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Dichiarazione di Luigi RAMPONI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

691a Seduta: Corte dei conti, trasmissione di relazioni sulla gestione finanziaria di enti

  • (14 marzo 2012) - fonte: www.senato.it - inserita il 24 marzo 2012 da 18670
    Il Senato, considerato che: le tecnologie dell'informazione e della telecomunicazione costituiscono sempre di più una parte fondamentale per la vita della società; la struttura aperta del sistema Internet è vulnerabile ad attacchi che possono avere origine: criminale (cyber crime), terroristica (cyber terrorism), per attività di spionaggio (cyber espionage) o, addirittura, dar vita ad una cyber war, cioè un vero e proprio conflitto tra nazioni combattuto attraverso la paralisi di tutti i gangli vitali per la vita delle società dei reciproci contendenti; il decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, all'art. 7-bis , rubricato "Sicurezza Telematica", dispone che "Ferme restando le competenze dei Servizi informativi e di sicurezza (…) l'organo del Ministero dell'interno per la sicurezza e per la regolarità dei servizi di telecomunicazione (Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni) assicura i servizi di protezione informatica delle infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale individuate con decreto del Ministro dell'interno"; con decreto del Ministro dell'interno 9 gennaio 2008 sono state individuate le infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale; in ossequio allo stesso decreto, è stato istituito con decreto del Capo della Polizia, direttore generale della pubblica sicurezza, il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (CNAIPIC); il nuovo concetto strategico della Nato e la dichiarazione finale del vertice di Lisbona hanno individuato come nuovo obiettivo la tutela della sicurezza del cyber space; i principali Governi europei, e in particolare, in ordine di tempo, il Regno Unito, la Francia, la Germania e l'Olanda, si sono dotati di una dottrina cyber sicurezza nazionale, grazie alla quale si individuano le priorità di intervento e si attribuiscono ruoli e responsabilità con l'obiettivo di ridurre la frammentazione di competenze e di stimolare una più profonda collaborazione sul piano multilaterale; nel convincimento che i cyber attack, oltre ad essere cresciuti in frequenza, siano divenuti oltremodo pericolosi per il mantenimento della prosperità dei singoli Paesi, l'Alleanza Atlantica ha avvertito la necessità di introdurre la dimensione informatica dei moderni conflitti nella propria dottrina strategica, nonché l'urgenza di potenziare la propria capacità nella prevenzione da un attacco, reagire ad esso, migliorando la resilienza e limitando i danni; il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 maggio 2010 ha dato vita al Nucleo interministeriale situazione pianificazione (NISP) quale organo di studio e supporto alle attività del Comitato politico strategico (COPS) in materia di organizzazione nazionale per la gestione della crisi; le istituzioni nazionali hanno preso atto dei vari tipi di minaccia cibernetica ed hanno avviato iniziative di contrasto; il quadro di difesa contro tali attacchi presenta in Italia una situazione diffusa di sistemi di protezione in via avanzata di completamento, nell'ambito dei diversi assetti pubblici e privati; nelle conclusioni e raccomandazioni della relazione del COPASIR sulle possibili implicazioni e minacce per la sicurezza nazionale, derivanti dallo spazio cibernetico, si auspica un adeguato coordinamento di tutti i soggetti interessati alla messa a punto di un sistema di protezione di tutti gli assetti sensibili, riguardanti la vita economica, sociale e politica dello Stato, impegna il Governo: ad individuare, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri, una struttura centrale di coordinamento e controllo dell'organizzazione di protezione nazionale nei confronti della minaccia cibernetica; ad essa, sulla base delle determinazioni relative alla minaccia, individuate dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), spetta il compito di predisporre una pianificazione concettuale ed organizzativa unitaria, con la conseguente adozione di misure nonché l'emanazione di apposite disposizioni coordinate ed integrate. A tale organismo compete altresì l'effettuazione dei controlli necessari ad assicurare la concreta attuazione, da parte di tutti gli organismi pubblici e privati interessati, delle misure e delle disposizioni in materia di protezione nazionale nei confronti della minaccia cibernetica; a definire successivamente, anche sulla base delle indicazioni che emergeranno da appositi approfonditi studi, una proposta organizzativa, da realizzare mediante l'adozione di un apposito provvedimento o mediante la presentazione di interventi normativi, idonea a creare uno strumento nazionale in grado di affrontare la futura minaccia cibernetica e di rispondere al massimo livello di difesa, in un contesto interministeriale e internazionale; ad affidare al Ministero della difesa la protezione delle strutture e delle reti di comunicazione della Difesa, in armonia con le direttive impartite dalla struttura di coordinamento e di controllo della Presidenza del Consiglio dei ministri, riconoscendogli la capacità di prevenire e di contrastare le aggressioni cibernetiche, sviluppate nei riguardi delle sue strutture informatizzate, nonché di mettere in atto appositi sistemi di difesa preventiva dalla minaccia, con strumenti, procedure e prescrizioni propri e/o multinazionali (della Nato e dell'Unione europea), tenendo costantemente e preventivamente informata la Presidenza del Consiglio dei ministri in merito alle iniziative da intraprendere ed ai provvedimenti da attuare. (1-00405) (Testo 2)
    Fonte: www.senato.it | vai alla pagina
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