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Dichiarazione di Eleonora ARTESIO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Lista di elezione: FdS) 


 

LE NUOVE LINEE DI INDIRIZZO DELLA REVISIONE DEL PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE

  • (12 gennaio 2012) - fonte: www.eleonorartesio.it - inserita il 14 gennaio 2012 da 13739
    In Commissione sanità questa mattina sono state presentate le linee di indirizzo della revisione del piano socio sanitario regionale. La metodologia formale prevede la modifica della precedente delibera di piano nella parte riguardante l’assetto aziendale, ai fini di aggiornarlo alla nuova architettura proposta, e il completamento dei percorsi clinici recuperando omissioni pesantissime della precedente versione, ad esempio la totale assenza dei capitoli sulle tossicodipendenze e sulla salute mentale. Per la nuova prospettiva gli elementi salienti sono: - la conferma dell’attuale assetto aziendale, ad eccezione della considerazione del polo Molinette-CTO-Sant’Anna-Regina Margherita che confluirebbe in una unica AOU; - il coordinamento in forme sovra-aziendali, temporaneamente denominate federazione sanitarie, che avrebbero funzioni non assistenziali quali acquisti di beni e servizi, logistica, edilizia sanitaria, piattaforma informatica, gestione del personale dipendente, rapporti contrattuali con la sanità privata. Inoltre di una funzione di programmazione per la rete ospedaliera, per la rete territoriale e per l’area dell’integrazione socio-sanitaria. A sovrintendere le federazioni sanitarie dovrebbe essere nominata una figura apicale equivalente a un direttore generale, ma non un apparato in quanto le funzioni cooperative verrebbero svolte dalle figure professionali dei settori tecnici e amministrativi già esistenti nelle aziende sanitarie; - l’individuazione delle federazioni sanitarie è la seguente: 1) Città della Salute (Molinette-CTO-Sant’Anna-Regina Margherita) + Asl To1 + Asl To 5; 2) Asl To 2 + Asl To 4 con i rispettivi presidi ospedalieri; 3) AOU San Luigi + AO Mauriziano + Asl To 3; 4) Asl AT + Asl AL + AO Alessandria; 5) Asl CN1 + Asl CN2 + AO Cuneo; 6) Asl VCO + Asl NO + Asl BI + Asl VC + AOU Novara. La forma giuridica delle federazioni non è, al momento, definita. Si ipotizzano due opzioni: una forma consortile o un ente strumentale regionale. Risulterebbe evidente il superamento delle competenze sanitarie di Scr (Società di Committenza Regionale). In questa costruzione risulta assente l’architettura istituzionale, ovvero la relazione della democrazia rappresentativa dei Comitati dei Sindaci di distretto e della Conferenza dei Sindaci di Asl con i luoghi in cui si esercita la funzione di programmazione sanitaria. Tale funzione non può essere sottratta alle aziende, anche ai sensi della normativa nazionale; tuttavia il ruolo di programmazione assegnato alle costituende federazioni sanitarie trasferirebbe ad un livello di area vasta la competenza, senza corrispondenza con un’analoga configurazione della rappresentanze politiche per le funzioni di indirizzo e di controllo assegnate ai sindaci. Secondo l’assessore, una prima risposta a tale obiezione avanzata sarebbe che la programmazione aziendale si misura con le istituzioni elettive, mentre la sovra programmazione di area vasta svolgerebbe un ruolo di armonizzazione e di vigilanza affinché le scelte di programmazione territoriale non creino squilibri del sistema. La programmazione sovra-aziendale non sarebbe propositiva, ma di coordinamento e di garanzia rispetto all’equilibrio di scala regionale. Non è poi indifferente la forma giuridica di questi livelli di area vasta, anche perché la stessa forma lascerebbe soluzioni diverse in ordine ad alcuni aspetti, ad esempio quelli relativi ai partenariati pubblico-privato o alle sperimentazioni gestionali, intese non nella tradizionale forma “stile Coq”, ma ad esempio con i soggetti portatori di risorse e di know how in ambito informatico, di gestione magazzini, di progettazione e costruzione. Ancora una volta, e per il momento finché non si vedrà il testo complessivo della nuova forma di piano, non si parte dai bisogni di salute delle popolazioni e dalle organizzazioni socio-sanitarie coerente con la soddisfazione del bisogno, ma dall’impianto aziendale e dalle forme ritenute da chi governa più consone per esercitare un controllo prevalentemente economico sul sistema sanitario.
    Fonte: www.eleonorartesio.it | vai alla pagina
    Argomenti: asl, piano sanitario, /argomento/3242, Città della Salute, tossicodipendenza, commisione sanità, sanià, piano socio sanitario, salute mentale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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