Ti trovi in Home  » Politici  » Giorgio NAPOLITANO  » Ilva «Garantire lavoro e salute»

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

Ilva «Garantire lavoro e salute»

  • (31 luglio 2012) - fonte: la Repubblica - Mario Diliberto - inserita il 31 luglio 2012 da 31

    In risposta ad una lettera degli operai dell'Ilva.

    «Sono debitore di una risposta al drammatico appello che mi avete rivolto: anche perché nel lontano 1959-60, da giovane deputato ed esponente politico meridionale, fui convinto sostenitore della necessità — per la rinascita e lo sviluppo del Mezzogiorno — della costruzione di un impianto siderurgico a ciclo integrale a Taranto. Nacque allora una grande realizzazione, una straordinaria esperienza di produzione e di lavoro, che non può cancellarsi, per quanto sia passata attraverso scelte discutibili e abbia conosciuto complessi problemi».

    «Dev'essere possibile, nel pieno rispetto dell'autonomia della magistratura e delle sue valutazioni giungere a soluzioni che garantiscano la continuità e lo sviluppo dell'attività in un settore di strategica importanza nazionale, fonte rilevantissima di occupazione in particolare per Taranto e la Puglia, e insieme procedere senza ulteriore indugio agli interventi spettanti all'impresa e alle iniziative del governo e degli enti locali che risultino indispensabili per un pieno adeguamento alle direttive europee e alle norme per la protezione dell'ambiente e la tutela della salute. Auspico che in tale direzione si operi rapidamente ed efficacemente, favorendo un clima di serena comprensione e di responsabile partecipazione sociale e civile a Taranto e in tutti i centri interessati alla scottante questione».

    Giorgio Napolitano
    Presidente della Repubblica

    I fatti:
    Sull'Ilva, colosso siderurgico, incombe il sequestro di sei impianti vitali, individuati quali fonti di inquinamento che provoca malattia e morte nei cittadini di Taranto. Il provvedimento della Procura ha inflitto gli arresti domiciliari al patron Emilio Riva, a suo figlio Nicola e a sei dirigenti dello stabilimento. Si è così scatenata la protesta degli operai e la scorsa settimana la città è stata paralizzata per 48 ore. Ieri a Taranto, si è vissuta una giornata durissima in cui si è consolidata la contrapposizione tra procura e azienda. Nella grande fabbrica si sono presentati i carabinieri del Noe e i custodi nominati dal gip per dare esecuzione al sequestro degli impianti dell'area a caldo, fondamentali per il ciclo produttivo. Il blitz ha così sconfessato l'idea di un percorso altemativo ai sigilli, improntato al dialogo. E da oggi nuove proteste dei lavoratori. Giovedì è in programma una grande manifestazione a cui parteciperanno le famiglie delle tute blu.

    Fonte: la Repubblica - Mario Diliberto | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, inquinamento, magistratura, sud, presidente Napolitano, Ilva, salute pubblica, Taranto, operai | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato