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Dichiarazione di Stefano STEFANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega)  - Pres. commissione Affari esteri Camera - Deputato (Gruppo: Lega) 


 

Monti sbotta contro il Corriere e dichiara guerra alla Merkel . Poverino non sa cos'è la democrazia e neanche l'economia

  • (09 giugno 2012) - fonte: La padania - inserita il 11 giugno 2012 da 21157

    Non mi stupisce leggere sui giornali le ultime sortite del Presidente del Consiglio Mario Monti. Di certo una persona abituata a salire in cattedra per impartire saperi libreschi e nozioni puramente teoriche poco si confà al confronto critico e dialettico appartenente alla più antica tradizione politica. Ma evidentemente tra le tante specialità della casa che la casta politichese offre, c’è quella della continua alternanza di conferme e smentite a secondo della convenienza adottata da chi è più interessato all’opinione pubblica piuttosto che ai fatti.

    Quei “poteri forti” stroncati sul nascere nel giorno del suo insediamento al Governo con una dichiarazione che ne negava l’esistenza sono diventati la priorità tecnica per poter legiferare e superare la difficile congiuntura economica e politica che ha colpito il Paese, oltre a considerarli artefici di una fronda partitica decisamente critica nei sui confronti.

    È ovvio che l’articolo di qualche giorno fa firmato da due suoi colleghi bocconiani e per di più da quel Francesco Giavazzi che Monti stesso ha voluto come consulente del Governo in materia di incentivi alle imprese, ha gettato altra benzina sul fuoco alle forme di protesta sociale e politica che si stanno via via materializzando ed hanno in pochi mesi dilapidato un intero patrimonio di fiducia e speranza.

    Se poi a questo si aggiungono le roboanti attestazione di stima ed entusiasmo rivolte alla politica rigorista della Germania per aver dato l’esempio- al vecchio continente- di laboriosità ed efficienza, allora sembra che il disagio crescente che sta vivendo l’Italia sempre più avvitata ad una tempesta perfetta, seppur annunciata, non lo riguardi affatto. Così come non lo riguarda la capacità teutonica di lucrare sui disastri finanziari altrui finanziandosi a bassi tassi sui mercati e, come ironizza qualcuno, “facendo shopping europeo a prezzi di saldo”.

    Non credo ci voglia una laurea in economia, e tantomeno alla Bocconi, per capire che se all’aumento della pressione fiscale non corrisponde un altrettanto aumento delle entrate tributarie allora vuol dire che quella intrapresa è, secondo via Solferino, “la direzione sbagliata”. Così come non si può pensare di governare un Paese commissariando un Parlamento dalla sua prerogativa legislativa e con la triplice benedizione della Chiesa, delle banche e dei giornali. È un po’ come voler unire il diavolo e l’acqua santa. Evidentemente, per Monti, le vie del Signore sono infinite.

    Stefano Stefani
    Presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati

    Fonte: La padania | vai alla pagina

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