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Dichiarazione di Michele Giuseppe VIETTI


 

«Intercettazioni, il Csm valuta di fissare norme più severe» - INTERVISTA

  • (30 luglio 2012) - fonte: l'Unità - Claudia Fusani - inserita il 30 luglio 2012 da 31

    «Errori a Palermo? C'è un giudice anche là non solo a Berlino».

    «Guai ad intervenire sull'onda delle emozioni.. L'emozione, questa volta poi, sarebbe troppo forte per la scomparsa di un amico e di un insuperabile guardiano delle leggi e delle istituzioni come Loris D'Ambrosio. Vedo che c'è da più parti in queste ore la corsa a dire che bisogna intervenire sul nodo delle intercettazioni. Io lo dico da epoca non sospetta. Quindi - precisa a poche ore dalle esequie del consigliere giuridico del Quirinale - ben lungi dallo stabilire ogni nesso causale tra la tragedia del povero Loris e le intercettazioni, dico che ciascuno deve fare la propria parte. Il campo é stato arato ampiamente in questi anni. È giunto il tempo di seminare e di raccogliere».

    Presidente, il consigliere togato Nappi, "toga rossa" senza se e senza ma, ha chiesto l'apertura di una pratica in sesta commissione del Csm sulla questione intercettazione. Propone un giro di vite senza stravolgimenti legislativi e senza bavagli alla stampa. E' l'uovo dl Colombo?

    «E l'occasione per affrontare un tema delicato e il Csm, nei limiti delle sue competenze, lo farà prima in Commissione e poi al Plenum. In attesa di una decisione che spetta all'organo collegiale, si può dire che la provocazione di Nappi mette il dito nella piaga».

    In sostanza Nappi chiede che il Csm precisi meglio regole già esistenti per mettere al riparo da abusi, violazioni della privacy e blindare al tempo stesso lo strumento di indagine e il diritto di cronaca. Può essere la tanto attesa soluzione?

    «Nappi sottolinea due profili. Il primo è quello della corretta identificazione dei gravi indizi di reato che giustificano le intercettazioni previo accertamento delle reali esigenze investigative. Su questo mi limito a ricordare quanto ha detto il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati in un recente convegno, quando ha invocato da parte dei pm la necessità di "self restraint, estremo rigore e rispetto delle regole". Il che farebbe pensare che non sempre ciò avvenga».

    Il secondo profilo indicato da Nappi?

    «Riguarda il caso in cui, durante un ascolto autorizzato viene captata occasionalmente una persona non imputata e che parla d'altro. Questo chiama in causa il valore costituzionale della privacy. Nappi nella sua istanza sostiene che già adesso gli articoli 268 e 269 del codice di procedura penale offrono l'appiglio, se rigorosamente interpretati, per limitare i danni. In sostanza già oggi il codice indica la strada di acquisire solo quello che le parti chiedono specificatamente e quello che non é manifestamente irrilevante. Il resto può essere distrutto».

    Sta dicendo che la "famosa" udienza filtro, uno del cardini cuore del disegno di legge sulle intercettazioni già approvato al Senato, calendarizzato alla Camera, in ballo da tre anni, può essere prevista già adesso?

    «In teoria si. Nella prassi succede invece che tutto finisce per comodità nel calderone del fascicolo dibattimentale, anche i fatti propri dei "terzi estranei", e che tutto diventa pubblicabile. In attesa che il legislatore eventualmente anticipi e strutturi meglio l'udienza filtro si può dare una lettura più rigorosa di quella esistente».

    Il Csm si muoverà in questo senso, farà cioè con una delibera quello che il Parlamento non é riuscito a fare in tre legislature?

    «Il Consiglio potrà pronunciarsi solo nell'ambito di una pratica amministrativa di sua competenza, senza alcuna interferenza sul piano legislativo e interpretativo. Ovviamente è fuori discussione qualunque intento di spuntare questo insostituibile mezzo di ricerca della prova o di limitare la libertà di stampa, che deve garantire non solo l'informazione ma anche il controllo dell'opinione pubblica sull'esercizio dei poteri cui vengono affidate le sorti della collettività».

    Quindi è giusto che siano diventate pubbliche quelle intercettazioni relative ad un'inchiesta così delicata come la trattativa tra Stato e Cosa nostra? Anche se hanno riguardato una persona terza, non indagata, come D'Ambrosio?

    «Il caso è diverso e la Corte Costituzionale dovrà decidere sul conflitto di attribuzione. In generale io vorrei che ci fosse un giudice a stabilire cosa è irrilevante e cosa no. Perché altrimenti ciascuno ha la sua opinione e, quel che é peggio, resta con i propri dubbi».

    Nell'inchiesta sulla trattativa è accaduto qualcosa che può essere sfuggito di mano? E se sì, cosa?

    «Non parlo di inchieste in corso. Per fortuna c'è un giudice non solo a Berlino ma anche a Palermo».

    Lei, in sostanza, come cambierebbe la legge sulle intercettazioni?

    «Punterei molto sul self restraint dei pm. E su un'udienza filtro collocata al momento giusto».

    Perché il Csm ha aperto una pratica in prima commissione sulle parole del pg Scarpinato che ha attaccato "l'ipocrisia delle autorità" nelle celebrazioni per Falcone e Borsellino?

    «Un consigliere lo ha chiesto e il Comitato di presidenza si è limitato ad assegnare la pratica, previa una sommaria delibazione sull'ammissibilità».

    C'è uno scontro con l'Anm?

    «L'Anm fa il suo mestiere. Il Csm il suo. E sono mestieri diversi».

    L'aggiunto Ingroia alle Nazioni Unite. Proprio ora che inizia il processo sulla trattativa. Si parla dl esilio forzato.

    «Le Nazioni Unite hanno fatto la richiesta al ministro della Giustizia e a Ingroia per quell'incarico in Guatemala. Lui ha dato la disponibilità. Se è un esilio, è volontario».

    E' la volta buona per risolvere il nodo intercettazioni?

    «Ci sono tutte le condizioni. Altrimenti viene il sospetto che questo sia l'ennesimo argomento, come la lotta alla corruzione, utilizzato in modo strumentale nella polemica politica. Sarebbe ipocrita. E soprattutto non gioverebbe al paese».

    Fonte: l'Unità - Claudia Fusani | vai alla pagina

    Argomenti: intercettazioni, privacy, Csm, diritto di cronaca | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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