Ti trovi in Home  » Politici  » Pietro ICHINO  » «Pronto per le primarie» - INTERVISTA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Pietro ICHINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Pronto per le primarie» - INTERVISTA

  • (13 luglio 2012) - fonte: Italia Oggi - Alessandra Ricciardi - inserita il 14 luglio 2012 da 31

    Il Pd deve fare chiarezza, l'agenda di Monti anche nel 2013.

    Montiani pronti ad andare all'attacco nel Pd. Anche a costo di presentare un proprio candidato da contrapporre a Pier Luigi Bersani. «Sì, potrei essere io il candidato», dice a Italia Oggi Pietro Ichino, giuslavorista, senatore, tra i firmatari di peso del documento-appello dei 15 parlamentari democratici che hanno fatto outing.

    Chiedendo al partito di fare chiarezza sul sostegno al governo tecnico e sul programma elettorale, che deve proseguire l'opera di risanamento dettata dall'agenda Monti. Perché non si dia più la sensazione, è il ragionamento, che sì, si sostiene Monti ma non si vede l'ora di disfare quanto sta facendo. E così sul documento dei 15, che sarà discusso nell'assemblea del 20 luglio, in realtà si gioca non solo il modus operandi di questa fine legislatura, ma la partita dell'identità stessa del Pd, che non hai mai risolto il problema della convivenza tra le sue diverse anime, tra ex popolari ed ex diessini, riformisti e conservatori, centro e sinistra.

    Nel documento chiedete ai colleghi di partito di sostenere lealmente il governo tecnico, anzi di adottarne l'agenda anche dopo le elezioni del 2013. Quali sono i temi su cui ritiene che il Pd dovrebbe essere più compatto nel sostenere la linea Monti?

    I temi cruciali sono tutti quelli indicati come tali nel discorso programmatico tenuto da Mario Monti in Senato il 17 novembre scorso. Rispetto ai quali le cose fatte dallo stesso suo governo presentano delle lacune e dei ritardi. Ma un conto è correggere i difetti, tutt'altro conto è disfare quello che si sta facendo e proporre scelte strategiche diverse.

    Per esempio?

    Per esempio rinunciare all'obbiettivo del pareggio strutturale di bilancio, oppure proporsi di tornare indietro rispetto alla riforma delle pensioni, o azzerare la riforma degli ammortizzatori sociali contenuta nella legge Fornero. Oppure, più in generale, disfare la tela che Monti sta tessendo in Europa, basata essenzialmente su di una ritrovata credibilità dell'Italia come partner affidabile da parte degli altri maggiori Paesi dell'Unione.

    Che riscontri avete avuto al vostro documento?

    Un gran numero di messaggi di adesione, sia dall'interno del Pd, sia da parte di persone che hanno abbandonato il Pd negli ultimi tre anni. E anche qualcuno da parte di persone che hanno votato fin qui per il centrodestra, e che ora sono fortemente preoccupate dalla grave inaffidabilità del PdL sul terreno della «scommessa europea». Perché questo, oggi, in realtà, è il discrimine più importante della politica italiana: lo spartiacque che corre tra chi è convinto che valga la pena di impegnarsi nella scommessa europea delineata da Monti e chi non la ritiene necessaria, oppure è convinto che non la si possa vincere.

    Lei è pronto a candidarsi alle primarie?

    Potrebbe non essere necessario, se Bersani rispondesse positivamente e in modo convincente al nostro appello. Se invece questo non avvenisse, e se davvero fossi ritenuto io la persona più adatta per dare voce a questa vasta area politica che oggi stenta a farsi sentire, non mi sentirei in diritto di rifiutare soltanto per evitare un inevitabile drastico peggioramento della qualità della mia vita. Ma ci sono tante altre persone che potrebbero altrettanto bene, e forse anche meglio.

    Per assicurare l'affidabilità dell'Italia anche dopo le elezioni del 2013, c'è chi pronostica un Monti bis. Cosa ne pensa?

    Occorre vedere prima se Monti stesso sarà disponibile, o non sarà chiamato a incarichi ancora più alti, in Italia o in Europa. Certo, in questo momento lui è la persona che può meglio interpretare il ruolo da lui stesso disegnato per il nostro Paese nel suo progetto di costruzione europea. Ma quello che conta di più sono i contenuti essenziali della sua agenda; e costruire una maggioranza che si impegni in modo molto chiaro e netto a farne il proprio programma per i prossimi dieci anni.

    Fonte: Italia Oggi - Alessandra Ricciardi | vai alla pagina

    Argomenti: UE, europa, pdl, pd, primarie, elezioni politiche 2013, governo tecnico, Bersani, governo Monti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato