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Dichiarazione di Andrea AUGELLO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI)  -  Sottosegretario  Pubblica amministrazione e innovazione (Partito: PdL) 


 

Le grandi manovre in vista dei congressi

  • (05 novembre 2011) - fonte: www.augello.it - inserita il 13 dicembre 2011 da 18670
    “Momento difficile per il Pdl, no al toto-segretari” Il sottosegretario: “Ora pensiamo a costruire il partito del Lazio” Le grandi manovre in vista dei congressi. Mentre il conteggio delle 250mila tessere è ancora in corso e per avere i numeri ufficiali bisognerà aspettare un altro paio di settimane, nel Pdl fervono incontri e trattative in vista dei congressi provinciali. Nella consapevolezza generale che il partito nato dalla fusione a freddo fra An e Forza Italia potrebbe in realtà morire in culla con la fine del governo Berlusconi. A disegnare uno scenario poco tranquillizzante nel corso di una riunione con i quadri della sua corrente è stato il sottosegretario Andrea Augello, punta di diamante del Pdl regionale e un portafogli di 32.500 iscrizioni. «Comunque vada a finire dobbiamo attrezzarci per il dopo», ha spiegato in sintesi Augello, alludendo con chiarezza alle difficoltà del premier. «Ci aspetta un periodo di navigazione a vista, il rischio di implosione del Pdl sarà altissimo, ecco perché occorre prepararsi». Come? «Intanto costruendo un partito, quello di Roma e del Lazio, che ù forte dei suoi 250mila iscritti ù affronti compatto le difficoltà di percorso e sappia reggere anche a un’ eventuale scomposizione del centro-destra», incalza il senatore ex An. «Ecco perché ritengo sia sbagliato, in questo momento, affrontare il tema dei candidati alle segreterie e del cambio al vertice regionale: chiunquelofacessesarebbe un matto», prosegue Augello davanti a una platea attonita. «Lo scopo, adesso, è costruire un’ identità chiara e definita al Pdl di Roma e Lazio, non coltivare ambizioni personali. Una forza politica che, partendo dal governo del Campidoglio e della Regione, ci consentirà di diventare una delle pietre angolari del nuovo centrodestra». Lucido Augello nel ribadire che «solo unito il partito del Lazio può giocarsi la partita, mentre c’è gente che non riesce a pensare ad altro se non all’ occupazione fisica degli spazi», non risparmia una stoccata agli avversari interni. Un’analisi che si misura con la realtà. E si interroga sul futuro prossimo. Su cosa fare qualora le turbolenze nazionali dovessero far slittare i congressi provinciali. Ipotesi tuttavia rifiutata da molti nel partito. «Attendiamo con fiducia perché siamo sicuri di veder nascere un partito nuovo, rappresentato anche da politici nuovi, fatto dai cittadini per i cittadini, che superi il vetusto baronato del Pdl a Roma», èl’ attacco a tutto campo sferrato ieri dal consigliere Fabrizio Santori, considerato uno dei giovani che potrebbero catalizzare il malcontento contro gli attuali dirigenti romani. Basta ascoltarlo: «È tempo di cambiare, è l’ ora della rivoluzione copernicana della politica, di dire basta alle solite facce». Repubblica Roma, 5 novembre 2011 Stampa • November 7, 2011 •
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