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Dichiarazione di Severino DAMIOLINI
Unione dei Comuni della Valsaviore: ha davvero senso di esistere?
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(04 giugno 2012) - fonte: www.damiolini.it - inserita il 04 giugno 2012 da 6113
Quasi sei mesi, questo è il tempo trascorso dall'ultima assemblea dell'Unione dei Comuni della Valsaviore (28 dicembre 2011).
Nel frattempo l'allora dimissionario Presidente dell'Unione il Sindaco di Berzo Demo Corrado Scolari che non aveva ritenuto opportuno presenziare all'assemblea del 28 dicembre per chiarire i motivi della sua improvvisa decisione (presa pare per via degli "screzi" con gli altri Sindaci - ed in particolare quello del comune di Sellero a seguito dell'accordo La.Cam.), le pesanti accuse mosse nei confronti degli altri comuni rei, a detta del sindaco di Berzo Demo, di tendere "ad affermare solo gli interessi del proprio comune anche a danno degli altri comuni" e la sua promessa - che risuonava più come una minaccia - di valutare nelle sedi più opportune la permanenza del Comune di Berzo Demo all'interno dell'Unione, è stato sostituito l'11 gennaio dal Sindaco di Saviore dell'Adamello Alberto Tosa.Cambiamenti significativi di cui però a quanto pare, né la giunta dell'Unione né il presindente dell'Assemblea Mottinelli (forse troppo preso dai suoi numerosi incarichi) hanno ritenuto opportuno informare i delegati che, almeno nel caso del sottoscritto, ne sono venuti a conoscenza solo dalla stampa e dalla televisione.
Questo nonostante la mia richiesta inoltrata al Presidente Mottinelli e alla Giunta dell'Unione di convocare urgentemente l'Assemblea affinché il Sindaco Scolari potesse riferire in merito alla sua presa di posizione e tutti i delegati potessero fornire il loro contributo per tentare di risolvere una situazione che evidentemente mette in forte dubbio la sopravvivenza dell'Unione della Valsaviore come oggi la conosciamo.
Purtroppo la mia richiesta è rimasta lettera morta e l'Assemblea non è mai stata convocata nonostante i numerosi argomenti da trattare e le numerose proposte che come delegato del Comune di Sellero e a nome della minoranza Sellerese, ho più e più volte chiesto di affrontare e che il presidente Mottinelli ed i entrambi i presidenti della Giunta non hanno mai ritenuto opportuno mettere all'ordine del giorno: una su tutti e di fondamentale importanza per il futuro occupazionale nella nostra zona, la richiesta di coinvolgere economicamente l'Unione nel famoso accordo La.Cam. che interessa i 220 dipendenti (di cui circa il 60% residenti nei comuni dell'Unione) della Società del gruppo Brembo, ma anche le richieste di opporsi alla tesoreria unica, di trasmettere per via televisiva e via internet le sedute Assembleari e di istituire un'anagrafe dei consiglieri e un archivio digitale di tutti gli atti amministrativi.
A quanto pare all'Unione dei Comuni della Valsaviore il confronto tra le varie anime dell'Assemblea sembra cosa "poco gradita", "democrazia" sembra solo un concetto mai messo in pratica, le priorità paiono altre e l'impegno degli amministratori sembra orientato altrove, come ad esempio all'organizzazione dell'indispensabile "Torneo di Calcetto" riservato a dipendenti e amministratori dell'Unione che prenderà il via tra pochi giorni...
Non dimentichiamo poi che le Unioni dei comuni erano state concepite per svolgere le funzioni fondamentali in forma associata consentendo così un considerevole risparmio di costi. Purtroppo, almeno nel caso dell'Unione della Valsaviore, così non sembra essere in quanto molto spesso il trasferimento di funzioni è solo formale, come ad esempio accade con il personale dipendente recentemente migrato dai Comuni all'Unione. In questo caso abbiamo avuto solo un ribaltamento di costi, senza nessun risparmio in quanto i dipendenti non lavorano, come dovrebbe accadere, per tutti e 5 i comuni ma continuano a prestare la loro opera per il Comune di origine.
L'immobilismo dei suoi amminstratori, la mancanza di dialogo e confronto al suo interno e l'assenza di risparmi tangibili penso debbano far riflettere sul ruolo della nostra Unione e sulla sua effettiva funzione che sembra essere ridotta a quella di ennesimo ente inutile che si frappone tra il cittadino e chi lo amministra. Un moltiplicatore di poltrone, incarichi e prebende per i soliti noti ed i loro amici e ad artifizio per racimolare qualche finanziamento o contributo pubblico da distribuire, come sempre, con criteri alquanto discutibili. Qualcuno ogni tanto riporta sul tavolo la proposta di un "comune unico", forse senza accorgersi che già ora i 5 comuni dell'Unione faticano non poco a stare insieme e non traggono nessun beneficio da questo "legame" forzoso e in alcuni casi innaturale (Sellero ad esempio con i comuni della Valsaviore ha ben poco da spartire se non il retaggio del "comune unico" ereditato dal periodo fascista, mentre, ad esempio, ha molte più affinità con il vicino Comune di Capo di Ponte).
Per questo io mi chiedo se l'Unione della Valsaviore così com'è, abbia davvero senso di esistere o se non sarebbe forse meglio ripensarne la geometria.
Fonte: www.damiolini.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi