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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Partiti:«S'impone la capacità di autoriformarci» - INTERVISTA

  • (26 aprile 2012) - fonte: Il Messaggero - Carlo Fusi - inserita il 06 maggio 2012 da 15492

    Dario Franceschini, capogruppo alla Camera del Pd, plaude alle parole di Giorgio Napolitano sui partiti. «I richiami del presidente della Repubblica - spiega - sono sempre molto pertinenti. Stavolta quello rivolto ai partiti è stato particolarmente forte. Siamo in un passaggio molto complicato perché incrociamo, tra redditi bassi e disoccupazione, il massimo di difficoltà delle persone causate dalla crisi economica, che alimenta sentimenti di paura e frustrazione nei confronti di chi dovrebbe portare fuori da questa situazione, cioè la politica. Dunque la miscela è carica di rischi e proprio per questo ancora più centrato è il monito del capo dello Stato: se la politica non recupera la sua credibilità e capacità di guida, il pericolo è che si apra un’autostrada al populismo, alla demagogia».

    E come si fa a passare dalle parole ai fatti, presidente?

    «In Italia la questione è aggravata dagli scandali, che non riguardano solo l’aspetto giudiziario ma anche e soprattutto quello dei comportamenti. Il susseguirsi di vicende poco edificanti aumenta la sfiducia dei cittadini nella politica. Ma c’è un problema ancora più di fondo. La globalizzazione è stata guidata dai mercati, dai grandi interessi economici, dalla finanza. E la politica si è totalmente fatta sfuggire di mano la situazione. Quel che appare è che siano i mercati ad imporre le scelte agli Stati nazionali e non viceversa come dovrebbe essere. Questo è davvero un problema enorme».

    Per risolvere il quale non basta l’impegno italiano: serve un’azione a livello europeo. Giusto?

    «Esattamente, c’è una dimensione europea che va recuperata. La vittoria in Francia di Hollande, che auspico, può aiutare a cambiare registro. Aggiungo anche che nel 2013 si voterà in Italia e in Germania: è chiaro che un ritorno a governi a guida progressista può favorire un’inversione di tendenza rispetto allo strapotere degli interessi finanziari globali. In particolare può rovesciare il teorema in base al quale nel periodo di massima crisi si pretende il massimo di austerità, salvo poi lamentarsi che manca la crescita».

    Avanti con Monti fino al 2013. Conferma?

    «Sicuro. Le elezioni a ottobre sono un esercizio mediatico e basta. Certo che se c’è chi si aspetta dal premier un miracolo a settimana, può rimanere deluso. La crisi non è certo finita per questo c’è bisogno di un altro anno di lavoro pieno».

    Napolitano ha detto che i partiti sono indispensabili ma che debbono estirpare il marcio al loro interno. Come? Basta rivedere il finanziamento pubblico?

    «Mi pare che la proposta fatta da Bersani di dimezzarlo sia molto forte. Il finanziamento pubblico deve rimanere, com’è in tutta Europa. Mettere tutto in mano ai privati, come vorrebbero alcuni, creerebbe un meccanismo di condizionamento della politica ancora più pericoloso. L’impegno del Pd è di portare in aula entro maggio questo provvedimento».

    Insisto: basta o serve uno scatto in più?

    «Bisogna anche attuare l’articolo 49 della Costituzione perché sia assicurata la democraticità interna. Senza dimenticare che al di là delle regole molto passa attraverso comportamenti individuali. I partiti devono avere degli anticorpi interni che prevengono e circoscrivono atti poco etici o di malcostume prima ancora che ci sano eventuali interventi della magistratura. Sarà un percorso lungo e difficile. La gente deve vedere corrispondenza tra le parole dei politici e il loro stile di vita. Solo così la credibilità, la fiducia, il rispetto e l’autorevolezza sarà recuperata».

    Anche la necessità di una nuova legge elettorale è stata richiamata da Napolitano. Casini ha lanciato un allarme: sono all’opera guastatori che vogliono impedire la riforma. Si sente accusato?

    «Per quanto riguarda noi del Pd si tratta di un’accusa assolutamente priva di fondamento e Casini lo sa bene. Noi con il mantenimento del Porcellum abbiamo solo da rimetterci. Primo perché vincola ad alleanze forzose; secondo perché il nostro elettorato non accetterebbe mai di tornare a votare con le liste bloccate. Quindi faremo di tutto, ripeto di tutto, per fare la riforma».

    E allora chi è che frena?

    «Da mesi io temo che, per come sono messi, il Pdl e in parte anche la Lega puntino a mantenere l’attuale sistema. Perché li costringe a stare insieme e poi perché possono continuare a nominare i parlamentari. Proprio per questo noi dobbiamo pretendere che si giochi a carte scoperte. E’ evidente che o entro maggio c’è la prima lettura delle riforme costituzionali e un’intesa politica sulla legge elettorale, oppure è una presa in giro e noi non possiamo starci. Le riforme costituzionali non possono diventare l’alibi per allungare il brodo e alla fine non fare nulla».

    Sul 25 aprile ci sono state riserve da parte di settori dell’Anpi sulla presenza di esponenti politici del centrodestra alle manifestazioni. Anche la Polverini e Alemanno sono finiti nell’occhio del ciclone. Condivide?

    «Capisco che accostare al 25 aprile persone che hanno una storia diversa è faticoso. Ma noi del Pd e in generale del centrosinistra dobbiamo pazientemente ricostruire un tessuto di valori condivisi anche dagli avversari. Quando ero segretario del partito, per diverse settimane ho sfidato Berlusconi, allora presidente del Consiglio, a celebrare per la prima volta il 25 aprile. Lo fece a Onna, naturalmente trasformando tutto in uno spot personale. Anche dentro il mio campo ci fu chi disse: è stato un bel boomerang. Io invece resto convinto di aver fatto bene, perché l’anniversario della Liberazione deve essere una ricorrenza nella quale tutti si possono e devono riconoscere. E non solo metà Paese».

    Fonte: Il Messaggero - Carlo Fusi | vai alla pagina

    Argomenti: legge elettorale, elezioni, alleanze, casini, pd, presidente Napolitano, porcellum, 25 aprile, finanziamento ai partiti, governo Monti, hollande | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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