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Dichiarazione di Patrizia TOIA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: S&D) 


 

La libertà di religione deve essere garantita al pari delle altre libertà

  • (19 aprile 2012) - fonte: patriziatoia.info - inserita il 19 aprile 2012 da 15492

    La Corte amministrativa federale tedesca ha invitato la Corte di giustizia a precisare le circostanze in cui una violazione della libertà di religione (con particolare attenzione al diritto di un individuo di professare apertamente la propria fede), possa costituire un «atto di persecuzione» ai sensi della Direttiva europea 2004/83/CE, in relazione alla controversia tra le autorità tedesche e due richiedenti asilo di nazionalità pakistana, membri attivi della comunità Ahmadiyya (movimento riformista dell'Islam osteggiato dai musulmani sunniti, maggioritari in Pakistan, le cui attività sono severamente limitate dal codice penale pakistano).

    “L’Europa è da tempo impegnata nella tutela dei diritti e della libertà degli individui. In materia di asilo, l'obiettivo della Direttiva 2004/83/CE è quello di riconoscere lo status di rifugiato a chi rischia di essere esposto, nel suo Paese d'origine, ad una persecuzione, quindi alla lesione della sua persona e dei suoi diritti inderogabili. In questo ambito rientra anche la libertà di religione, la quale non può essere confinata obbligatoriamente ad un ambito privato della vita delle persone”. Lo ricorda Patrizia Toia, deputata europea del Partito Democratico e vicepresidente del gruppo S&D al Parlamento Europeo.

    “Si tratterebbe, quindi, di un primo importante passo e che se fosse riconosciuto dalla corte diventerebbe effettivo in tutta Europa, cioè tutti gli Stati dell’Unione sarebbero tenuti a dare asilo alle vittime di persecuzione religiosa. – afferma Toia – Un passo avanti, dunque, per avere maggiori certezze in questa materia così delicata e standard comuni in tutta Europa. Oltretutto, in questo ambito, la legislazione italiana si è fatta molto stringente e poche sono state le concessioni di diritto d’asilo alle persone che ne hanno fatto richiesta”.

    “Vi sono Paesi in cui la religione può costituire motivo di persecuzione e, spesso, chi arriva in Europa a richiedere asilo è perché nel suo Paese d’origine rischia addirittura la vita, come purtroppo hanno mostrato i recenti fatti avvenuti in alcuni Paesi dell’Africa e dell’Asia a danno delle comunità cristiane.

    L’Europa deve fare sentire più forte la sua voce nel mondo in difesa di chi rischia ogni giorno di essere perseguitato e a cui vengono negati i propri diritti e le proprie libertà essenziali. Ci auguriamo che, con il pronunciamento della corte, possa arrivare un segnale chiaro da mandare a tutti sull’impegno che l’Europa si assume facendosi portabandiera di diritti, garanzie e libertà” – conclude l’eurodeputata.

    Fonte: patriziatoia.info | vai alla pagina

    Argomenti: religione, parlamento europeo, europa, pd, libertà di culto, diritti, sd | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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