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Dichiarazione di Beatrice DRAGHETTI

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin)  - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

Il ricordo di Maurizio Cevenini in Consiglio provinciale.

  • (14 maggio 2012) - fonte: Sito personale Beatrice Draghetti - inserita il 05 luglio 2012 da 21

    Credo che tra noi, che abbiamo per tanti anni lavorato con Maurizio Cevenini e che l'abbiamo conosciuto di persona, anche se con intensità diverse, non serva aggiungere molte altre parole su di lui o per lui, dopo le tante anche molto toccanti che abbiamo ascoltato in questi giorni e che ci hanno coinvolto per un verso o per l'altro.

    Vorrei esprimere qualche breve pensiero, in questo contesto di consiglio provinciale, in cui si e' esercitata per 5 anni la responsabilità amministrativa di Maurizio.

    Sono convinta che i fatti che succedono, in genere ma soprattutto quelli che riguardano le persone in modo forte, debbano costituire per tutti un messaggio di attualita' da ascoltare e da rielaborare in modo costruttivo, perché niente di quello che succede sia inutile e vada sprecato nella luce eccessiva del mediatico o nella sola emotività o nella via comoda della rimozione. Dico quindi ad alta voce ciò che vorrei si consolidasse in me e attorno a me dopo le giornate faticose che abbiamo alle spalle e dopo tutto quello che abbiamo visto e ascoltato attorno alla morte di Cevenini.

    Ciò che e' successo a Maurizio mi ha rimandato a situazioni, vicine e lontane, in cui apparentemente si ha molto, si ha tanto, senza che a ciò corrisponda un appagamento esistenziale sufficiente. Ho quindi innanzitutto percepito in modo pressante in questi giorni la sollecitazione a ricondurre sempre attorno ad un senso, ad un significato unificante le scelte della nostra vita personale e i contenuti delle nostre responsabilità nei confronti degli altri: un senso e un significato che possano rappresentare la nostra forza e la nostra vera resistenza in ogni circostanza, nei tempi favorevoli e in quelli più faticosi, perché autenticamente corrispondenti alle esigenze più vere e profonde di ciascuno, quelle su cui e' impossibile bluffare.

    Ancora. Moltissimi bolognesi hanno risposto all'assidua e cordiale presenza di Maurizio in mezzo a loro senza distinzioni ed esclusioni, con il loro intenso e corale abbraccio. Abbiamo visto, anche in questa circostanza, i volti, tanti, delle persone concrete, che rifacendosi ad alcuni tratti della personalità di Maurizio hanno dato voce alle loro attese, alle loro speranze, a valori per loro importanti... Sento sempre più come insopportabile e irritante l'utilizzo del termine antipolitica: e' sviante e pericoloso. Guai infatti ad essere stanchi della politica, piuttosto quella che deve essere al capolinea e' la tragica caricatura della politica, che nel sopruso, nell'inganno, nel tornaconto esclusivamente personale ha tradito il profilo di cittadinanza, allargando a dismisura l'area dei diseguali e degli ultimi. Bene: i volti dei tu, che le circostanze dolorose di questi giorni ci hanno interpellato in modo semplice e chiaro, quelli con cui Maurizio aveva familiarità, debbono sostenere la scelta, non più rimandabile, di recuperare ad ogni costo la dimensione vera della politica. Troppo frequentemente interpretata e vissuta come atto di guerra e di conquista del potere, la politica deve ricostruirsi come volontà e impegno di formulare e comunicare esclusivamente progetti per la vita e la convivenza delle persone. Ed essere inquieta, finche' ogni progetto non permetta l'inclusione di tutti.

    Infine: mi dico che non possiamo esimerci dal chiederci: " E quindi?". Non c'è niente, non solo in politica, ma certo soprattutto in questo ambito oggi, di più scoraggiante e offensivo del fatto che le parole non siano rese vere dai fatti. I fatti non possono essere solo quelli che devono mettere in campo gli altri: sono convinta che Bologna - la morte di Cevenini e' avvenuta qui- si aspetti qualcosa, di altro, di nuovo, da noi. Se siamo onesti e sinceri con noi stessi, avvertiamo frequentemente l'insoddisfazione e anche l'inquietudine del nostro faticare quotidiano, come se stentassimo a fare centro, a cogliere l'essenziale, ad essere davvero utili... Credo che la morte di Maurizio ci possa e ci debba consegnare la forza e il coraggio di svelarci gli uni agli altri in questa fatica e di trovare insieme strade più adeguate, assieme a ragioni più solide di speranza, che portino sollievo alle persone e le incoraggino a continuare ad investire sulla loro vita e sulla vita della comunità.

    Fonte: Sito personale Beatrice Draghetti | vai alla pagina

    Argomenti: morte, provincia di Bologna, commemorazione, funzione pubblica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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