. Ma non si tratta di sport, perché è risaputo : il mondo dello sport combatte seriamente il doping e lo sportivo che usa sostanze dopanti viene allontanato per anni se non addirittura per tutta la vita. La partita che stiamo giocando è la vita, la nostra vita e, nel nostro quotidiano, dall’asilo all’Università, dai Consigli Comunali al Parlamento, spesso, a spadroneggiare sono , ancora oggi, pochi soggetti dopati che, per genetica o per altre diavolerie che tutti conosciamo, riescono sempre a fare brillanti carriere e a ricoprire posizioni apicali. Certo, tutto il mondo è paese e, in tutto il mondo, se non appartieni a qualcuno o a qualcosa, non vieni neanche considerato , ma, esiste una differenza sostanziale rispetto all’ Italia. Nel resto del mondo se non dimostri qualità e intelligenza vieni allontanato; in Italia non importano qualità e capacità: se sei figlio o sei “inquadrato” hai il posto e la carriera assicurata. Viva l’Italia!! Antongiacomo Rizzo 24/10/2011 | 15.43
    Fonte: www.openpolis.it | vai alla pagina
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