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Dichiarazione di Daniele MARANTELLI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Arrivano i voti di imprese e operai, prendiamo il Nord» - INTERVISTA

  • (09 maggio 2012) - fonte: l'Unità - inserita il 10 maggio 2012 da 31

    «I lombardi sono stanchi dell’asse Gemonio-Arcore, si sentono traditi da Berlusconi, La Lega voleva il federalismo e si è trovata con Cosentino e Milanese».

    «Non si possono raccontare troppe balle alle imprese, agli artigiani, agli operai, ai giovani. I lombardi sono stanchi dell’asse Gemonio-Arcore e oggi, dopo le amministrative dello scorso anno, mandano l’avviso di sfratto alla Lega e a Berlusconi».

    Daniele Marantelli, parlamentare pd di Varese, analizza il voto al Nord con tranquillità e si sorprende «di quelli che si sorprendono della novità, i voti al Pd stanno arrivando».

    Onorevole Marantelli, se l’aspettava questa sconfitta della Lega e della destra anche in Lombardia?

    «Da tempo il Pdl e la Lega stanno perdendo consensi elettorali, ma soprattutto hanno perso credibilità sul territorio, nei comuni, nelle fabbriche, nella società. Il declino si era avvertito alle amministrative dello scorso anno e la conquista di Milano con Giuliano Pisapia ha aperto un’autostrada. Si sono spostati voti e interessi. Ed è bene sapere che il Pd, nonostante i Grillo e tutto il resto, oggi sta raccogliendo un consenso ampio e crescente. Il Pd si propone adesso come il partito più forte del Nord. È un impegno che non possiamo mancare, possiamo prendere la Lombardia, il Pirellone e da qui proporci alla guida del Paese».

    Qual è il segno del crollo della destra?

    «Nella provincia di Varese dove è nata la Lega, dove vengono eletti da sempre i quattro moschettieri Bossi, Maroni, Reguzzoni e Giorgetti, bene proprio qui i leghisti hanno preso una legnata da far spavento. Su dieci sindaci ne hanno persi subito quattro al primo turno: Besozzo, Sumirago, Gerenzano e Cassano Magnago, il paese di Bossi. Ci sono segnali che indicano in molti luoghi il dimezzamento e più dei voti per la Lega, in alcuni comuni il Pdl è scomparso, non c’è più».

    Perché la Lega cade? Colpa del Trota, di Belsito, degli scandali?

    «Questi ultimi fatti hanno sconcertato l’elettorato della Lega, non c’è dubbio, ma la caduta era già segnata. La Lega aveva abbracciato Berlusconi per ottenere il federalismo e invece si è trovata costretta a salvare Cosentino, ad abbracciare Milanese. La crisi profonda, economica e sociale, e le balle raccontate dal centrodestra hanno preparato il terreno per la svolta».

    Il pd è pronto alla sfida del Nord?

    «Spero proprio di sì. Dobbiamo metterci la faccia, ascoltare la gente, stare vicino a chi sta male. Questo è il nostro ruolo, altrimenti andiamo a casa».

    Fonte: l'Unità | vai alla pagina

    Argomenti: pd, Lega Nord, lombardia, Nord, elezioni amministrative 2012 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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