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Dichiarazione di Gianfranco Polillo

Alla data della dichiarazione:  Sottosegretario  Economia e finanze


 

«Siamo disperati, mancano 8 miliardi e dobbiamo trovarli subito» - INTERVISTA

  • (26 giugno 2012) - fonte: Quotidiano.net - Olivia Posani - inserita il 27 giugno 2012 da 31

    Il sottosegretario all'Economia disegna un quadro preoccupante. «L’approvazione dei primi provvedimenti è slittata solo perché ci sono emergenze maggiori. Tagli alla sanità? Non so... Ma bisogna fare presto».

    «Dobbiamo trovare 8 miliardi e dobbiamo farlo subito perché più passa il tempo più i tagli da fare aumentano». Gianfranco Polillo, sottosegretario all’Economia, da giorni segue alla Camera il primo intervento di attuazione della spending review, ovvero il pacchetto del super commissario Enrico Bondi a cui il governo ha affidato la missione di tagliare gli acquisti di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione.

    Bisogna fare presto, ma il consiglio dei ministri che doveva approvare i primi provvedimenti è slittato alla prossima settimana. Troppe resistenze?

    «No, il fatto è che ci sono emergenze maggiori. Monti deve pensare al vertice europeo. Fino al 28 lasciamogli gestire il rapporto con Merkel e gli altri».

    A quanto ammonteranno i tagli che saranno varati dal prossimo consiglio dei ministri?

    «Se fossimo all’inizio dell’anno, per evitare l’aumento dell’Iva previsto da Tremonti basterebbero 4 miliardi. Visto che siamo a luglio ne occorrono almeno 8».

    E nel 2013?

    «In genere riusciamo a fare bene i conti, ma in una situazione di normalità. Ora è difficile dare cifre, molto dipende da come andrà l’economia internazionale...»

    I partiti fanno pressing sul governo, basti pensare alla riforma del mercato del lavoro, mentre il sindacato dà l’altolà a interventi su sanità e statali...

    «Ma dove li prendiamo i soldi? Io capisco le esigenze di tutti, ma avevo proposto di lavorare di più e mi hanno fatto un fuoco di sbarramento. Non si può tagliare, non si devono aumentare le tasse. Ci dica la Camusso cosa fare, ma senza tirare fuori la storia della patrimoniale perché l’Imu è una mini patrimoniale sulle seconde case ed è successo quello che è successo. Noi siamo disperati, non sappiamo più dove andare a prendere i soldi. Visto che non possiamo stampare moneta, ci facciano loro proposte realistiche».

    Il problema è che ci si aspetta che vengano tagliati gli sprechi e non che si intervenga su sanità o statali.

    «Sulla spending review e sui poteri di Bondi abbiamo distinto due momenti: quello emergenziale, per far fronte alla crisi, e quello di più lungo periodo. Prenderà 6-7 mesi, durante i quali si farà una rivisitazione della legislazione. Sul bilancio dello Stato pesano 25 mila autorizzazioni di spesa. Ci vuole tempo. Nell’immediato dobbiamo fare i tagli dove è possibile. Non so se interverremo su sanità o pubblici dipendenti, so che siamo costretti a intervenire in modo rapido».

    Che cosa si aspetta dal vertice di Bruxelles del 28 e 29?

    «Un cambiamento di clima in modo che la Bce sia più libera, che Mario Draghi abbia più poteri. Una Bce più libera può fronteggiare meglio la crisi. Fino a oggi Draghi ha operato bene, ma con un forte condizionamento. Ma c’è un’altra cosa importante da dire».

    Quale?

    «L’Italia è pronta a sottoporsi a un controllo internazionale sui conti pubblici, purché valga per tutti i paesi. Questo perché non abbiamo nulla da temere, siamo i più virtuosi. Senza calcolare gli interessi abbiamo un surplus di bilancio dello 0,1%. La Germania ha un deficit dello 0,3%, la Francia è al 3% e la Spagna al 5%. Abbiamo fatto una stretta vera, che ha avuto anche costi sociali. Ma ora siamo i primi della classe».

    Fonte: Quotidiano.net - Olivia Posani | vai alla pagina

    Argomenti: economia, tagli, spesa pubblica, sprechi, crisi economica, Bce, governo Monti, spending review | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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