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Dichiarazione di Michele BOATO


 

PAT..TO col partito del "Fare, ma fare male"

  • (02 gennaio 2012) - fonte: ecoistituto-italia.org - inserita il 09 marzo 2012 da 31

    Abbiamo assistito in Consiglio Comunale di Venezia ad una infinita serie di votazioni, durata dalle 16 di lunedì 30 gennaio alle 4 del mattino, in cui un'aula dominata da una maggioranza di "soldatini" sordi, ciechi e muti, formata da una trentina scarsa di consiglieri di PD, IDV, PSI e UDC che aspettavano solo l'ordine del sergente di giornata su come schiacciare il pulsante.

    Sono state respinte, una ad una, tutte (fuorchè due) le decine di proposte, nessuna delle quali campata in aria o "ostruzionistica", presentate dai consiglieri del Movimento 5 stelle, di Federazione della Sinistra, della Lega e del Gruppo Misto (usciti da Pd e IdV), quasi tutte appoggiate e sottolineate dagli applausi del folto pubblico di cittadini e rappresentanti delle 46 associazioni da mesi al lavoro "per un Altro Pat".

    Nelle dieci ore di votazioni a raffica, sono stati approvati solo l'emendamento che esclude, nel futuro di Porto Marghera "nuovi inceneritori", e un secondo che precisa alcune condizioni per non peggiorare ulteriormente la già caotica situazione della stazione di Mestre.

    Solo sul tema della sub-lagunare, abbiamo sentito la voce di due consiglieri del PD (Molina e Conte) che ne criticavano pesantemente l'ipotesi; ma ciò non è bastato a impedire che di nuovo venga bocciata la proposta di precisare che il collegamento, questa volta tra S.Marco e il Lido, venga fatto "con mezzi di navigazione acquea". L'ipotesi sub-lagunare, così, lungi da essere stata cancellata, si è allargata anche ad un'altro tratto di laguna !!

    Ma è su Tessera City, che la maggioranza silenziosa PD-IDV-PSI-UDC ha dato il meglio di sè, allargandosi in questo caso anche al gruppo IN COMUNE di Bettin e Caccia: il maxi-emendamento di Giunta, con Tessera City imbellettata da "città dello sport", non localizzata e perciò pronta allo scambio di aree che permetteranno alla Save di Marchi di raddoppiare su altri 700 ettari l'area dell'aeroporto, è stato concordato con questi 5 gruppi e neppure scalfito dal minimo emendamento presentato in aula.

    L'ordine della seduta è stato mantenuto da decine di vigili, anche armati di manganelli, e poliziotti che, ad un certo punto, hanno avuto l'ordine dal presidente Turetta di non far più entrare in aula chi era uscito per telefonare o altro, anche se munito di regolare Pass di identificazione. I vigili comunque sono stati utili almeno in una occasione: quella di fermare un energumeno che, sceso dal suo seggio del consiglio, si è scagliato contro un giovane del pubblico aggredendolo e gridandogli " Testa di ca..o!". Tutto come da copione.

    Anche le dichiarazioni del capogruppo del PD: "Abbiamo rspettato le promesse elettorali: siamo per il Fare e fare meglio".
    Restano le due conquiste, già ottenute nei giorni scorsi:

    1. la cancellazione della incredibile fermata della TAV all'aeroporto;

    2. L'impegno del comune, nel termine di 18 mesi, di studiare come eliminare la presenza delle Grandi Navi incompatibili con Venezia e la sua laguna.

    Michele Boato dell'Ecoistituto del Veneto
    (presente in aula, non più a digiuno, ma sempre molto attento)

    Fonte: ecoistituto-italia.org | vai alla pagina

    Argomenti: ambiente, aeroporto, territorio, venezia, comune venezia mestre, Porto Marghera, laguna, cementificazione, pat | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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