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Dichiarazione di Andrea BOSSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Casalpusterlengo (LO) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Fahrenheit 2012, Casalpusterlengo, quando la cultura è di troppo

  • (19 gennaio 2012) - fonte: Sito dei GD del Lodigiano - inserita il 09 aprile 2013 da 20747
    Il 2012 doveva, secondo le parole ottimistiche dell’assessore Grazioli, essere l’anno del rilancio della cultura a Casalpusterlengo ed in particolare della biblioteca comunale. Infatti, i toni trionfali con cui gli amministratori hanno accompagnato la descrizione della modifica dell’orario di apertura della struttura lasciavano presagire importanti novità. La realtà è però notevolmente distante dalla propaganda politica. La biblioteca da gennaio chiuderà sì i battenti alle 18.30 anziché alle 18.00 (come avvenuto nell’ultimo anno) ma a chi parla di conquista notevole si dovrebbe ricordare che sino al 2010 l’orario di apertura si protraeva sino alle 19.00; dunque mezz’ora in più di quanto accade oggi. Tuttavia, per non essere tacciati di spirito preventivamente polemico, è giusto accogliere la modifica con piacere (ma non con eccessi di retorica dell’elogio) perché risponde in parte alle istanze di molti studenti universitari e di molti lavoratori che si sono visti circoscrivere la possibilità di accesso al servizio. Altri problemi però stanno minacciando la stabilità della mediateca casalina e riguardano in prima istanza il personale. Due dipendenti, con il nuovo anno, sono passati da un impiego full time di 36 ore ad un part time di 18 ore. L’amministrazione, nonostante la contrarietà palesata dalle opposizioni e i dubbi emersi duranti gli ultimi incontri della commissione biblioteca, ha deciso di sopperire all’unità operativa persa effettuando un trasferimento interno: un dipendente comunale sarebbe dunque stato trasferito al servizio di biblioteca. Ahinoi questo unità di personale nel mese di gennaio non è stata ancora attivata, minando così il regolare svolgimento dei lavori all’interno della struttura. Altra tegola riguarda poi la mancata conferma dei ragazzi del servizio civile che integravano e coadiuvavano il personale pubblico. Con sole tre persone attive la mole di lavoro sta diventando troppo sproporzionata e si rischia di perdere per strada anche attività collaterali di promozione culturale che negli ultimi anni hanno animato i pomeriggi e i weekend della nostra città. Con un patrimonio di 34.000 libri, oltre 4.000 tra CD e DVD, con un numero registrato di più di 25.000 accessi nell’ultimo anno e con la promozione più di 50 iniziative culturali, la mediateca casalina costituisce un collettore di capitale sociale notevole non solo per la nostra città ma anche per l’intero territorio provinciale. Al centro della cittadella della cultura, essa si è trasformata in un luogo di ritrovo e un punto di riferimento per diversi ragazzi. Le operazioni ragionieristiche che nell’ultimo anno hanno limato gli orari e hanno parzialmente circoscritto la promozione di eventi pubblici, sviliscono la funzione culturale ed educativa che costituisce il fondamento di una biblioteca pubblica: accessibilità, trasversalità dell’offerta tematica e l’eterogeneità degli strumenti di consultazione. Oggi gli input culturali e informativi ci giungono da fonti differenti e la liquidità con cui le informazioni viaggiano ci consente di reperire un flusso ingente di spunti di riflessione: una biblioteca moderna deve necessariamente essere capace di recitare il ruolo di riferimento nella formazione delle nuove generazioni sapendo sperimentare e diversificare le sue prestazioni. Questo era quanto prospettato dalla precedente giunta di centrosinistra; questo è anche quanto la politica della calcolatrice del centrodestra non sa comprendere. Da un anno si sapeva che il personale avrebbe affrontato simili ostacoli: nonostante i richiami delle opposizioni e della commissione biblioteca, nessuno però si è per tempo mobilitato.
    Fonte: Sito dei GD del Lodigiano | vai alla pagina
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