Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti
-
» «Giuseppe Sante Mascolo non è espressione del Partito Italia dei Valori di Barletta». «Cosa sia successo in queste ore non mi è dato sapere»
Michele Dibenedetto in data 05 maggio 2012
-
» Valutiamo bene il range di compatibilità con Idv
Magda NEGRI in data 19 aprile 2012
-
» Appello a Bersani e Di Pietro: Su pareggio di bilancio fate decidere i cittadini!
Paolo FERRERO in data 10 aprile 2012
-
» No al pareggio di bilancio in Costituzione
Lanfranco TURCI in data 10 aprile 2012
Valutiamo bene il range di compatibilità con Idv
-
(19 aprile 2012) - fonte: www.senatoripd.it - inserita il 20 aprile 2012 da 22532
Caro direttore, mercoledì 18 aprile il pareggio di bilancio è entrato nella Costituzione d`Italia, terzo paese d`Europa dopo Germania e Spagna. Il presidente Mario Monti ha voluto essere presente e votare, per sottolineare la solennità del passaggio parlamentare: 235 sì, 11 no, 34 astenuti, una vasta maggioranza superiore ai 2/3 che evirerà il referendum confermativo. La giornata dell`altro ieri è stata però segnata da uno strappo politico che andrebbe meglio valutato.Nei tre passaggi precedenti, al senato e alla camera, Lega Nord e Italia dei valori avevano votato a favore dello stesso provvedimento. Il 15 dicembre nella seconda lettura al senato, il senatore Garavaglia, in dichiarazione di voto per la Lega, aveva argomentato a favore sul merito, pur restando critico sul metodo, perché riteneva che una così importante cessione di sovranità dovesse essere decisa dal popolo. Aveva, inoltre, pienamente apprezzato il voto favorevole del senato sull`ordine del giorno della Lega sull`auspicato processo di costruzione europea in senso più partecipato e popolare.
Sempre lo stesso giorno, il senatore Piscitelli per l`Idv diceva: «Noi esprimiamo il nostro voto con realismo perché c`è la necessità di un recupero di credibilità davanti agli organismi internazionali e ai mercati finanziari».
Così il 15 dicembre. Il 18 aprile scenario mutato: al dunque, è scattato il furbesco contrordine-compagni e, forse, la speranza che se fossero mancati i 2/3, tutto si sarebbe bloccato e si sarebbe precipitati verso un referendum drammatico, dagli esiti laceranti. Si è trattato di un ripensamento strategico? Se è così, bisogna prenderli e prenderci sul serio. È accaduta una cosa che segna, in entrambi i campi, il range di compatibilità fra le forze politiche. In questa legislatura e nella prossima.
Fonte: www.senatoripd.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
