Dichiarazione di Riccardo NENCINI

«Questa poi... I socialisti hanno molti obiettivi. Uno su tutti: superare l’apartheid nel mercato del lavoro. Tre, dico: tre, milioni di lavoratori cosiddetti atipici, cioè senza garanzia alcuna, mi sembrano troppi».

E allora perché tanto entusiasmo per Monti? Non dica che è un governo di sinistra...

«Fiducia in Monti. Ma niente Ici sulla prima casa. Tassi i grandi patrimoni. Il discorso è che si è chiuso il ciclo berlusconiano».

Colpevole di tutto...

«Lascio parlare i dati. Dati Istat, non dati Psi. Nella ‘Seconda Repubblica’ il debito pubblico è raddoppiato rispetto ai tanto vituperati anni craxiani. Siamo a 60 miliardi di euro l’anno... E poi le imposte: più 30,8 per cento. Il Pil? Più 0,4 tra 2001 e 2009. Una miseria. Non si è ancora aperto un ciclo nuovo. Ma s’è chiuso quello vecchio».

Oggi che senso ha essere socialisti?

«Credere che negli Stati dove trionfa il trinomio libertà-merito-eguaglianza si vive meglio, molto meglio. Non a caso mettiamo Garibaldi tra le nostre icone. Perché sappiamo essere strabici».

Scusi?

«Il Psi guarda al presente e al futuro. Con eresia. Dice ciò che altri non dicono. Quindi, il richiamo all’Eroe dei Due Mondi è storico, ma attiene anche alla sfera dei comportamenti».

Alleandosi con Casini...

«Lo sostengo dal 2008. Dove la sinistra si radicalizza, perde».

Una proposta concreta al di là delle alchimie tattiche.

«I primi a fare sacrifici devono essere coloro che hanno responsabilità pubbliche».

Fonte: Quotidiano.net | vai alla pagina

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