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Dichiarazione di Paolo NEROZZI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«In gioco i diritti nei posti di lavoro. Giusto mantenere un filo di dialogo» - INTERVISTA

  • (10 marzo 2012) - fonte: Avvenire - Roberta d’Angelo - inserita il 10 marzo 2012 da 31

    Era «giusto essere in piazza» a titolo personale. Paolo Nerozzi, senatore pd ed ex segretario confederale della Cgil, ieri era con la Fiom.

    Il Pd ha detto no alla manifestazione.

    Bisogna sempre tenere un filo di rapporto. Io parlo per me e non a nome del partito. Sono iscritto alla Cgil dal 1971: io alle manifestazioni ci vado.

    Era così importante da contravvenire alla linea?

    Il problema grosso era di democrazia, specie nella vicenda Fiat, che è stata sottovalutata: un sindacato rappresentativo, anche quando non firma un contratto, deve poter esercitare i diritti sindacali. Sono state fatte pressioni soprattutto sulle lavoratrici a Pomigliano come ad Avellino. Io questo lo ritengo un motivo valido.

    I lavoratori in piazza hanno "cercato" il Pd?

    Ho l’impressione che ci sia un senso di abbandono, non tanto dal Pd, ma dalla politica. E questo può diventare un ulteriore ostacolo alla ricomposizione o alla ripresa di un processo di coesione sociale.

    Ma la Fiom contestava il governo...

    Molto meno di quanto lo contestano i farmacisti, i tassisti e altri.

    Il governo tecnico ascolta la piazza?

    E' portato a non ascoltare i corpi intermedi, però il fatto che per esempio la questione dell’ordine pubblico sia stata gestita con grandissima saggezza, cosa che si era persa negli ultimi anni è un segnale che va letto: è una forma di ascolto anche questa.

    Il rinvio del tavolo sul lavoro è stata un’apertura.

    Importante, sì, perché si è capito che gli ammortizzatori sociali sono la cosa più importante, il resto viene dopo.

    Il Pd media sull’articolo 18.

    Sarebbe meglio che le parti sociali facessero il loro lavoro. C’è un discreto grado di unità. I corpi intermedi hanno un valore decisivo nella società e bisogna stare attenti a non umiliarli.

    Ma il fatto di non essere ieri in piazza è una scelta di campo sulle alleanze?

    Non credo proprio, Bersani ha detto di no. Al termine del risanamento economico si deve tornare a un rapporto sano tra opposti schieramenti.

    Fonte: Avvenire - Roberta d’Angelo | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, manifestazione, pd, Fiat, ammortizzatori sociali, articolo 18, Fiom, Bersani, governo Monti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 10 marzo 2012 da 31
    Celentano a Sanremo ha preso di mira l'Avvenire? Secondo me gli ha fatto un grosso spot pubblicitario. Poi parecchi ci sono caduti o, meglio, si sono calati benissimo nella parte. L'Avvenire invece ci regala perle. Come questa intervista al senatore che scende in piazza, pronto a "mantenere un filo di dialogo". Un filo - neanche una matassina. Un filo. Andiamo già bene che non abbia detto un filino...Da notare che gli operai metalmeccanici sono diventati "I corpi intermedi". Intervista col copyright Democrazia Cristiana...

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