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Dichiarazione di Mario MANTOVANI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI)  - Sindaco  Comune Arconate (MI) (Partito: LISTA CIVICA)  - Consigliere  Consiglio Comunale Arconate (MI) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

«Scandali, non complotti: la Regione doveva vigilare» - INTERVISTA

  • (16 aprile 2012) - fonte: il Giornale - Giannino Della Frattina - inserita il 16 aprile 2012 da 31

    Il coordinatore lombardo Pdl sulla sanità: «Persone di riferimento si sono portate via denaro pubblico. Ora pulizia».

    Senatore Mario Mantovani, altra bufera giudiziaria sulla sanità in Lombardia. Rubano sulla salute, è possibile?

    «È un guaio. Perché non dovrebbe essere la Procura a darci queste notizie, ma la politica».

    E cosa dovrebbe fare?

    «La politica deve saper indirizzare i fondi al meglio. E controllare come vengono usati».

    Oggi non si fa?

    «Prima il San Raffaele, ora la Fondazione Maugeri, evidentemente vengono dati troppi soldi alla sanità privata. O c’è un mancato controllo».

    A chi spetta questo controllo?

    «Alla Regione. Il presidente Roberto Formigoni e soprattutto l’assessore alla Sanità Luciano Bresciani hanno il dovere di intervenire. Perché evidentemente le verifiche non sono sufficienti».

    Formigoni dice che sono aziende private. E che i bilanci la Regione non li può controllare.

    «I soldi pubblici sono sacri e vanno trattati con il massimo rispetto. Questo delle tangenti sulla sanità è un problema che deve risolvere la politica prima della magistratura. Altrimenti che ci stiamo a fare?».

    Qualcuno dice che ci potrebbe essere un complotto contro una regione bene amministrata dal centrodestra.

    «Ma quale complotto. Sono i soliti che hanno portato via quattrini. La solita cricca. Persone di riferimento che si sono intascate denaro pubblico. E per fortuna che ci pensa la giustizia».

    E quindi?

    «Bisogna porre fine a questo dilapidare il denaro dei cittadini. Gli strumenti ci sono, usiamoli».

    E come si fa?

    «Recuperando la buona politica. Tutti si facciano un esame di coscienza, allontaniamo i malfattori e ripuliamo l’ambiente. Leggo di consulenze e soldi all’estero, è ora di finirla».

    Poi non ci si può lamentare che monti l’antipolitica.

    «E noi del Pdl non ci possiamo permettere di dimenticare che abbiamo perso 10 punti. Il consenso si recupera con la buona politica. E chi non capisce faccia un passo indietro».

    Lei è il coordinatore regionale.

    «Abbiamo ripulito le liste escludendo persone che non rappresentavano valori e ideali del Pdl. Quote per giovani e donne, avere un lavoro e non vivere solo di politica e poi l’autocertificazione di non avere guai con la giustizia».

    Risultato?

    «Il nostro rigore sta pagando. Presentiamo candidati di qualità e non amici e amici degli amici. E già i sondaggi a Monza, Legnano, Magenta ci danno in grande recupero. Un segnale importante per gli elettori e per i militanti che continuano a credere nel Pdl».

    Il numero degli indecisi è alto. Cattivo segno per la politica.

    «Il governo Monti non ci ha certo aiutato a risolvere i problemi della politica. Si è limitato a graffiare le tasche dei cittadini senza tagliare la spesa pubblica».

    Lei è anche sindaco di Arconate. Fate fatica?

    «Monti ci ha ridotto a fare gli esattori e non gli amministratori. E ci toglie parte dell’Imu. Io mi sono astenuto, ma se continua a soffocare le amministrazioni locali, la prossima volta voto contro la fiducia al suo governo».

    Non le piace Monti?

    «Ha proseguito la politica tremontiana che non ha fatto bene, ma Monti ha fatto peggio».

    La Lega è in pezzi.

    «Rispetto il loro travaglio, ma dico che gli interessi della gente del Nord oggi li rappresenta meglio il Pdl della Lega».

    Perché?

    «Chi meglio di noi aiuta piccola e media impresa, artigiani, lavoratori? La Lega vuol tenere anche l’articolo 18».

    Sul «territorio» che si dice?

    «Che molti leghisti son già venuti con noi. Non capiscono perché in tanti Comuni della Lombardia si amministri bene insieme e per un’imposizione romana ora si debba andare alle elezioni divisi».

    Alcuni sindaci leghisti hanno lavorato bene.

    «Ma adesso hanno paura di fare i gazebo. La loro gente è infuriata per come hanno usato i soldi del partito e quella è faccenda interna, ma soprattutto perché hanno diviso il centrodestra».

    Così si rischia di consegnare il Nord alla sinistra.

    «Non credo. Piuttosto che votare a sinistra, i leghisti voteranno per il Pdl».

    Quelli di Berlusconi e di Roma ladrona?

    «Basta fare di ogni erba un fascio. Io sono orgoglioso di essere stato nel governo Berlusconi, sono una persona onesta e non permetterò a nessuno di associarmi al primo ladruncolo che passa per strada».

    Fonte: il Giornale - Giannino Della Frattina | vai alla pagina

    Argomenti: tangenti, sanità, sanità privata, soldi pubblici, pdl, Lega Nord, regione Lombardia, lombardia, Nord, doppi incarichi, Formigoni, governo Monti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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