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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

Intercettazioni telefoniche dalla Procura di Palermo. L'Avvocato Generale dello Stato incaricato di verificare lesività.

  • (16 luglio 2012) - fonte: il Quirinale - Comunicato - inserita il 16 luglio 2012 da 31

    Affidato all'Avvocato Generale dello Stato l'incarico di rappresentare la Presidenza della Repubblica nel giudizio per conflitto di attribuzione da sollevare dinanzi alla Corte Costituzionale nei confronti della Procura della Repubblica di Palermo per le decisioni che questa ha assunto su intercettazioni di conversazioni telefoniche del Capo dello Stato; decisioni che il Presidente ha considerato, anche se riferite a intercettazioni indirette, lesive di prerogative attribuitegli dalla Costituzione.

    Alla determinazione di sollevare il confitto, il Presidente Napolitano è pervenuto ritenendo "dovere del Presidente della Repubblica", secondo l'insegnamento di Luigi Einaudi, "evitare si pongano, nel suo silenzio o nella inammissibile sua ignoranza dell'occorso, precedenti, grazie ai quali accada o sembri accadere che egli non trasmetta al suo successore immuni da qualsiasi incrinatura le facoltà che la Costituzione gli attribuisce".


    Fonte: il Quirinale - Comunicato | vai alla pagina

    Argomenti: intercettazioni, corte costituzionale, presidente Napolitano, Costituzione, intercettazioni telefoniche, procura di Palermo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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