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Dichiarazione di Luigi RAMPONI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

AULA - RESOCONTO SOMMARIO n. 637

  • (17 novembre 2011) - fonte: www.senato.it - inserita il 23 dicembre 2011 da 18670
    Signor Presidente del Consiglio, signori del Governo, innanzitutto formulo un caldo augurio di buon lavoro a voi, ma anche a noi. Lei, signor Presidente, nel suo discorso, giustamente incentrato sulla problematica economica e finanziaria, alla fine ha però toccato il tema delle forze dell'ordine, delle Forze armate e della diplomazia italiana, alle quali ha rivolto un ringraziamento. Lei è uomo di grande caratura internazionale, di grande esperienza e, pur considerando prioritario il discorso economico e finanziario, non può certamente dimenticare l'importanza di tre settori: sicurezza, difesa e attività diplomatica. Il suo Governo eredita una situazione molto favorevole in questi tre settori. In questi tre anni e mezzo il Governo che l'ha preceduta, nell'ambito delle problematiche interne e della lotta alla criminalità, ha avuto successi mai registrati, e in Italia si vive in sicurezza molto più che in altri Paesi. Nel campo delle operazioni internazionali il prestigio dell'Italia è molto più alto di quanto in realtà non sia complessivamente il prestigio della nostra Nazione in ambito internazionale, e la politica estera è sempre stata condotta con grande capacità e notevoli risultati. La prego di tenere conto di questo e di dedicare la sua attenzione anche a questi tre importantissimi settori. Pur nell'amarezza di vedere seduti in quei banchi non più i componenti della mia maggioranza - e questo credo sia legittimo - desidero esprimere la mia tranquillità, perché i tre responsabili dei settori sicurezza interna, politica estera e difesa (quest'ultimo sta facendo, come lei dice, i salti mortali per poter arrivare in tempo a giurare nelle mani del Capo dello Stato) mi danno garanzia di tranquillità. Non mi permetto di esprimere giudizi, ma certamente si tratta di persone alle quali desidero rinnovare la mia stima. Intendo svolgere un paio di considerazioni finali. La situazione istituzionale, con l'avvento del suo Governo, cambia enormemente. Si realizza una centralità del Parlamento che prima esso francamente non aveva: quando il Parlamento, o meglio, la maggioranza da esso espressa emanava il Governo, le decisioni andavano nelle mani del Governo e il Parlamento recitava solo - mi sia consentito dire - la parte del notaio. Oggi lei parte con un consenso iniziale, ma non sulla base di una maggioranza. Le decisioni verranno prese in termini istituzionali dal Governo e dal Parlamento; anzi, le decisioni verranno prese dal Parlamento, e il Governo, che è l'Esecutivo, eseguirà. Quindi, nel momento in cui le rinnovo gli auguri, penso sia bene che gli auguri lei li faccia anche a noi, perché le future decisioni verranno da un'assunzione di responsabilità dei componenti del Parlamento, e anche del Governo. Auguri. (Applausi dal Gruppo PdL e dal senatore Mercenaro).
    Fonte: www.senato.it | vai alla pagina
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