Ti trovi in Home  » Politici  » Gianfranco Polillo  » «Una settimana di ferie in meno per aumentare di un punto il Pil»

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Gianfranco Polillo

Alla data della dichiarazione:  Sottosegretario  Economia e finanze


 

«Una settimana di ferie in meno per aumentare di un punto il Pil»

  • (18 giugno 2012) - fonte: quotidiano.net - inserita il 19 giugno 2012 da 31

    «Per aumentare la produttività del Paese dobbiamo lavorare di più. I sindacati? Non sono contrari». Poi aggiunge: «Stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità».

    «Nel brevissimo periodo, per aumentare la produttività del Paese lo choc può avvenire dall'aumento dell'input di lavoro, senza variazioni di costo; lavoriamo mediamente 9 mesi l'anno e credo che ormai questo tempo sia troppo breve».

    «Se noi rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un impatto sul pil immediato di circa un punto».
    «Da parte dell'industria questo non deve essere un accordo generalizzato ma può essere fatto per le aziende già ristrutturate che hanno mercato e quindi puntare principalmente sui contratti di secondo livello. Per i sindacati è una fase di riflessione, ma devo dire che non sono contrari a questa ipotesi, almeno la parte più avveduta del sindacato che sta riflettendo per conto suo su questo; all'interno di tutte le sigle, compresa la Cgil, ci sono settori illuminati e riformisti che vi ci stanno ragionando».

    «Stiamo vivendo sopra le nostre possibilità perché abbiamo un deficit delle partite correnti della bilancia dei pagamenti che è di circa 3 punti di Pil e che è un dato un po' sottovalutato». «Significa che noi ogni anno per sostenere i nostri consumi interni abbiamo bisogno di prestiti esteri che negli ultimi 2 anni sono stati pari a 50 miliardi l'anno e quindi se non chiudiamo questo gap, non possiamo continuare a usare prestiti esteri per sostenere i nostri consumi. Questo gap possiamo chiuderlo in due modi: o riducendo ulteriormente la domanda interna, cosa che mi sembra inaccettabile per il Paese, oppure aumentando il potenziale produttivo producendo di più e meglio. Nell'attuale crisi economica e con gli attuali tassi di interesse, non possiamo più permetterci questo andamento con gli spread attuali».

    Fonte: quotidiano.net | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, sindacati, Pil, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (1)

  • Inserito il 19 giugno 2012 da 31
    E chi lavora nove mesi all'anno? Non è che Polillo prende esempio da sé stesso? Mi sa che il sottosegretario ha ragione ma si è espresso male. E' lui che sta vivendo al di sopra delle nostre possibilità.

Per scrivere il tuo commento devi essere loggato