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Dichiarazione di Riccardo Mariano Della Pina

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Massa (MS) (Gruppo: PD) 


 

Norme di salvaguardia a Massa

  • (14 dicembre 2011) - fonte: La Nazione quotidiano - inserita il 26 aprile 2012 da 24076

    Comunicato urgente.
    Il sindaco Pucci deve rivedere le norme di salvaguardia art.150 o rischiamo di pagare milioni di euro di danni.

    Ora si rischia veramente il Fallimento del comune se davvero dovessimo pagare i danni a tutti coloro che faranno ricorso ( ne stanno arrivando uno dietro l’altro) anche grazie alla sentenza del TAR della Toscana del 26-5-2011 favorevole al Sig. Raschi Armando titolare dell’Hotel Vienna.

    In seguito alla sentenza il TAR annulla l’art 150 nel testo risultante dalle deliberazioni consiliari n° 32 del 7-4-2009 e n° 66 del 9-12-2010.

    Ciò nonostante il sindaco Pucci ha pensato di fare ricorso al consiglio di stato. Se il ricorso dovesse fallire ( come quasi sicuramente sarà) il comune di Massa dovrà pagare svariati milioni di euro di risarcimenti danni ai proprietari dell’Hotel Vienna e Hotel Marina ai quali si accoderanno di sicuro tutta una serie di richiedenti. Di soldi ne sono già stati spesi parecchi e inutilmente pagando parcelle salate a studi legali esterni al comune.

    Dopo questa sentenza, motivata anche con altre sentenze comprese quelle del Consiglio di Stato, la decisione del buon amministratore avrebbe dovuto essere come quella del buon padre di famiglia: Credere e quindi accettare ciò che i giudici del tribunale amministrativo della toscana hanno sentenziato.
    Invece no! Il sindaco Pucci ha pensato bene di fare ricorso al “Consiglio di Stato” che risponderà nel merito, forse , fra 3 anni, ed è proprio questo ricorso al Consiglio di Stato che riaprirà la possibilità dei ricorrenti a fare richiesta danni, che non sarebbe mai stata avanzata se il comune avesse accettato la sentenza del 26 Maggio 2011.

    La Giustizia, è una cosa seria, come è sempre stato affermato dai più blasonati politici euomini di cultura Italiani; e non è di sinistra come invece ha sempre affermato l’ex premier Silvio Berlusconi che ad ogni sentenza si appella da un grado all’altro di giudizio nella speranza di veder capovolto il verdetto.

    Forse c’è chi l’appello lo può fare, senza guardare all’ottemperanza e quindi non adempiere a quanto indicato nel provvedimento giurisdizionale, facendosi scudo della sua ricchezza che gli permette di ammortizzare il rischio di perdere la causa. Naturalmente un privato lo può fare visto che risponde in proprio.

    Ma il sindaco risponderà in proprio? O farà pagare il danno ricevuto a tutti i Massesi ?
    Il comune può permettersi questo rischio?
    Come può un sindaco rischiare di far fallire un comune?
    Il comune è di tutti i cittadini che rischiano sulla propria pelle questo tipo di scelte fatte dal Sindaco che io considero al pari di quelle finanziarie. Amministrare significa spendere i soldi dei cittadini per il miglioramento della città e il maggior benessere dei cittadini,non significa certo giocarli in borsa !! Ma il dubbio più assurdo è perché mettere a repentaglio tutto quando poi le norme di salvaguardia scadranno fra 3 mesi?
    (scadenza aprile 2012, stando in essere per 3 anni).

    Il ricorso al Consiglio di Stato del Comune di Massa, oltretutto valorizza la sentenza del TAR in quanto viene sostenuto che: (il mutamento d’uso proposto, riduce il patrimonio edilizio esistente con destinazione alberghiera del quale l’Amministrazione intende espressamente promuovere e sollecitare il recupero), infatti, a conferma di ciò, il Sig. Raschi dell’Hotel Vienna aveva esattamente fatto anche specifica richiesta in tal senso in data 16-5-2010 cioè di poter ampliare l’altro Hotel di famiglia, l’Hotel Marina, di almeno 20 camere per rendere la struttura più competitiva.

    Fermo restando che non persisteva alcun obbligo ad avanzare questa richiesta, in quanto già in possesso del parere favorevole dell’ufficio urbanistica del comune di Massa (firma arch. Ticciati) del 10-10-2006, ma è stato spinto da uno spirito imprenditoriale finalizzato ad una offerta turistica più attraente. In tutto ciò se ne ricava una perdita di immagine a danno del turismo, perdita di posti di lavoro, danni economici sia per gli imprenditori che si trovano in queste situazioni che per il comune di Massa, il quale riesce a far guadagnare solo lo studio legale che segue le pratiche!

    La città ha bisogno di progetti che diano occupazione non di contenziosi giudiziali che mangiano soldi ai cittadini.
    Per cui spero che il sindaco Pucci faccia un passo indietro ( ma anche due ) e pensi concretamente all’interesse dei cittadini massesi.

    Riccardo Della Pina
    Consigliere comunale

    Fonte: La Nazione quotidiano | vai alla pagina

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