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“Ecco come la sinistra ha rovinato il Piemonte”
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(18 luglio 2012) - fonte: www.qelsi.it - inserita il 19 luglio 2012 da 24588
Dai derivati dell’operazione “Peveraro Bond”, che porta il nome dell’ex assessore al bilancio, ai sei miliardi di euro di voragine soltanto nella sanità regionale. E’ la disastrosa situazione dei conti pubblici piemontesi, che la nuova giunta regionale guidata dal leghista Roberto Cota,
neo-presidente eletto nel marzo 2010, ha ereditato dalla precedente amministrazione targata Mercedes Bresso.Con la sinistra al governo regionale, il Piemonte ha rischiato il crack. Ed ora la nuova giunta è costretta a sistemare i disastri della precedente, subendo l’opposizione proprio del centro-sinistra che ha male amministrato la regione durante la precedente legislatura. A illustrare i disastri della giunta Bresso è Paolo Tiramani, giovane consigliere regionale classe ’83 eletto in quota Lega Nord, che ha accettato di rilasciare questa intervista in esclusiva per Qelsi blog.
Tiramani, ex consigliere provinciale nonché assessore al bilancio e vicepresidente della provincia di Vercelli ed attualmente ancora consigliere comunale di Borgosesia, laureato in economia e commercio, svolge attualmente la professione di promotore finanziario dopo aver sempre lavorato in banca. E’ quindi un esperto del settore finanza.
Paolo Tiramani, come si può descrivere la situazione del bilancio regionale che il centro-destra ha ereditato dalla precedente amministrazione Bresso?
La situazione del bilancio regionale è tragicomica! La cosa più eclatante è l’impegno di spesa per quasi un miliardo di euro cancellato dalla giunta Bresso con una delibera straordinaria, ad urne aperte , il 29 marzo 2010. Per non parlare della cultura, dove l’ex assessore regionale ha lasciato circa 30 milioni di euro di impegni, diciamo “cabriolet”.
Ad oggi, ad oltre due anni di distanza dalla vittoria alle regionale, la situazione del bilancio è ancora poco chiara. Nonostante il lavoro dell’assessore regionale Giovanna Quaglia ,affiancata da un team di esperti, sono troppi gli errori di mala gestione da sanare imputabili alla giunta Bresso.Quali sprechi maggiori sono riconducibili alla cattiva amministrazione della sinistra?
L’operazione più assurda, lo dico da esperto del settore finanziario, è stata quella di creare dei derivati regionali per aumentare la disponibilità immediata di liquidità, andando però ad aumentare vistosamente l’indebitamento pubblico. Questa operazione è stata malignamente ribattezzata “Peveraro Bond “ e porta il nome dell’ex assessore al Bilancio, arcinoto per aver in passato dissestato anche i conti del Comune di Torino. Una gestione allegra della cosa pubblica, sulla quale anche la Corte dei Conti ha riscontrato delle irregolarità.
Parlando solo di sanità, a quanto ammonta il buco creato dalla precedente gestione? E perché?
Si parla di sei miliardi di euro, ma anche i debiti delle singole aziende sanitarie locali fanno levitare questa cifra. I problemi principali sono legati all’alto numero di personale, non tanto in termini ospedalieri quanto tecnici e amministrativi, che ha aumentato a dismisura la spesa corrente. Un sistema consolidato che si è protratto per anni, anche da prima dell’entrata della Giunta Bresso, che ha portato la Regione a vivere al di sopra delle proprie possibilità. Per non parlare delle innumerevoli convenzioni concesse ai privati sui territori, creando veri e propri doppioni che contrastano il pubblico invece di favorirlo. In tema sanitario abbiamo tanto da imparare dalla Lombardia che ha la migliore sanità al costo più basso, questo perché i nostri cugini hanno messo in concorrenza i privati ,invece di favorirli.
Cosa ha dovuto fare la nuova giunta guidata da Cota per arginare questi sprechi?
La vera spending rewiew nasce dal Piemonte, con la giunta Cota, impegnata fin da subito a rientrare con il Ministero della Sanità di circa 500 milioni di euro, prestati da Roma, per non far fallire il sistema sanitario regionale. Così da gennaio 2011 si è imposto un blocco alle assunzioni di personale tecnico e amministrativo e una riduzione dei reintegri di medici e infermieri. A marzo 2012 è stato approvato, dopo due anni di lotte con il centro-sinistra in commissione e in consiglio, il Piano Sanitario. La vera proposta di Roberto Cota è quella di mettere in rete gli ospedali, aumentando la qualità e diminuendo i costi. Un piano ben studiato e per il quale abbiamo dovuto subire l’opposizione strumentale di chi non voleva accettare una svolta così epocale.
Il centro-sinistra si è mai preso la responsabilità della situazione piemontese? Oppure gioca allo scarica-barile?
Avete mai visto il centro sinistra prendersi delle responsabilità in Italia? Da anni sento che ogni cosa che non va è attribuibile a Berlusconi, oggi che l’ex premier non c’è più il centro sinistra sostiene a Roma il governo dei poteri forti ma è pronto sul territorio a criticare l’operato dei singoli ministri. Un giochino che più scaricabarile di così non si può.
Lo stesso è in Regione: dimenticano i disastri degli anni Bresso e si ergono a professori capaci delle più grandi teorie risolutive. Mi sorge una domanda: nei cinque anni in cui hanno avuto l’opportunità di governare in Piemonte, hanno dormito?
Fonte: www.qelsi.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi