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Dichiarazione di Andrea CAUSIN

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Misto) 


 

Nasce Italia Futura Veneto

  • (01 marzo 2012) - fonte: andreacausin.it - inserita il 11 marzo 2012 da 31

    Italia Futura parte in Veneto, e anche nella nostra regione porteremo avanti le istanze che caratterizzano l’associazione dalla sua fondazione. Italia Futura è nata per promuovere il dibattito civile e politico sul futuro del Paese, per andare oltre le patologie di una transizione politica infinita e ripetitiva, che ci consegna oggi un Paese più fragile e più povero.

    È uno strumento di mobilitazione libero, agile e trasparente che vuole dar voce a chi non si rassegna a contribuire alla vita pubblica solo il giorno delle elezioni.

    Il Veneto è una regione di straordinaria importanza: le sue 500 mila imprese (una ogni 10 abitanti) producono 150 miliardi di PIL annuo. Una quota di ricchezza molto più grande della quota di popolazione, rispetto all'intero territorio nazionale.

    La cultura del lavoro e dell'impresa rappresentano, in Veneto, un fattore rilevante, dal punto di vista economico e sociale, ma anche di straordinaria complessità in un momento di crisi. E' necessario offrire subito una prospettiva nuova per continuare a crescere, valorizzando il patrimonio storico, artistico e ambientale, promuovendo la vocazione internazionale, la passione per il volontariato e la straordinaria cultura del lavoro manuale, che diventa capacità di produrre beni di qualità inimitabile.

    Dal 2008 ad oggi la crisi economica ha cambiato profondamente le prospettive di crescita della nostra regione. Sono diminuiti i fatturati delle imprese, è aumentata la disoccupazione, è in discussione il rapporto tra aziende ed enti locali (che hanno tempi di pagamento medi di oltre 170 giorni) ed è sempre maggiore il numero dei giovani che non riescono a costruire il proprio progetto di vita.

    In questo quadro è sempre più debole la capacità di intervento degli enti locali, che hanno visto negli ultimi dieci anni assottigliarsi la capacità di spesa corrente e ridotta all'osso la capacità di mettere in campo investimenti.

    Da una parte il Veneto continua ad avere delle grandi potenzialità : la sua cultura, il posizionamento geografico strategico, la capacità di proiettarsi su sfide internazionali, un valido sistema di istruzione, un’organizzazione sanitaria e di assistenza tra le migliori d'Europa, una rete di associazionismo e volontariato che fornisce, ben prima dello Stato, risposte ai bisogni sociali e delle comunità.

    Dall'altra il Veneto, di fronte alle sfide della crisi, deve poter contare oggi, ancora di più, su una politica capace di compiere quelle scelte che consentano di crescere e di coniugare lo sviluppo al benessere.

    Anche in Veneto è tempo di togliere i lacci che generano sfiducia e bloccano lo sviluppo.

    Le istituzioni devono diventare più leggere, affidabili e meno costose. Gli enti locali devono ridurre i costi di funzionamento e migliorare i servizi, attraverso la semplificazione, l'eliminazione dei livelli intermedi, le aggregazioni dei piccoli comuni, la soppressione degli enti inutili e inefficienti, garantendo tempi di pagamento certi alle imprese che lavorano per la pubblica amministrazione.

    I servizi pubblici locali devono esprimere maggiore qualità e proporsi ai cittadini con costi adeguati. Le aziende pubbliche offrono troppo spesso servizi di bassa qualità, per esempio nell'ambito del trasporto pubblico, anche quello su rotaia. E' tempo di mettere in campo una nuova generazione di infrastrutture fisiche e dei saperi. Ma per vincere la sfida dello sviluppo, anche in chiave Europea, è necessario porsi subito il problema di come si muoveranno le merci e le persone tra 10 anni, nell'area più caratterizzata da insediamenti produttivi e abitativi.

    Il Veneto deve diventare un luogo per giovani, un contesto affidabile e ideale per avviare imprese, una comunità coesa, in grado di offrire a tutti la possibilità di costruirsi un futuro. La sfida dei prossimi anni infine sarà quella di cambiare volto alla regione. Nel mondo siamo conosciuti come la regione dove l'urbanizzazione ha fagocitato porzioni enormi di territorio. Dal Veneto dei capannoni e delle periferie anni '70 si deve passare al Veneto della qualità della vita attraverso la riqualificazione urbanistica e la "restituzione" di porzioni di territorio alla campagna.

    Italia Futura Veneto sarà attiva con idee e proposte soprattutto sul fronte della tutela delle persone più deboli. Il nostro impegno sarà quello di contribuire a costruire una sanità migliore, senza sprechi e senza intrusioni della politica. Ogni cittadino deve poter contare su medici capaci e su strutture ospedaliere all'altezza delle più moderne aspettative. E' finito il tempo del medico mediocre nominato dal politico e dell'ospedale fatiscente sotto casa. Ogni cittadino deve poter scegliere e trovare il meglio.

    Oggi non ci possiamo più permettere che la politica non sia all'altezza di compiere le scelte di cui l'Italia e il Veneto hanno bisogno. L'indebitamento pubblico, la corruzione diffusa, l'enorme evasione fiscale di Stato, il costo abnorme della pubblica amministrazione, il sistema non concorrenziale degli appalti pubblici....sono nodi che vanno affrontati con decisone.

    Da queste sfide dipende il futuro del Veneto e dell'Italia e proprio rispetto a queste sfide e ai grandi temi, sentiamo il diritto e dovere di esserci e di essere protagonisti.

    Per questo ci impegneremo per trovare delle risposte e lo faremo con quanti avranno voglia di farlo insieme a noi.

    Fonte: andreacausin.it | vai alla pagina

    Argomenti: nord est, enti locali, veneto, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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