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Dichiarazione di Anna Margherita MIOTTO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Non si fa cassa con la Sanità» - INTERVISTA

  • (04 luglio 2012) - fonte: Il Manifesto - Eleonora Martini - inserita il 05 luglio 2012 da 31

    Ben venga un'operazione di revisione della spesa nel settore Sanità ma solo per rendere più efficace il Ssn, non certo per fare cassa con la salute».

    È preoccupata, come tutto il suo partito, l'onorevole Pd Margherita Miotto, della commissione Affari sociali della Camera. Soprattutto perché, mentre è impegnata in Aula nelle votazioni sulla spending review generale, con la quale di fatto si autorizza il commissario straordinario Enrico Bondi a procedere col decretone che sarà varato in Cdm venerdì prossimo, ancora non sa con esattezza se davvero il go- vemo userà il bisturi oppure l'accetta. «Non abbiamo avuto la possibilità di interloquire col governo. Come ha detto Bersani, aspettiamo di vedere ma noi ci riserviamo di fare le nostre proposte».

    Almeno un'idea della portata della manovra?

    «Non conosciamo ancora i dettagli ma Monti ha promesso dí limitare al momento gli impegni ad un taglio di spesa pari a 4,2 miliardi, quello che ci occorre per evitare l'aumento automatico dell'Iva a ottobre che vale circa 4 miliardi. Per le altre necessità emerse nel frattempo, come l'emergenza terremoto, si dovrebbe agire in un secondo momento. Magari dopo aver rifatto i conti dei ricavi dell'Imu, stimati sui 9 miliardi. Se così stanno le cose, se non si deve arrivare subito al recupero di 10 miliardi, allora a carico della Sanità dovrebbe andare un taglio di circa un miliardo. Altrimenti c'è, sì, da preoccuparsi».

    Si parla di ridurre la spesa di farmaci e servizi. È d'accordo?

    «Devo dire che mentre mi convince l'idea di riguardare con attenzione la spesa su beni e servizi, differenziando da regione a regione, sono più perplessa sulla riduzione della spesa farmaceutica. È assolutamente giusto e doveroso chiedersi perché a parità di servizi ci sia una così elevata forbice dei costi degli appalti. Vanno uniformati collocando i contratti sulle condizioni più vantaggiose per il Ssn».

    Eppure sindacati e consumatori parlano già di «una caporetto sociale». E se fosse in ballo l'aumento dei ticket?

    «Ci mancherebbe, non è certo la spending review la sede appropriata. Ma nel caso di tagli lineari, cioè se si andasse a toccare il Fondo del Ssn, anziché fare come noi chiediamo una giusta ricognizione selettiva della spesa per eliminare gli sprechi, si corre il rischio di penalizzare le regioni virtuose che amministrano bene e chiudono in pareggio. Le quali sarebbero allora costrette a ridurre i servizi o aumentare i ticket. «Col governo ancora nessuna interlocuzione. Ci aspettiamo una razionalizzazione»

    Anche Federfarma e le associazioni di farmacisti protestano...

    «In Italia la spesa farmaceutica è attorno al 14% del totale (circa 15 miliardi). Se, dopo aver imposto lo sconto obbligatorio, vogliamo far scendere la spesa al 12,5% (14 miliardi), quel miliardo recuperato lo pagano tutto i produttori e i distributori di medicine. Se si indebolisce un settore così importan- te come l'industria farmaceutica, si mette a rischio la ricerca, col pericolo di bloccare i progetti in atto. E quindi meno ricercatori e meno occupazione».

    E se riducessimo la spesa verso la sanità privata?

    «Non sono d'accordo alla riduzione dei contratti con la sanità in convenzione del 2%, così come è stato annunciato. Perché se diminuisco il valore dei contratti, pago meno le prestazioni e quindi abbasso la qualità che invece deve essere pari a quella pubblica. Credo invece che le regioni debbano procedere con un'operazione di compartecipazione dei privati alla riduzione dell'offerta ospedaliera. Se chiudo gli ospedali e riduco i posti letto, questa riconversione non può essere supportata solo dal pubblico. Anche nel privato esistono aree di ínappropriatezza e dunque nei piani diriordino si deve procedere parallelamente, pubblico e privato».

    Fonte: Il Manifesto - Eleonora Martini | vai alla pagina

    Argomenti: sanità, farmaci, spesa pubblica, sanità privata, ticket, pd, sanità pubblica, Sistema Sanitario Nazionale, governo Monti, spending review | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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