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Dichiarazione di Graziano DELRIO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Reggio nell'Emilia (RE) (Partito: PD)  - Consigliere  Consiglio Comunale Reggio nell'Emilia (RE) (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

Spending review. «Un metodo non adatto a colpire le inefficienze» - INTERVISTA

  • (30 luglio 2012) - fonte: il Sole 24 Ore - inserita il 30 luglio 2012 da 31

    «C'è più spesa inefficiente nel Comune di Milano che nella Regione Lombardia? Interessante!».

    Reduce da giorni di scontro frontale con il Governo sulla revisione di spesa, il presidente dell'Anci Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, la butta sull'ironia, ma subito torna sui giudizi seri, e "definitivi": «Non è questo il modo: così non si va da nessuna parte».

    Presidente, il Governo ha deciso di mettere sotto esame la spesa di funzionamento, sostenendo che lì sono gli sprechi da eliminare. Non siete d'accordo?

    Certo, ma quella che ci è stata proposta non è una manovra anti-sprechi. L'entità della spesa per consumi intermedi dipende ovviamente dal ventaglio di funzioni svolte da ogni livello di governo, ma i dati di cassa, per di più di un anno solo, non dicono niente: a Reggio Emilia l'anno scorso abbiamo reinternalizzato l'assistenza ai molti mezzi pubblici elettrici, perché abbiamo unito l'azienda di trasporto con Piacenza e Modena Risultato: le spese di manutenzione censite dal Siope si sono moltiplicate, ma solo perché prima erano esternalizzate e quindi non registrate dal sistema. In questo modo, una riorganizzazione efficiente appare come uno spreco.

    Ma non pensa che anche il Governo, e le strutture tecniche, siano consapevoli del problema?

    Una vera e propria struttura tecnica non mi pare ci sia. Per avviare il monitoraggio, il commissario ha utilizzato i dati più facilmente disponbili, ma lui stesso riconosce i limiti di questo lavoro.

    Le risorse, però, sono da recuperare? Quali sono le controproposte?

    Parecchie. Noi abbiamo fornito la massima disponibilità: lavorando sui costi standard, per esempio, abbiamo scoperto che per le sole notifiche postali si possono risparmiare 20 milioni all'anno. E una voce piccola ma quest'analisi, ripetuta per le altre voci di spesa, può produrre risultati enormi. Pensiamo ai contratti con assicurazioni e banche, all'illuminazione, alla modulazione delle spese di funzionamento in senso proprio, i fronti sono parecchi. Il tutto, naturalmente, accompagnato dalla revisione promessa sul Patto di stabilità, per liberare gli investimenti. Le manovre hanno avuto un impatto recessivo, come concordano tutti, e a superarlo gli ordini del giorno votati in Parlamento non bastano di certo.

    Ma non pensa che non ci sia il tempo? I primi 500 milioni vanno risparmiati entro l'anno, secondo il provvedimento.

    Abbiamo offerto tutti gli strumenti per fare questo lavoro, e per noi si può lavorare intensamente ogni giorno a partire da domani.

    La norma dà tempo fino al 30 settembre per trovare parametri condivisi: ci sono i margini?

    Ad oggi sono strettissimi, ma non dipende da noi. Il Governo ci deve ascoltare, perché tutte le volte che il Governo ci ha considerato pezzi della Repubblica, e non come dei bancomat, i risultati si sono visti. Basta pensare alle nostre proposte sui fondi immobiliari, che ora finalmente sembrano partire, o allo scambio fra cessione di tutta l'Imu ai Comuni e tramonto dei trasferimenti, un impegno che ora ci attendiamo venga tradotto in realtà.

    Fonte: il Sole 24 Ore | vai alla pagina

    Argomenti: anci, tagli, spesa pubblica, sprechi, patto di stabilità, IMU, governo Monti, spending review | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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